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Ombre su Berisha, 3 mesi di squalifica in arrivo?

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BERISHANe avevamo già parlato nei giorni in cui il neo portiere albanese approdò a Formello.
Sui quotidiani circolano voci su voci e rispunta fuori il caso Berisha ed il suo contratto. La Lazio secondo cittàceleste, sta cercando un terzo portiere proprio perchè l’estremo difensore laziale potrebbe essere squalificato per 3 mesi dalla FIFA. Etrit è accusato di aver firmato un altro contratto con il Chievo prima di essere ceduto dal Kalmar alla Lazio. La sentenza della Fifa potrebbe arrivare nei primi giorni di febbraio, non ci sono certezze, ma è un’ipotesi assai concreta perché il club di Campedelli ha fatto ricorso e la federazione internazionale starebbe per pronunciarsi sul caso dell’albanese: il 28 giugno 2013, quando il mercato in Svezia non era ancora aperto, ha firmato un contratto depositato in Lega dal Chievo il 30 luglio con decorrenza primo gennaio 2014. Un accordo ritenuto irregolare perché non tradotto in lingua albanese e senza la presenza del suo procuratore. Berisha sarebbe arrivato a Verona da svincolato a gennaio, il suo rapporto con il club svedese scadeva il 31 dicembre. La Lazio lo ha tesserato alla fine di agosto, acquistando il suo cartellino dal Kalmar per poco meno di 500 mila euro: non esistono rischi per la società biancoceleste, ma il portiere potrebbe incorrere in uno stop. «La squalifica non è ipotizzabile, non credo proprio che stiamo andando incontro a una battaglia legale» ha dichiarato ieri Gian Michele Gentile.

Fonte cittàceleste



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Troppo poca Lazio

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difesaSi infrange al minuto ’82 il sogno della Lazio di approdare in semifinale di Coppa Italia. Svanisce così l’affascinante scenario dei tre derby in una settimana, i detentori del trofeo sbattono contro lo scoglio Higuain. Non certo un gol da ricordare quello del Pipita, ma dal peso specifico smisurato. È ancora l’avanti dell’Argentina, come in campionato, l’uomo decisivo del match. Dopo tre vittorie e due pareggi, eccola giunta la prima sconfitta per Edy Reja dal suo ritorno nella Capitale.

FORMAZIONI – Turnover, dolce turnover. Reja vara il canonico 3-4-1-2, ma gli interpreti rispetto al pareggio con la Juventus cambiano eccome: in porta c’è ancora Berisha, alla sesta consecutiva da titolare. Il pacchetto arretrato è formato da Ciani, Novaretti e Dias, mentre sugli esterni agiscono Konko e Lulic. Ledesma e Onazi formano la coppia centrale di centrocampo, l’unica punta è Perea supportato da Felipe Anderson e Keita. Benitez, invece, si affida al 4-2-3-1. Il potenziale offensivo dei partenopei è tutto nelle mani del quartetto dei sogni: Callejoni, Hamsik e Insigne dietro a Higuain.

PRIMO TEMPO – Attesa, questa sconosciuta. Napoli e Lazio partono subito a spron battuto, non c’è tempo per inutili tatticismi. Si fa preferire la squadra di Benitez che attacca la retroguardia capitolina con quattro uomini: Higuain, Hamsik, Insigne e Callejon. Quest’ultimo crea costantemente superiorità sull’out di destra, dove Lulic e Dias faticano e non poco a contenere l’ex Real Madrid. Al 9′ Berisha scalda i guanti: Higuain ben imbeccato in profondità prova la botta sul primo palo, ma il portiere albanese non si fa sorprendere. La compagine romana arranca, Perea è abbandonato a sé stesso, il solo Keita crea qualche grattacapo ai partenopei. Al quarto d’ora Felipe Anderson si scrolla l’apatia di dosso e parte fulmineo in contropiede. Jorginho placca il brasiliano e si becca il primo giallo del match. Insistono gli azzurri, il solito Callejon brucia Dias e regala un cioccolatino da scartare ad Higuain, ma Ciani è il più goloso di tutti e sventa il pericolo. Scocca la mezz’ora e Konko, sino a quel momento tra i più positivi, si arrende per un infortunio al polpaccio; al suo posto subentra Cavanda. La Lazio indietreggia, il Napoli prende il sopravvento implacabilmente, ma al 38′ i biancocelesti sprecano un’ottima ripartenza; nell’occasione Onazi pecca di egoismo, ignora Keita che bramava quel passaggio e fa infuriare zio Edy in panchina. Ultimi scampoli di primo tempo, Berisha trema. Prima è Novaretti a evitargli guai peggiori con un anticipo preciso e puntuale. Poi è il montante, o il fato che dir si voglia, a salvarlo sul gran tiro a giro di Jorginho. Si odono due fischi brevi, tutti negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO – Fuori Onazi, dentro Gonzalez: questa la notizia che inaugura il secondo tempo. Stessa musica, stessa orchestra, è del Napoli la sinfonia più soave. L’acuto potrebbe arrivare al 50′, con Higuain che viene atterrato in area di rigore da uno sconsiderato intervento di Novaretti, ma Banti grazia la Lazio e non concede il penalty agli azzurri. La difesa capitolina, seppur non impeccabile, regge l’urto parteopeo, ma dalla cintola in su è buio pesto. Sempre e solo Keita prova a suonare la carica: sgroppata portentosa sull’out di sinistra, cross in mezzo dove regna la solitudine. Anche Benitez mischia le carte, si gioca il jolly Mertens, richiama uno stizzito Insigne che viene anche beccato dal pubblico del San Paolo. I padroni di casa hanno vita facile, contengono senza affanno gli ospiti, ma la giocata risolutrice tarda ad arrivare. Dias raggiunge Konko, problemi fisici anche per il brasiliano che passa il testimone a Giuseppe Biava. Una manciata di secondi dopo, al 76′, calca il prato verde anche Pandev, che riceve il testimone dallo slovacco Hamsik. In avanti il Napoli ha classe in quantità, ma l’attaccante più pericoloso è Jorginho: Mertens semina il panico, fa partire un insidioso cross rasoterra su cui è bravo in uscita Berisha. Sulla respinta si avventa l’ex Verona il cui piatto destro sorvola la traversa. É solo l’antipasto del gol, la firma è del Pipita Higuain. Il tiro Callejon sarebbe destinato a terminare sul fondo, ma il centravanti della Nazionale albiceleste è nel posto giusto al momento giusto: boato del San Paolo. Mette la freccia, la compagine campana, quando al triplice fischio mancano meno di dieci minuti. Nessuna reazione, Reja e i suoi permettono a Reina di uscire con i guantoni immacolati. Il Napoli vola in semifinale contro la Roma, la Lazio dovrà accontentarsi del derby di campionato.



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Le pagelle di Napoli-Lazio: è tornato Diàs! Bene Berisha e Keita, flop Onazi e Anderson

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Berisha 6,5: Acquista sicurezza l’albanese, bravo nelle uscite e molto reattivo. Si conferma un ottimo sostituto di Marchetti. Sostituto però.

Novaretti 5,5: Provvidenziale in alcuni interventi ma con lui l’errore è sempre nell’aria. Stende Higuaìn in area, l’arbitro lo grazia.

Ciani 6: In ripresa rispetto ad alcuni prestazioni indecenti che lo aveva contraddistinto in passato. Chiude in maniera decisiva su Higuaìn e prova qualche sgaloppata sulla fascia

Diàs 6,5: E’ tornato il muro di 4 anni fa. Sicuro, deciso e attento: questo è l’André che vogliamo. Si permette qualche dribbling in fase difensiva e tutto ciò gli riesce anche bene. Esce per crampi nella ripresa

Konko 6: Parte bene ma come al solito problemi muscolari ed è costretto al cambio.

Lulic 5,5: Avvio ottimo per il bosniaco che pare essere in giornata. Lavora sulla fascia sinistra ma difensivamente ripete gli stessi errori: sbaglia il fuorigioco, scomposto. Non a caso il goal avviene dalla sua fascia

Onazi 4,5: Imperdonabile errore quello di non servire Keita e mandarlo a tu per tu con Reina. Si intestardisce per tentare il tiro, l’azione svanisce e Reja lo richiama nell’intervallo.

Ledesma 5,5: Quantità e qualità in mezzo al campo. Partita senza infamia e senza lode.

Keita 6,5: Riesce a creare superiorità in mezzo al campo, è un martello per la difesa napoletana. Sfiora il gol nella ripresa con un diagonale

Felipe Anderson 5: Buoni spunti soprattutto nella fase iniziale ma il brasiliano si perde per tutta la partita. Non riesce ad emergere l’ex Santos, sparisce nel secondo tempo

Perea 5,5: Partita di sacrificio. La Lazio non crea niente lì davanti, lui fa quello che può

Dal 70 del 2T Biava: S.V.

DAL 1′ del 2T Gonzalez 6: Prende il posto di Onazi aggiungendo quantità al centrocampo. Si danna l’anima, merita la sufficienza

Dal 20′ del 1T Cavanda 5,5: Prova a controllare le avanzate dei trequartisti partenopei, si dedica più alla fase difensiva che in quella offensiva.

Reja 6: Con questi giocatori fa quello che può. Interpreta bene la partita ma il vantaggio del Napoli, soprattutto nel secondo tempo, è sempre nell’aria: Higuaìn lo punisce a 10′ dalla fine.

SIMONE GAVINI – SINCE 1900

 



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La Lazio propone ad Hernanes un quinquennale a 2,2 milioni all’anno

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hernanes3Emerge un’importantissima novità nell’affaire Hernanes. Nell’incontro andato in scena a Formello con Joseph Lee, Lotito avrebbe proposto un contratto di cinque anni a 2,2 milioni a stagione da firmare entro il 31 gennaio con annessa clausola rescissoria (proposta molto simile a quella avanzata nell’incontro andato in scena a dicembre). Secondo l’edizione online de Il Messaggero, il presidente biancoceleste vorrebbe ottenere il sì del Profeta, forse spinto anche dalla reazione dei tifosi. Lee, che è atteso a Milano per definire le operazioni che potrebbero portare Biabiany e Diamanti in Cina, ha preso tempo prima di rispondere. Una novità importante che potrebbe cambiare tutto.

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Lotito mette le mani avanti :” Vendo Hernanes solo se vuole andare via lui “

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HERNANESNon ha perso tempo, ha prenotato il volo e si è imbarcato. Joseph Lee è partito ieri sera dal Brasile, è arrivato a Roma stamattina, è atterrato poco dopo le sette con un volo Alitalia (AZ 675) proveniente da San Paolo. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, l’agente di Hernanes – dopo essersi recato in hotel – ha allacciato subito i contatti con la Lazio. La dirigenza biancoceleste – secondo quanto trapela dalle segrete stanze di Formello – sta comunicando al manager del Profeta i termini della trattativa e la possibilità di cedere il giocatore. Hernanes fino a ieri era titubante, a Roma si trova a meraviglia: l’idea di salutare compagni e amici lo frenava, ma una volta compresa la situazione ha deciso di aprire all’Inter. Ecco spiegato il blitz di Joseph Lee che incontra la Lazio per fare il punto della situazione.

A Radio Radio ha parlato il presidente Lotito per fare chiarezza sulla vicenda che riguarda il Profeta via dalla Lazio:“Io non ho venduto Hernanes e non ho nessuna intenzione di venderlo. Ce lo teniamo stretto, lo deve dire lui se ha voglia di lasciare la Lazio. Noi non l’abbiamo messo in vendita”

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Vinìcius-Padova, fumata bianca: prestito con diritto di riscatto

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AGGIORNAMENTO ORE 12:14 – Continuano le voci su un possibile trasferimento di Vinicius al Padova. Secondo quanto riportatuttomercatoweb.com l’affare è in dirittura d’arrivo. Stasera gli ultimi dettagli a firma di Alessandro Lucci, che porteranno il terzino brasiliano in prestito con diritto di riscatto in Serie B, con un controriscatto a favore di Lotito.

Tutto fatto e definito, Vinicius sbarcherà presto al Padova. Un affare firmato Alessandro Lucci, che stasera definirà insieme a Padova e Lazio il passaggio del giovane e talentuoso brasiliano a titolo temporaneo in Serie B. Arriverà in prestito con diritto di riscatto per il Padova e controriscatto a favore della società di Lotito.

AGGIORNAMENTO DEL 29/1 ALLE 8:00 – Potrebbe essere domani la giornata decisiva per il trasferimento di Vinicius al Padova. secondo quanto riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello sport, il terzino brasiliano, convocato per la trasferta di Napoli, potrebbe raggiungere il Veneto giovedì ed iniziare così la sua nuova avventura.

Si accende il mercato biancoceleste, proprio a pochi giorni dal gong finale. Se in entrata sembrano ormai ad un passo gli arrivi dell’attaccante Helder Postiga dal Valencia e del portiere Andujar dal Catania (già di proprietà del Napoli per la prossima stagione), è ormai sul piede di partenza Sergio Floccari, destinazione Sassuolo. La firma con gli emiliani dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Intanto secondo quanto appreso dalla redazione diTuttomercatoweb.it, un altro biancoceleste potrebbe lasciare la Lazio. Il Padova infatti starebbe per chiudere per Vinicius, il quale potrebbe trasferirsi in Veneto con la formula del prestito. Un operazione che, se dovesse andare in porto, consentirebbe al giovane esterno brasiliano di crescere e farsi le ossa in un campionato complicato come la Serie B.

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Postiga arriva in prestito GRATUITO senza diritto di riscatto

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Arriva Helder Postiga, parte Sergio Floccari, destinazione Sassuolo. L’attacco della Lazio cambia pelle, come auspicato da Edy Reja sin dal giorno del ritorno a Formello. In attesa di capire cosa sarà di Hernanes (la cui cessione, una volta ufficializzata, aprirà un nuovo problema) il club di Lotito risolve il rompicapo attacco. Lo fa con l’acquisizione di un giocatore, Postiga, che può giocare sia da prima che da seconda punta e potrà pertanto essere utilizzato accanto a Klose o al suo posto.

Secondo quanto appreso dalla redazione di ‘Tuttomercatoweb.com’non ci sarebbe alcun diritto di riscatto a favore della Lazio per l’acquisto di Helder Postiga, attaccante portoghese in arrivo dal Valencia. Il giocatore approderà, dunque, a Formello sulla base del prestito secco. La fumata bianca è attesa per la giornata di oggi.



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Postiga-Lazio, c’è l’accordo tra le parti: l’arrivo tra oggi e domani

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La Lazio ha scelto Helder Postiga. Sarà lui a rimpiazzare l’armadietto lasciato libero da Sergio Floccari e con tutta probabilità sarà a Roma tra oggi e domani. La trattativa è nata pochi giorni fa dopo il no di Anelka: prestito secco con diritto di riscatto fissato a 2,5 milioni. Reja vuole un attaccante di “prestigio internazionale” come dichiarato in conferenza, l’ormai ex Valencia è pronto ad indossare la casacca numero 9 ed è ad essere già disponibile contro il Chievo, transfert permettendo. Come riporta la “Gazzetta dello Sport”, il Valencia vorrebbe ottenere un prestito oneroso di circa un milione di euro: sarà della Lazio poi il compito, a giugno, se deciderlo di riscattarlo o no. L’attaccante portoghese non prenderà parte all’Europa League, avendo già disputato 5 partite con il club iberico. Si attendono sviluppi ma con tutta probabilità sarà il 32enne Helder Postiga il nuovo rinforzo in attacco.

SIMONE GAVINI – SINCE 1900



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Pasalic attende la Lazio: il croato a un passo, intanto si allena da solo

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AGGIORNAMENTO 29/01 ORE 10 – La strada di Pasalic e quella della Lazio continuano ad avvicinarsi, in Croazia sono sicuri che il giocatore, alla fine, approderà in biancoceleste. Resta ancora da capire se già nel mercato di gennaio o a giugno, ma intanto il giocatore, in previsione dell’eventuale trasferimento, si allena a parte. Un ulteriore indizio che conferma le indiscrezioni; il futuro di Pasalic non è l’Hajduk Spalato.

AGGIORNAMENTO ORE 23.20 – La Lazio si avvicina a Pasalic. Manca ancora l’accordo totale con il giocatore e restano dei dettagli da sistemare con l’Hajduk. La cifra offerta dalla Lazio sarebbe più bassa rispetto ai 2,7 milioni ipotizzati inizalmente. La cifra sarebbe, invece, vicina ai 2 milioni. La giornata di Lotito è stata piena, la situazione Hernanes ha riempito l’agenda laziale. C’è stato un incontro con i dirigenti croati, le sensazioni sono positive, ma non è stato ratificato alcun accordo. La trattativa Pasalic potrebbe sbloccarsi proprio nelle ultime ore di mercato.

AGGIORNAMENTO ORE 18 – E’ avvenuto l’incontro tra il presidente dell’Hajduk Spalato, Marin Brbic – sbarcato in Italia con la sua delegazione – e la Lazio. Stando a quanto riportato da alfredopedulla.com, il meeting si è consumato nei pressi dell’hotel Hilton, mentre ora le parti si sarebbero spostate in centro a Milano. Da battere c’è sempre la concorrenza rossonera, anche se i biancocelesti restano favoriti e puntano a chiudere nelle prossime ore per una cifra compresa tra i 2,5 e i 2,7 milioni.

AGGIORNAMENTO ORE 13.10 – La Lazio resiste. In giornata è previsto un incontro con l’Hajduk per cercare di definire l’operazione Pasalic. Il Milan si è inserito, sta provando a convincere il giocatore che, però, non vorrebbe tradire la promessa fatta ai biancocelesti. Sono ore decisive, i contatti con l’entourage del ragazzo sono continui, la Lazio non molla, crede fortemente in Pasalic, non vuole farselo scappare.

AGGIORNAMENTO ORE 00.10 – Proprio quando sembrava fatta, ecco il colpo di scena. Il Milan si è inserito prepotentemente nella corsa per Mario Pasalic. Secondo quanto riferito da Sky, sul centrocampista si è fiondato il club rossonero che, in queste ore, starebbe cercando di strappare il sì dell’Hajduk e del giocatore e toglierlo così alla Lazio.

Ecco Pasalic. La Lazio può aprire le porte al primo acquisto della sessione invernale.Secondo indiscrezioni raccolte in Esclusiva dalla nostra redazione, l’Hajduk ha accettato la proposta da 2.8 milioni del club biancoceleste e l’affare verrà ratificato nelle prossime ore. Restano da limare alcuni dettagli con il calciatore, ma ormai la fumata bianca è a un passo. E’ stato un lavoro condotto sottotraccia quello di Tare. Un colpo di fulmine calcistico scattato a novembre, portato avanti a fari spenti. Il ds aveva notato Pasalic durante alcune gare dell’Hajduk e della nazionale croata Under 17 e 19, ne ha subito apprezzato tecnica e dinamismo, ha allacciato contatti con il club di Spalato e dopo qualche mese di trattativa è riuscito a vincere la concorrenza di Eintracht e altri club tedeschi. Pasalic è un centrocampista moderno, abbina tecnica e dinamismo, a 18 anni è considerato uno dei migliori prospetti del calcio croato. I rapporti con l’Hajduk sono ottimi, l’affare Elez ne era testimonianza. Pasalic arriverà a Roma, possibile che venga aggregato alla prima squadra, ma c’è anche l’ipotesi che vada a rinforzare la Primavera di Simone Inzaghi. Si vedrà. Intanto Pasalic è pronto ad abbracciare la Lazio.

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L’Inter offre 16 milioni più la metà di Mbaye per Hernanes

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Corrieredellosport.it
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Clamoroso: Hernanes verso l’Inter. La Lazio è pronta a incassare tanti soldi, 16 milioni di euro più Ibrahima Mbaye. La trattativa tra le due società non è ancora stata chiusa, l’accordo totale ancora non c’è perché Thohir deve alzare la proposta, ma c’è fiducia da entrambe le parti e si va verso questa direzione. Oggi, comunque, sarà decisiva. È stata una giornata frenetica, quella di ieri, piena di colpi di scena, di continui ribaltoni e anche con un po’ di tensione, e non poteva essere altrimenti, visto che sul piatto non c’è un giocatore qualsiasi, bensì Anderson Hernanes. Uno degli idoli, se non il principale idolo della tifoseria laziale. Una trattativa che sembrava non dover mai prendere piede e invece due sere fa, l’Inter ha chiamato la Lazio, invitandola a Milano per cominciare a trattare il Profeta. E alla fine si è trattato di uno snervante tira e molla che ha avuto come protagonista assoluto Claudio Lotito che non ha voluto mollare e, anzi, ha preteso di ottenere quasi tutti i soldi che chiedeva, 18 milioni di euro più la metà di un giocatore, Ibrahima Mbaye, terzino-centrocampista classe ’94, valutato dai nerazzurri ben sette milioni di euro.  

Dopo aver tentennato per diversi giorni, l’Inter ha deciso di rompere gli indugi e di trattare direttamente con Lotito l’acquisto di Hernanes. Un giocatore richiesto espressamente da Mazzarri che lo voleva già quando era al Napoli. Ieri mattina Lotito e Thohir si sono incontrati in una banca di Milano, poche chiacchiere, lì per lì, solo qualche battuta e soprattutto un appuntamento nel pomeriggio per parlare del fuoriclasse brasiliano. La prima proposta del club milanese, 10 milioni di euro più il cartellino di Mbaye, è stata respinta con decisione dal patron laziale, obiettando che il suo campione vale oltre venti milioni di euro. L’Inter, però, non si è arresa ed è andata avanti fino a quando non ha trovato lo spiraglio giusto: 14 milioni di euro e il cartellino di Mbaye. Ancora non abbastanza per soddisfare la Lazio. Un’operazione che, se definita in tutti i suoi particolari, darà la possibilità a Lotito di incassare tra i 15-16 milioni di euro più un giocatore molto promettente. In tutto questo, Hernanes era a Napoli, in attesa di notizie. Il brasiliano, pur dispiaciuto di lasciare Roma in questo modo, vuole andare all’Inter e rimettersi alla grande in pista per il Mondiale brasiliano. Con lui e il suo agente Joseph Lee, che oggi sarà a Milano, c’è già un accordo di massima con l’Inter per uno stipendio di quasi tre milioni di euro a stagione più i bonus per i prossimi cinque anni.  

Fonte: Il Messaggero



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Federsupporters alla FIGC :” Fate decadere Lotito dalle sue cariche “

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Caro-biglietti Lazio-Verona: Lotito risponde alle critiche dei tifosi

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Lo scorso venerdì la Cassazione ha reso nota la sentenza definitiva per quanto riguarda il processo in cui Claudio Lotito e Roberto Mezzaroma erano accusati di aggiotaggio. La sentenza impugnata va annullata senza rinvio – si legge nelle motivazioni – per estinzione dei reati di manipolazione del mercato e ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche dovuta al maturarsi della prescrizione, nonché col rinvio, limitatamente al profilo della rideterminazione del trattamento sanzionatorio, in relazione al reato di omessa alienazione di partecipazioni”. In parole povere, per quanto riguarda l’accusa di aggiotaggio è subentrata la prescrizione. La Cassazione ha invece confermato la mancata cessione delle azioni in esubero in mano al patron laziale, rimettendo alla Corte d’Appello la nuova determinazione della sanzione. A tal proposito, è intervenuto oggi il presidente di Federsupporter Alfredo Parisi. Lo ha fatto con un articolo su sslaziofans.it, in cui chiede che Lotito venga dichiarato decaduto dalle cariche in capo alla società biancoceleste e alla Figc. E prospettando la possiblità che l’associazione si rivolga direttamente alla Federcalcio. Oltre a dover risarcire gli azionisti per il danno economico arretrato – si legge nell’articolo – Lotito dovrà rispondere ora delle sue azioni anche dal punto di vista sportivo e in modo immediato“. “Sarà cura di Federsupporter – prosegue Parisi – portare a conoscenza delle istituzioni sportive l’esito di questa sentenza e chiedere ufficialmente alla Federcalcio (e al CONI), il rispetto delle disposizioni della FIGC in materia di decadenza da cariche sociali, di Lega e federali. Disposizioni che prevedono la “decadenza immediata” di Lotito dal giorno in cui è stata depositata la sentenza, ovvero dal 30 dicembre del 2013“.

Nel suo intervento, Parisi fa riferimento alle norme federali:L’art. 22 bis (Disposizioni per l’onorabilità) delle NOIF, nel testo modificato di cui alla Delibera del Consiglio Federale pubblicata con Comunicato Ufficiale n. 123/A del 7 marzo 2012, stabilisce, per quello che qui interessa, che ‘non possono assumere la carica di dirigente di società o di associazione’ e, ‘se già in carica decadono’, coloro i quali vengano condannati con sentenza passata in giudicato per i delitti, tra gli altri di cui al “Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione finanziaria (D.L.vo 24 febbraio 1998, n.58)”. Poi l’annuncio: “Nei prossimi giorni Federsupporter, in caso di inerzia della FIGC, valuterà l’opportunità di diffidare formalmente la Federazione affinché adotti, senza indugio, i provvedimenti di cui alle richiamate disposizioni delle NOIF in materia di decadenza, nonché valuterà l’opportunità di rivolgere al CONI un formale invito ad esercitare il dovuto controllo sulla predetta Federazione perché quest’ultima rispetti, correttamente e puntualmente, le norme che prevedono l’esercizio dei suoi poteri-doveri“.



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Postiga-Lazio : C’E’ L’ACCORDO

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HELDER POSTIGA

Accordo con il giocatore, accordo con il Valencia. Helder Postiga si avvicina sempre di più alla Lazio, il club biancoceleste avrebbe raggiunto il duplice sì. A riportarlo è Gianlucadimarzio.com: c’è stata la fumata bianca con l’agente Jorge Mendes, mentre gli spagnoli avrebbero accettato la formula del prestito con diritto di riscatto. L’attaccante portoghese deve ora risolvere alcune situazioni con la società iberica, il suo procuratore si sta dirigendo in Spagna. Poi per Postiga sarà Lazio.



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Tare assicura su Quagliarella :” Vi garantisco che non verrà ”

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Lazio-Napoli serie A

Il mercato è agli sgoccioli, la Lazio si guarda intorno. Postiga sembra in dirittura d’arrivo con Floccari verso il Sassuolo. L’attacco dovrebbe essere coperto e Reja soddisfatto. Negli ultimi giorni il nome di Fabio Quagliarella però è circolato molto negli uffici biancocelesti. A mettere fine a questa vicenda di mercato, ci ha pensato il ds Igli Tare ai microfoni di tuttojuve.com:Quagliarella alla Lazio? No no, zero possibilità, posso assicurare al 100% che non verrà”. Una frase, una smentita. Quagliarella sfuma del tutto, anche se ormai le possibilità erano ridotte quasi a zero. I bianconeri se tengono stretto l’attaccante campano, in attesa di sbrigare la faccenda Vucinic.

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Parla Reja: “Soddisfatto se arriva Postiga. Andujar? Spero si concretizzi già domani”

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FORMELLO- Reja torna al San Paolo, vuole conquistare il derby di Coppa Italia davanti ai suoi vecchi tifosi. Turnover o meno, c’è da difendere il trofeo conquistato il 26 maggio. La Roma, davanti alla tv, aspetta di sapere l’avversaria da affrontare in semifinale.Alle 12.30 l’allenatore friulano si presenterà in sala stampa per la conferenza della vigilia: segui la diretta scritta su Lalaziosiamonoi.it.

In Coppa Italia di nuovo turnover?

Non lo voglio fare, ma è necessita. Stamattina il medico mi ha detto che Klose ha avuto una notte difficile per via di un virus che ha colpito tutta la sua famiglia. Gli ho detto di venire lo stesso oggi pomeriggio, vediamo se ci sarà domani. Ieri l’ho visto in buone condizioni, spero di recuperarlo anche perché non avremo nemmeno Floccari per via del mercato. Hernanes poi è venuto stamattina, è stato visto dai fisioterapisti, potrebbe recuperare, non so se dall’inizio. Sono valutazioni che farò oggi pomeriggio. Davanti non abbiamo alternative, abbiamo Keita, Felipe e Perea. A metà campo ho diverse soluzioni come Ledesma, Onazi. Vediamo anche Biglia, Konko ieri ha un quarto d’ora e l’ho mandato via per un tendine infiammato, Biava è un po’ affaticato. Mai come in questa occasione la formazione la farà il medico. Voglio mettere giocatori che stanno bene fisicamente, comunque abbiamo le stesse possibilità del Napoli. Chi scenderà in campo darà sicuramente battaglia.

Floccari al Sassuolo. Postiga è un nome importante?

Postiga è una settimana che lo seguiamo, Anelka era uno specchietto per le allodole. Era nostra intenzione prendere un giocatore di spessore internazionale. Volevo qualcuno che potesse darmi garanzie e giocare anche con Klose. E’ dotato tecnicamente, vede la porta. Non so se l’affare sia già concluso, ma ieri sera mi sembrava in dirittura d’arrivo. Se si chiude sono soddisfatto. Poi vediamo se riusciamo a prendere anche un altro tassello importante.

Marchetti va via?

Marchetti non va via e lo garantisco, almeno fino a fine campionato. Poi ci sono scenari che non posso ipotizzare. Ogni squadra ha tre portieri di livello, noi abbiamo Strakosha come terzo. E’ un giovane di prospettiva, ma deve aspettare ancora. Siamo in Europa League, Coppa Italia e lottiamo in campionato, quindi devo avere garanzie. Ci sono tre giorni alla fine del calciomercato, gli infortuni sono sempre dietro l’angolo, è indispensabile avere tre portieri di livello. Spero che Andujar si possa concretizzare.

Pasalic l’ha consigliato lei?

Lo conosco, perché ho dei ricordi belli lì e ogni tanto vado a vedere le partite. Loro hanno un settore giovanile importante, lavorano bene sotto il punto di vista tecnico. Un po’ meno sotto quello tattico. E’ un buon giocatore, centrocampista a tutto campo. Non è rapidissimo, è molto elegante ma è un ’95. Ha 18 anni, potrebbe essere adatto alla rosa, ma non so se è pronto per giocare in prima squadra. Se la società lo prenderà, visto che lo abbiamo visionato, sarò contento. Bisogna vedere se si può prelevare.

Perea?

Ogni volta che viene chiamato in causa risponde sempre presente. Vede la porta, l’ho visto in allenamento, pensi sempre che non ci arriva e invece ci arriva sempre. Ha delle doti importanti come finalizzatore e fa dei grandi movimenti. Ha voglia ed entusiamo, cosa molto importante.

Europa tramite la Coppa Italia?

E’ difficile dire qual è la strada più facile, abbiamo tre competizioni, vogliamo centrare tutte e tre gli obiettivi. Poi ci sono episodi più o meno sfortunati che possono condizionare, ma ce le giochiamo tutte. Mi dispiace avere questi intoppi perché avrei messo la stessa formazione di domenica se possibile. Ci tengo ad andare avanti il più possibile, non solo per il derby in semifinale. Sarebbe bello affrontare la Roma, toglie energie ma bisogna vedere come lo si affronta. Abbiamo visto una buona Lazio contro la Juve, quindi possiamo andare avanti. Ho un po’ di problemi di formazione, ma nella partita secca può succedere di tutto. Sono convinto che faremo una partita dal grande ritmo. I ragazzi ci credono, chiunque scenderà in campo darà il massimo.

Domani chi in porta?

Berisha sta bene, Marchetti non è ancora recuperato. Berisha nel turnover sarebbe dovuto essere il titolare di Coppa quindi non cambio e sarà lui a scendere in campo a Napoli.

Se parte Hernanes serve un sostituto di ruolo?

Hernanes è un giocatore particolare dal punto di vista tattico, può giocare a centrocampo e anche nel 4-2-3-1 dietro alla punta. In quel ruolo comunque rientrerà Mauri, quindi potrei anche sostituirlo con lui. Ma mi sento di assicurare che Hernanes non partirà.

Rinforzare lo staff medico visti i continui infortuni?

Abbiamo fatto una considerazione l’ultimo anno che sono stato qui. Ci sono state delle settimane in cui non avevo 8-9 giocatori titolari, spesso e volentieri avevo dei Primavera in panchina. Lulic le fece quasi tutte quell’anno, Radu non l’ho avuto per tutto l’anno per problemi articolari. Allora può subentrare un discorso fisico che ha condizionato la nostra stagione. Aveva avuto dei problemi Mauri, così come Klose e Lulic. Siamo arrivati a gennaio con molti punti, eravamo primi in classifica. Il Presidente non è riuscito a prendere Honda, gli siamo stati dietro per un mese, poi all’ultimo non abbiamo centrato l’obiettivo. Mi bastavano 2 giocatori in fase offensiva, avevo anche Kozak incerottato. Quest’anno ho 28 giocatori a disposizione, ho un buon ganico. Mi ricordo a Palermo in quella stagione giocai con una difesa a 3, a Novara non stavamo in piedi ed era una partita fondamentale per la Champions. E’ inutile guardare al passato, ora pensiamo a domani.

Come affronterà il Napoli? Viene Cannavaro?

Non lo so, è un giocatore che apprezzo per qualità morali e tecniche. Attualmente ho una rosa che mi copre sufficientemente la fase difensiva, se dovesse partire qualcuno potrebbe interessarci. Ma ora abbiamo Dias, Novaretti, Cana, Biava, Ciani. Non dipende da me, ma da Paolo, dal Napoli e dalla società, si vedrà in un secondo tempo. Il Napoli ha qualità davanti, stimo molto Higuain, copre in fase difensiva, attacca gli spazi, e si fa trovare sempre pronto. Non so se giocherà, Benitez gioca sempre con giocatori come Insigne sulle fasce, tornanti molto offensivi. Sono giocatori che incutono sempre timore, noi dovremo essere bravi a sfruttare i loro punti deboli.

Ha parlato con Benitez?

Abbiamo fatto una chiacchierata dopo la prima di campionato, è preparatissimo dal punto di vista tattico, è uno “spagnolo-italiano”. Conosce i giocatori, lo apprezzo molto.

Quante possibilità di passare il turno?

50 e 50. Non ci sono delle percentuali superiori, dipende dalla voglia e dalla mentalità in campo. Noi se faremo la partita giusta, come le ultime due, avremo possibilità nonostante le assenze.

Sculli reintegrato?

L’ho trovato ai margini, non so se rimarrà. Vedremo dopo, in quel ruolo sono coperto. Ma se rimarrà lo allenerò, anche se mi ha tradito quando è andato via. Aveva dei problemi familiari che lo costrinsero ad andare a Genova.

Con il ritorno di Mauri si torna alla difesa a 4?

Quando recupero tutti voglio tornare a 4 per dare un po’ di soluzioni diverse in avanti. Adesso ho una carenza sulla fascia sinistra, Pereirinha, Crecco, Cavanda e Vinicius sono giocatori più offensivi. Quindi preferisco mettermi a tre, quando rientrerà Radu potrò optare per l’altra soluzione.

CARLO ROSCITO – LALAZIOSIAMONOI



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MSC Crociere nuovo premium sponsor della Lazio

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MSC CROCIERE

Presso il Centro Sportivo di Formello si presenta l’accordo di sponsorizzazione che lega la LAZIO a MSC Crociere. La compagnia sarà, infatti, Premium Sponsor della società biancoceleste per la stagione 2013/14. Le due società svilupperanno insieme iniziative e attività rivolte al mercato consumer e business, utilizzando canali diretti di comunicazione per veicolare offerte e contenuti promozionali ai rispettivi target. Fra queste c’è grande attesa per la prima crociera a tema dedicata ai tifosi biancocelesti, uno degli appuntamenti principe previsti dalla partnership. Presenti Marco CANIGIANI, Direttore commerciale SS LAZIO, Giuseppe BIAVA e Federico MARCHETTI, oltre al Country Manager Italia MSC Crociere, Leonardo MASSA.

LAZIONEWS



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Dopo tanti nomi Lotito avrebbe scelto Helder Postiga

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HELDER POSTIGA

L’attacco biancoceleste potrebbe parlare portoghese. Lotito avrebbe scelto Helder Postiga per sostituire Sergio Floccari, promesso sposo del Sassuolo. Il centravanti lusitano, come riportato dal Corriere dello Sport, dovrebbe arrivare con la formula del prestito con diritto di riscatto e può essere impiegato sia come prima che come seconda punta. Helder Postiga a 31 anni si rimetterà in discussione, è consapevole che dovrà lottare con Perea per il ruolo di vice-Klose, ma la concorrenza non lo spaventa, troppo forte il richiamo di Roma per chi come lui ha girato mezza Europa; Tottenham, Panathinaikos, Saint Etienne, poi il Valencia dalla quale la Lazio lo potrebbe presto prelevare. In Spagna 3 stagioni agrodolci: nella prima 8 gol per il portoghese che migliora decisamente la stagione seguente quando arriva in doppia cifra, fermandosi a 14. Poi quest’anno i problemi in fase realizzativa, solamente 3 gol in 15 apparizioni. Fu lanciato da Mourinho al Porto, la stessa squadra che nel 2003 spezzò in due i sogni di gloria della Lazio di Roberto Mancini in quella maledetta semifinale di Coppa Uefa. Helder Postiga firmerà, probabilmente, nei prossimi giorni. E’ pronto per cominciare questa nuova avventura.

LALAZIOSIAMONOI



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Il Presidente ILLEGITTIMO

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Lazio-Napoli serie A

“Un complesso disegno criminoso” così la Cassazione definisce le operazioni compiute nel 2005 dal dr. Claudio Lotito e dall’arch. Roberto Mezzaroma su di un consistente pacchetto azionario (14,6%) della Lazio.

Ci sono voluti circa 8 anni e mezzo per venire definitivamente a capo, anche sul piano penale, della natura e degli scopi delle operazioni in oggetto. Ora, grazie alla tenacia di alcuni piccoli azionisti della Lazio e di Federsupporter, che hanno sempre creduto che esistesse un Giudice a Berlino”e che non si sono mai arresi di fronte alla generalizzata e diffusa indifferenza dell’opinione pubblica e dei mass media. Quel mondo dell’informazione che come primo compito avrebbe quello di informare, tra l’altro in merito a fatti indubbiamente di notevole gravità: oltre che sul piano sportivo anche, anzi soprattutto, su quello civile e sociale, si è giunti finalmente al capolinea.

Quel complesso disegno criminoso”, così come lo ha definito la Cassazione con sentenza del 4 luglio 2013, depositata in Cancelleria il 30 dicembre 2013, ha fatto sì che una consistente partecipazione azionaria (14,6%) della Lazio, dal luglio 2004 non sia mai circolato liberamente sul mercato finanziario, in modo da non finire mai in mani ostili a Lotito che, così facendo, ha blindato la società fin dal primo giorno di presidenza senza pagare il prezzo stabilito dalla legge per assicurarsi questo vantaggio, violando così regole e regolamenti.

In particolare, è stato così arrecato ai piccoli azionisti un danno complessivo prudenzialmente stimato in circa 10 milioni di euro: al netto di interessi legali e maggior danno da svalutazione monetaria. Un danno a quegli azionisti che, sacrificando in molti casi i modesti risparmi di una vita o rinunciando a qualcosa per il bene della società, avevano risposto “presente” all’aumento di capitale del 2003 e poi a quello del 2004, nel tentativo di evitare la scomparsa della Lazio.

Oltre a dover risarcire gli azionisti per il danno economico arretrato, Lotito dovrà rispondere ora delle sue azioni anche dal punto di vista sportivo e in modo immediato, come spiegano le note dell’avvocato Rossetti sotto riportate. E sarà cura di “Federsupporter”, portare a conoscenza delle istituzioni sportive l’esito di questa sentenza e chiedere ufficialmente alla Federcalcio (e al CONI), il rispetto delle disposizioni della FIGC in materia di decadenza da cariche sociali, di Lega e federali. Disposizioni che prevedono la “decadenza immediata” di Lotito dal giorno in cui è stata depositata la sentenza, ovvero dal 30 dicembre del 2013. E chiedere e pretendere che questa volta vengano scrupolosamente e puntualmente osservate senza che (come avvenuto anche in un recente passato) si possa far ricorso a capziose e strumentali interpretazioni ad usum Delphinio a provvidenziali e salvifiche deliberazioni ad personamdell’ultima ora, volte ad evitare l’applicazione di norme dell’ordinamento sportivo, sgradevoli e sgradite, a qualche moderno “Don Rodrigo”.

L’art. 22 bis (Disposizioni per l’onorabilità) delle NOIF, nel testo modificato di cui alla Delibera del Consiglio Federale pubblicata con Comunicato Ufficiale n. 123/A del 7 marzo 2012, stabilisce, per quello che qui interessa, che non possono assumere la carica di dirigente di società o di associazione e, se già in carica decadono”coloro i quali vengano condannati con sentenza passata in giudicato per i delitti, tra gli altri di cui al “Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione finanziaria (D.L.vo 24 febbraio 1998, n.58)”.

Ciò premesso, poiché il dr. Lotito è stato condannato con sentenza ormai passata in giudicato per uno dei delitti (violazione dell’obbligo di cessione di partecipazioni azionarie eccedenti il 30% del capitale sociale di una società quotata entro 12 mesi decorrenti dalla violazione dell’obbligo di promuovere una OPA totalitaria, art. 173 TUF), senza che tale delitto sia stato dichiarato estinto per prescrizione (la Cassazione ha rinviato il procedimento alla Corte d’Appello di Milano esclusivamente ai fini di determinazione dell’entità della pena conseguente alla condanna) dovrebbe essere dichiarata la decadenza dr. Lotito dalla carica di dirigente: nel caso specifico di Presidente del Consiglio di gestione della Lazio, nonché dalla carica di Consigliere della Lega Calcio di Serie A e dalle cariche federali.

A questo proposito, il comma 6 bis dell’art. 22 bis citato prevede che i dirigenti di società ove intervenga una situazione di incompatibilità di cui al 1° comma (come nel caso in esame una condanna passata in giudicato per uno dei reati di cui al TUF) sono tenuti a darne immediata comunicazione alla Lega”Il successivo comma 7 prevede, In caso di omessa immediata comunicazione di cui al precedente comma  che i soggetti interessati incorrono nella decadenza dalla carica, ferma restando l’applicazione delle disposizioni del codice di giustizia sportiva”.

Chi, dunque, incorra in una delle cause di decadenza dalla carica di cui al comma 1 e non la comunichi immediatamente alla Lega competente (nella fattispecie alla Lega Calcio di Serie A) non solo incorre nella decadenza stessa, ma subisce anche l’applicazione di sanzioni disciplinari. Non solo. L’art.10, comma 5, delle NOIF, stabilisce  il divieto di ricoprire cariche federali elettive o di nomina per coloro i quali abbiano riportato una condanna definitiva per reati non colposi: come quello nel caso in esame, dichiarato “non estinto” nella sentenza della Cassazione.

Ne consegue, per tutte le ragioni sopra esposte, che il dr. Lotito dovrebbe essere dichiarato decaduto, non solo dalla carica di dirigente della Lazio e dalla carica di Consigliere della Lega Calcio di Serie A, ma anche dalla carica di Consigliere federale nominato dalla predetta Lega e, qualora non avesse già immediatamente comunicato a quest’ultima la sentenza della Cassazione che lo riguarda, depositata in Cancelleria il 30 dicembre scorso, sarebbe, altresì, passibile di sanzioni disciplinari.

Nei prossimi giorni Federsupporter, in caso di inerzia della FIGC, valuterà l’opportunità di diffidare formalmente la Federazione affinché adotti, senza indugio, i provvedimenti di cui alle richiamate disposizioni delle NOIF in materia di decadenza, nonché valuterà l’opportunità di rivolgere al CONI un formale invito ad esercitare il dovuto controllo sulla predetta Federazione perché quest’ultima rispetti, correttamente e puntualmente, le norme che prevedono l’esercizio dei suoi poteri-doveri. Circa il fatto che l’art. 22 bis delle NOIF, nel testo approvato dalla FIGC il 7 marzo 2012, sia successivo all’epoca (giugno 2005) in cui è stato commesso il reato, non estinto, per cui il dr. Lotito è stato definitivamente condannato (e che nel 2005 era ancora contemplato dall’art. 22 bis), è opportuno rilevare quanto segue.

L’Alta Corte di Giustizia Sportiva del CONI, su ricorso dello stesso dr. Lotito contro il provvedimento della FIGC del 13 febbraio 2012 che lo sospendeva in via cautelare dalla carica di Consigliere federale e di componente del Comitato di Presidenza della Federazione, in applicazione dell’art. 11 del nuovo Codice di Comportamento Sportivo del CONI, nel dichiarare il 5/26 marzo 2012 il ricorso inammissibile ed in parte infondato, ha sancito la portata non retroattiva del nuovo Codice, poichè esso non ha riqualificato il comportamento tenuto dall’odierno ricorrente(ndr.  Lotitoma ha assunto la sua condanna (all’epoca non definitiva)in sede penale come un mero fatto, nella sua pura oggettività, ricollegando a tale fatto conseguenze nuove, certo, ma pur sempre rivolte al presente ed al futuro , non al passato”.

Il TAR del Lazio, a cui si era rivolto il dr. Lotito per l’impugnazione della decisione dell’Alta Corte del CONI,  con sentenza depositata il 1 giugno 2012, ha sancito (confermando sul punto la decisione impugnata) che: la retroattività della disposizione contestata deve essere esclusa atteso che il sig. Lotito è stato sospeso a decorrere dalla data di entrata in vigore dellanovella (13 febbraio 2012)in considerazione del suo status di soggetto condannato (dall’8 novembre 2011)per reati contemplati nell’allegato A dello stesso Codice. Di retroattività si sarebbe potuto parlare nel caso in cui la sospensione fosse stata fatta decorrere dall’8 novembre 2011, data della pubblicazione della sentenza della IX Sezione Penale del Tribunale di Napoli (ndr, condanna per frode sportiva per i fatti di Calciopoli). Aggiungasi, ed il rilievo è assorbente di ogni altra considerazione, che un problema di retroattività potrebbe, al più porsi con riferimento ad un provvedimento di carattere sanzionatorio, ma non certo ad un atto, quale è quello oggetto di impugnazione, di natura cautelare, la cui ratio è preservare l’ordinamento sportivo dal nocumento che potrebbe recare  la presenza di soggetti, con poteri decisionali importanti, in relazione ai quali sussiste un dubbio(giustificato anche da una già intervenuta pronuncia di condanna penale, ancorchè non definitiva) di discutibile moralità ed onorabilità”.

Principio, quello sopra enunciato dal TAR del Lazio che, a maggior ragione, deve essere applicato ora che è stata pronunciata una condanna penale definitiva. Perché “la decadenza dalle cariche sociali, in Lega e federali, non ha natura sanzionatoria, come le sanzioni disciplinari contemplate dal Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, bensì, per l’appunto, cautelare, con il fine di evitare, (come opportunamente rilevato dal TAR) la presenza, nell’ambito dell’ordinamento sportivo, di soggetti di discutibile moralità ed onorabilità. Discutibilità resa evidente da una condanna penale definitiva per uno dei reati previsti dalle norme sportive di cui parla la sentenza del TAR del Lazio.

Non c’è dubbio, quindi, che alla luce dei chiari principi di cui sopra, le decadenze previste dall’art. 22 bis e dall’art.10, comma 5, delle NOIF siano applicabili, anche se i fatti per cui è stata riportata la condanna penale definitiva risalgano ad epoca anteriore a quella nella quale la tipologia di reati da cui scaturisce la decadenza, nel 2005 non era ancora contemplata dalle norme sportive quale parametro e indice di “discutibile moralità ed onorabilità”.

E, per concludere, sembra quasi una nemesi storica che la mancanza del requisito di cui sopra riguardi una persona che, un giorno sì e l’altro pure, si è dilettata e si diletta ad impartire excathedraurbi et orbi, lezioni di moralità ed onorabilità.

Alfredo Parisi e Massimo Rossetti – LAZIOMILLENOVECENTO



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Varsavia, liberi gli ultimi 2 ragazzi

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LIBERTA' ULTRASFinalmente l’epilogo, sofferto, atteso, bramato. Quest’oggi, infatti, lasceranno il carcere di Bialoleka Matteo Buttinelli e Daniele De Paolis, gli ultimi due tifosi laziali detenuti nel carcere di Bialoleka. Stavolta non ci saranno sgradite sorprese (saranno scarcerati per decorrenza dei termini di custodia cautelare), Matteo e Daniele potranno riassaporare la libertà dopo 61 giorni trascorsi da quel maledetto 28 novembre. Ci saranno gli amici e i familiari ad attenderli, che prontamente si sono recati in quel di Varsavia, non potevano fare altrimenti. Alle ore 18 saranno tutti lì, puntuali, per cercare di recuperare il tempo perso.

L’INCUBO È FINITO – La fine è giunta, il principio è ormai alle spalle. Sbiadisce l’istantanea dell’assurda retata che portò al fermo di 150 ragazzi, poi smistati in 18 commissariati diversi. Zlota 59, la via dell’Hard Rock Cafè dove tutto iniziò, ricorda a stento i volti dei tifosi laziali. Che invece quel 28 novembre non se lo dimenticheranno mai. Tra udienze, assurdi cavilli burocratici e istanze di scarcerazione respinte, i 23 ragazzi arrestati hanno vissuto una vera e propria Odissea che a tratti è parsa insostenibile. Si sono fatti forza l’un l’altro i supporters biancocelesti, hanno fatto gruppo come una grande famiglia senza mai perdersi d’animo. Fuori da quelle mura, le famiglie si sono dannate per giorni alla ricerca di una soluzione, la più rapida per riabbracciare al più presto il proprio figlio, nipote, fratello. Nel frattempo in Italia, l’assordante quanto ingiustificato silenzio delle istituzioni la faceva da padrone incontrastato. Ma finalmente ecco l’epilogo, sofferto, atteso, bramato.

LALAZIOSIAMONOI



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Il saluto di Buffon ai tifosi Laziali :” Vi stimo “

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buffonSpesso leggiamo sui giornali duri epiteti contro la tifoseria laziale, tacciata ingiustamente di razzismo e anti sportività. Non a caso alcuni organi d’informazione, alla vigilia di Lazio Juventus, avevano pronosticato (erroneamente) che la curva Nord avrebbe tifato contro la propria squadra affinché perdesse, per non agevolare i cugini giallorossi. Addirittura c’era timore che lo stesso Reja e i giocatori, affrontassero la vecchia Signora con riverenza e con un atteggiamento remissivo. Tuttavia, la bella prestazione della Lazio ha fugato ogni dubbio e la curva Nord ha dato esempio di grande sportività, tifando la propria squadra, ma soprattutto omaggiando Buffon con un lungo applauso dopo la sua espulsione. Molte tifoserie italiane avrebbero fischiato o addirittura schernito il numero 1 bianconero, ma i supporters biancocelesti, con grande eleganza, hanno preferito alzarsi in piedi e applaudirlo. D’altronde tra Buffon e la curva Nord c’è un rapporto di grande stima ormai da diversi anni, da quando il portiere della Nazionale espresse grande umanità e solidarietà nei confronti di Gabriele Sandri, andandolo a salutare la sua effige sotto la curva. Sabato sera i laziali hanno mandato un bel messaggio di sportività a tutto il mondo, peccato che il gesto sia passato inosservato ai più. Ecco le sue parole : “Non siamo abituati in Italia a questo però in questi anni i tifosi della Lazio hanno mostrato grande rispetto ed era giusto perchè per loro provo una grande stima e se lo meritavano davvero questo saluto”



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Lazio, ecco Lakic

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LAKICPiano C. Sfumato Quagliarella, ricevuto il “no grazie” di Anelka, la Lazio è virata prepotentemente su Srdan Lakic, attaccante 30enne del Wolfsburg in prestito all’Eintracht Francoforte.Secondo quanto riportato dagazzetta.it, l’acquisto del croato sarebbe davvero ad un passo e nelle prossime ore arriverà l’ufficialità. A liberare il posto in avanti sarà Floccari, già da tempo acquistato dal Sassuolo e in attesa solamente che la Lazio acquistasse il sostituto. Ammesso che sia un affare: 2 gol in 15 presenze (i dati di questa prima parte di stagione tra Bundesliga ed Europa League, ndr) serviranno per il salto di qualità?

lazionews24



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Anelka fa il prezioso :” Lazio, se non smetto potrei arrivare quest’estate “

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ANELKANicolas Anelka non si muove dal West Bromwich Albion. Pochi minuti fa l’attaccante francese ha palesato la volontà di rimanere nel suo attuale club inglese tramite il proprio account Twitter: “Sono felice qui. Ora è tempo di focalizzarmi sul mio club e provare a dare il meglio di me in campo come ho sempre fatto”. Un ringraziamento speciale anche a tutti quei club che lo hanno cercato nel corso di questa sessione di mercato, all’appello anche la Lazio: “Ringrazio la Lazio e tutti gli altri club che mi hanno contattato in questi ultimi giorni. Vediamo quest’estate se deciderò di continuare…”.

CALCIOMERCATO.COM



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E’ fatta per Pasalic : 2,8 milioni all’Hajduk, ma manca il sì del giocatore

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pasalicEcco Pasalic. La Lazio può aprire le porte al primo acquisto della sessione invernale. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, l’Hajduk ha accettato la proposta da 2.8 milioni del club biancoceleste e l’affare verrà ratificato nelle prossime ore. Restano da limare alcuni dettagli con il calciatore, ma ormai la fumata bianca è a un passo. E’ stato un lavoro condotto sottotraccia quello di Tare. Un colpo di fulmine calcistico scattato a novembre, portato avanti a fari spenti. Il ds aveva notato Pasalic durante alcune gare dell’Hajduk e della nazionale croata Under 17 e 19, ne ha subito apprezzato tecnica e dinamismo, ha allacciato contatti con il club di Spalato e dopo qualche mese di trattativa è riuscito a vincere la concorrenza di Eintracht e altri club tedeschi. Pasalic è un centrocampista moderno, abbina tecnica e dinamismo, a 18 anni è considerato uno dei migliori prospetti del calcio croato. I rapporti con l’Hajduk sono ottimi, l’affare Elez ne era testimonianza. Pasalic arriverà a Roma, possibile che venga aggregato alla prima squadra, ma c’è anche l’ipotesi che vada a rinforzare la Primavera di Simone Inzaghi. Si vedrà. Intanto Pasalic è pronto ad abbracciare la Lazio.



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Lazio immobile sul mercato, che fa Tare ?

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Lazio-Napoli serie A

Siamo al 27 Gennaio ed è calma piatta per quanto riguarda il calciomercato della Lazio sia in entrata che soprattutto in uscita. La Lazio è attualmente decima in classifica e sorprende il fatto che, nonostante i continui appelli di Reja e le evidenti lacune di quest’organico, Lotito se ne freghi altamente e continui a non cercare rinforzi. Tutto questo mentre le altre si rinforzano e noi rimaniamo al palo…Se non altro abbiamo evitato almeno per ora il solito tormento alla Honda o Yilmaz che c’ha lasciato col solito finale e il cerino in mano. Non è solo il mercato in entrata a preoccupare, ma anche quello in uscita…La Lazio ha tanti giocatori INUTILI da dover piazzare che costano inoltre una barca di soldi alla società per i loro ingaggi. Il risultato è NULLO, nessuna cessione! Non si riesce a piazzare un giocatore che sia uno, allora Tare non è forse il fenomeno di cui tutti parlano ? Che sta facendo in questi giorni ? Alla luce di questo fallimento non dovrebbe dimettersi ? Forse fa troppo comodo rimanere alla Lazio e fare i suoi porci comodi raccomandando ex compagni e amici di vecchia data a Formello. E’ troppo facile vantarsi d’aver scoperto Lulic quando a proporlo è stato Fioranelli, a scoprire Keita quando a portarlo a Formello è stato Salvini, a dire d’aver scoperto Hernanes pagandolo alla “modica” cifra di 13 milioni di euro (Anche se in realtà, lo dice il bilancio, sono molto meno). E’ bello far passare per intuizione una botta di culo come quella dell’acquisto di Candreva. In uscita ?  Troppo facile vendere Lichtsteiner o Kolarov e successivamente Hernanes o Marchetti…Il bravo ds si vede quando riesce a piazzare Alfaro, Floccari, Ederson e compagnia cantante

TARE, SE CI SEI BATTI UN COLPO !

Leonardo Craja – Since1900



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A Napoli riposa Klose, giocherà Perea

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PEREAÈ tutta un’altra Lazio. Reja l’ha rigenerata: in campionato si viaggia alla media di due punti esatti a partita (2 vittorie e 2 pareggi). La zona Europa League è lì, ad appena cinque punti. Impensabile fino a poco tempo fa. E mercoledì ci sono i quarti di Coppa Italia contro il Napoli, partita delicatissima: un successo regalerebbe l’accesso alle semifinali e al conseguente triplo derby in una settimana. Necessario però un po’ di turnover. Klose sarà risparmiato: al suo posto confermato il colombiano Perea, autore della doppietta decisiva agli ottavi contro il Parma. Probabile che sia affiancato da Keita. A centrocampo riposa Biglia: ha un ematoma dovuto a una forte contusione rimediata nel match con la Juve. Al fianco di Ledesma è ballottaggio tra Gonzalez e Onazi. In difesa non recupera Radu (andrà in panchina): confermata quindi la difesa a tre, ma uno tra Biava e Dias (più probabile il brasiliano) non partirà titolare. In porta dovrebbe essere confermato Berisha: assente contro la Juve per un virus influenzale, Marchetti non si è allenato neanche ieri. Ha svolto tutta la seduta, invece, Giuseppe Sculli (sempre più possibile un suo reintegro).  

Fonte: La Repubblica



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La coerenza di Rocchi :” Lotito deve investire di più per il salto di qualità “

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ROCCHITommaso Rocchi, ex capitano della Lazio, ha segnato ieri con il Padova con un guizzo dei suoi, anche se il Padova non ha evitato la sconfitta contro il Trapani. Si è raccontato ai microfoni di Radio Radio tra presente, passato e futuro.

I tuoi ricordi alla Lazio ?“Prima vorrei dire che sono arrivato alla Lazio nel 2004/05, sono stato quasi 9 anni, ho fatto 300 partite più di 100 goal. La mia storia è Tommaso Rocchi della Lazio. Mi sarebbe piaciuto finire la carriera nella Lazio, le circostanze non me lo hanno permesso, non rimpiango di essere andato all’Inter. Aver accettato di andare al Padova, dimostra che volevo far vedere che sono ancora un giocatore di calcio. Adesso penso al Padova, la Lazio è stata la mia vita e ancora oggi sono molto legato alla gente, la storia della Lazio farà parte sempre della mia vita.”

Questa punta di amarezza perchè non ti sei sentito un giocatore di calcio oppure ti è mancata la gratificazione giusta?“Tutte due. Questa affermazione è una considerazione fatta. Da una parte non è stato visto quello che ho fatto in 9 anni. Ok è finito un ciclo e potevo anche starci. Le valutazioni si fanno da entrambe le parti. Ad oggi sono andato all’ Inter e poi al Padova.Nulla viene per caso, ed è giusto che sian andate così le cose. Penso che sarà una bella partita, la Juve ha qualcosa in più della Lazio. Ma la Lazio gioca in casa, partita difficile per entrambe le squadre. Capisco Klose che se facciamo una grande partita, possiamo pareggiare. Lo capisco, se di fronte ti trovi una squadra tra le più importanti, devi fare di più di quello che puoi fare.”

 Che ne pensi del ritorno di Reja, dopo un anno e mezzo di Petkovic?“Reja l’ho sentito a luglio per telefono, ero a Napoli per alcune cose. Ci siamo sentiti, non aveva ancora la squadra. Quando poi è ridiventato allenatore della Lazio, gli ho mandato un messaggio di in bocca al lupo, sono molto contento, mi ha risposto con un bel grazie. E’ una scelta positiva, conosce bene il gruppo può trasmettere quella voglia e quella determinazione di raggiungere i risultati, quello che è successo da un anno, mi sono sentito con Ledesma e Candreva, non so come sia l’ambiente interno,non capisco quello che possa essere accaduto, Reja ha tutte le carte in regola per fare bene. Ci sono però altre squadre che stanno facendo bene. Togliendo Juve,Napoli e Roma che hanno qualcosa in più, Fiorentina, Milan,Udinese, quelle se le giocano con la Lazio.Le prime tre piazze,sono garantite, c’è ancora chance per l’Europa League.”

Il 23 di Febbraio chiede alla società di fare di più. La Lazio non ha mai fatto il salto di qualità. Quanto pensi che sia difficile fare il salto di qualità, passare dalla Lazio di oggi al Napoli di oggi? “Mi metto a ridere. Rispondo molto brevemente, la differenza la fa la programmazione, la trasparenza e la chiarezza. Chi c’è, c’è, chi non c’è non c’è. Fare qualcosa che possa incrementare il livello della squadra. In maniera spicciola la differenza la fa il giocatore, il giocatore forte costa, se vuoi una squadra forte devi fare un investimento per migliorare la squadra. Il salto di qualità lo fai così. Faccio l’esempio dell’ Inter, non è quella di una volta. Il Milan non ha più Ibrahimovic, è un calcio diverso, bisogna essere bravi a fare strategie di mercato, ma devi prendere un giocatore che possa farti la differenza, un conto è averne 2/3 di giocatori così, se ne cominci ad avere 5/6 puoi aspirare a raggiungere delle posizioni di campionato sempre più alte.”

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Floccari andrà al Sassuolo, ma…

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FLOCCARISecondo Sky Sport, il matrimonio tra Floccari e il Sassuolo è ormai questione di ore, pare sia stato finalmente trovato l’accordo tra la Lazio e la società emiliana. Il club capitolino aspetta solo di acquistare un sostituto prima di ufficializzare l’accordo. Tuttavia, l’agente del calabrese, intervistato da cittaceleste ha frenato la trattativa: Non abbiamo ancora raggiunto un accordo col Sassuolo” ha precisato Claudio Vigorelli. Una smentita che, però, ha il sapore di una conferma. Adesso la vera domanda è: chi sarà il sostituto di Floccari alla Lazio?

NOIBIANCOCELESTI



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Klose maledice Storari :” Ma come ha fatto…”

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kloseMinuto 75, Ledesma si appresta a battere un calcio di punizione sotto la Nord. La Juve ha pareggiato da un quarto d’ora con Llorente, la Lazio non ci sta: gioca in casa, è in superiorità numerica e si riversa in avanti alla ricerca di una vittoria di assoluto prestigio. Il capitano biancoceleste scodella un cross delizioso, Klose si avventa sulla sfera e incorna a botta sicura. Stop, rewind. Minuto 24, Konko lancia a rete sempre il tedesco, il quale scatta in posizione regolare, si avventa sulla sfera vagante in area e anticipa Buffon. Ancora stop. Due istantanee che, anzitutto, confermano come praticamente in tutte le azioni della Lazio – di Petkovic o di Reja, non fa differenza – ci sia lo zampino di Re Miro. Il problema è che la sorte a volta è avversa e, tra Buffon e Storari, capita di trovare in serata di grazia proprio il portiere di riserva, quando il numero uno è già negli spogliatoi da un’ora abbondante. Succede allora che al minuto 75 non ci sia il lieto fine del minuto 24, perché il fato così ha deciso. E non si impietosisce nemmeno di fronte alla gemma di Keita, a una manciata di minuti dal fischio finale. Pensare che doveva essere la Lazio quella chiamata a strappare un pareggio con un po’ di fortuna.

A Klose saranno tornate alla mente le tanto discusse parole della vigilia e, dopo un sorriso ironico, forse avrà fatto fatica a prendere sonno. “Il rigore è stato un momento importante – ha confessato all’agenzia tedesca Dpa, presente ieri nella mixed zone dell’Olimpico, come riporta stamane Il Corriere dello Sport -. La Juve è stata fortunata, non so come abbia fatto Storari a parare quella palla, è stato bravo nel momento decisivo. Avremmo meritato di vincere, anche se loro sono stati pericolosi per tutta la partita”.

Una condizione fisica finalmente eccellente l’ha restituito in piena forma a Reja: “Sto bene, non ho più problemi alla spalla destra”, ha confermato il diretto interessato, prima di voltare subito pagina: “Non abbiamo obiettivi, ragioniamo partita dopo partita. Ora pensiamo al Napoli, perché potremmo giocare tre derby in una settimana”. Sì, perché mercoledì al San Paolo sarà già tempo per un altro big match. Curioso rilevare che sia proprio la Lazio ad arrivarci in condizioni psico-fisiche migliori, ma chissà in quanti la penseranno come Miro: la tripla stracittadina nel giro di una settimana è roba non da poco per le coronarie. Anche se, dopo prestazioni del genere – salvo effetti collaterali della cura Reja – è indubbio che faccia un po’ meno paura.

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La nuova scusa di Lotito :” A Gennaio non gira un euro “

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lotito-soldi

E’ soddisfatto Claudio Lotito al termine del pareggio contro i campioni d’Italia, che salva l’imbattibilità di Reja nonostante, paradossalmente, qualche rimpianto di troppo: “La squadra ha fatto una buona prestazione, sfoderando buona qualità di gioco, determinazione e spirito di gruppo – è l’analisi del presidente della Lazio -. Si è visto il cambiamento della conduzione gestionale, a dimostrazione che il problema non erano i giocatori ma il manico della scopa (ribadita la frecciata a Petkovic già lanciata nel pre-partita, ndr). E’ più importante il guidatore della macchina, una Ferrari bisogna saperla giudare…”.

Il discorso scivola inevitabilmente subito sul mercato, con una premessa: Il calcio di oggi si esaurisce in due comportamenti stereotipati: cambiare allenatore e comprare giocatori. Io però non faccio la raccolta delle figurine Panini, voglio puntare su giocatori che accrescano il nostro tasso tecnico. E poi nel mercato di gennaio, soprattutto in Italia, non gira un euro: vediamo solo prestiti, diritti di riscatto, mentre noi i giocatori li abbiamo sempre comprati con cifre importanti. A luglio abbiamo speso 28 milioni per allestire una squadra competitiva. Se ci sarà l’opportunità per accrescere il tasso tecnico lo faremo, tra l’altro non mi pare che in giro ci siano tutti questi campioni che possano fare al caso della Lazio. Abbiamo una rosa di 28 giocatori, alcuni dei quali, come Floccari, mi sono stati richiesti da nove società. Il discorso è sempre lo stesso: entra un giocatore solo se ne esce un altro”.

Questione Hernanes:Il problema è semplice: è un grande giocatore e in quanto tale non l’abbiamo messo in vendita. Non cerchiamo compratori, se arrivano offerte le valuteremo, ma solo se si tratta di una proposta indecente. 17 milioni? Ci comprano lo scarpino sinistro con quella cifra, non compatibile alle sue qualità. Il giocatore non è in vendita e ad oggi non sono arrivate offerte”.

Il rentro ancora rimandato di Marchetti ha fatto pensar male, ma Lotito – come in precedenza Reja  – spegne sul nascere tutte le chiacchere: “Era indisposto, aveva una situazione fisica che non gli consentiva di scendere in campo con tranquillità e ha chiesto lui di non giocare perché non stava bene. Tranquillizzatevi… E comunque non me l’ha chiesto nessuno”.



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Questa Lazio merita rispetto !

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ABBRACCIO LAZIONon si interrompe neanche davanti alla Juventus capolista la striscia positiva di Edy Reja. All’Olimpico finisce con un pareggio che lascia qualche rimpianto. Sono propri i padroni di casa a passare in vantaggio; Konko mette dentro per Klose che viene steso da Buffon, espulsione e rigore che Candreva trasforma. L’inizio del secondo tempo è di marca juventina, Llorente riesce a pareggiare con un preciso colpo di testa che supera Berisha, poi tanta Lazio che si mangia le mani per il palo colpito da Keitaquando mancavano appena 5 minuti. Un punto che ferma la striscia di vittorie consecutive dell’armata bianconera: non si arresta, invece, la marcia laziale, ancora imbattuta da quando Reja ha rimesso piede sulla panchina biancoceleste.

FORMAZIONI – Per continuare la striscia positiva (due vittorie ed un pareggio) Reja ripropone la difesa a 3, Dias, Biava e Cavanda gli interpreti. Ancora fuori Marchetti, la porta biancocelestes è affidata ancora una volta a Berisha. Centrocampo con Cavanda e Konko sugli esterni, Ledesma-Biglia in mezzo al campo, Hernanes e Candreva dietro l’unica punta Klose. La Juventus risponde con la formazione tipo, uniche eccezioni Chiellini, indisponibile e Pirlo, che si accomoda in panchina. Confermata la coppia d’attacco Tevez-Llorente.

PRIMO TEMPO– Le prime fasi fanno capire quale sarà il tema tattico del match: Juventus che fa la partita e Lazio a difesa della propria area di rigore, pronta a ripartire. Il primo pericolo lo crea Vidal all’8’, ma il suo tiro sorvola la traversa. Ci pensa Buffon ad alimentare le speranze biancocelesti con uno stop piuttosto ardito, ma Klose non riesce ad approfittarne.  Il pallone è sempre nei piedi juventini, ma è la Lazio a far male. Palla sulla sinistra per Konko che mette dentro, difesa bianconera troppo ferma, per Klose è un gioco da ragazzi tagliare alle spalle di Ogbonna e presentarsi a tu per tu con Buffon che lo stende, rigore ed espulsione che Candreva trasforma.  Lazio in vantaggio e partita che si mette sui binari giusti. La squadra di Conte accusa il colpo, l’inferiorità numerica si fa sentire ed i biancocelesti amministrano il pallone. Al 35’ fiammata juventina con Tevez che mette in mezzo, Llorente aggancia e gira a colpo sicuro, ma trova sulla sua strada un Berisha straordinario a dirgli di no. I bianconeri non riescono a reagire e anzi rischiano quando Bonucci  colpisce il pallone con il braccio largo, l’arbitro lascia giocare.

SECONDO TEMPO – Le squadre rientrano in campo, nessun cambio per i due allenatori che confermano in blocco le formazioni del primo tempo.  Tanto possesso palla per la Lazio che non disdegna, però, le sortite offensive specie sugli esterni come al 12’ quando Candreva ci prova non trovando il bersaglio grosso. Proprio quando i biancocelesti sembrano controllare il match arriva la doccia gelata; Lichsteiner crossa teso in mezzo per Llorente che di testa supera Berisha. Il pareggio cambia completamente la partita, i bianconeri, nonostante l’inferiorità numerica, assaltano la porta laziale, solo un super Berisha tiene a galla la Lazio. La squadra di Reja si riorganizza e riprende a macinare gioco; al 30’ è Ledesma, su punizione, a pannellare sulla testa di Klose che colpisce a botta sicura, ma prima Storari, poi la traversa,  negano la gioia del gol al tedesco. Passano tre minuti, replay: il cross di Ledesma è perfetto, il colpo di testa di Klose meno e Storari esce ancora una volta vincitore dal personale duello con il tedesco. Entra Keita, l’ex Barca ci mette meno di un minuto per dimostrare di che pasta è fatto: destro a giro dal limite dal vertice dell’area di rigore, la parabola è perfetta, ma il palo strozza in gola l’urlo dei quasi 50mila dell’Olimpico. L’ultimo ad arrendersi è Biglia che tenta con un destro da fuori area, parato a terra dall’estremo difensore bianconero. Finisce 1-1, un risultato che in pochi si sarebbero aspettati alla vigilia, ma che, vista come si era messa la partita, lascia un po’ d’amaro in bocca.

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Lazio-Juve. I convocati e Probabile formazione. Konko a disposizione

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JUVENTUS LAZIO  SUPERCOPPA 2013
Reja ha diramato la lista convocati per il big match di questa sera contro la Juventus.A sorpresa si rivede Konko reduce da un problema neuro-vegetativi durante la partita contro l’Inter. Si rivede anche Pereirinha anche se non èin ottime condizioni fisiche dopo la contrattura muscolare che lo ha colpito settimane.
LISTA CONVOCATI
Portieri:

  • Marchetti;
  • Berisha;
  • Strakosha

DIFENSORI:

  • BIava;
  • Dias;
  • Ciani;
  • Vinicius;
  • Cavanda;
  • Cana;
  • Konko;
  • Novaretti;
  • Pereirinha.

CENTROCAMPISTI

  • Ledesma;
  • Gonzalez;
  • Candreva;
  • Hernanes;
  • Biglia;
  • Felipe Anderson;
  • Crecco.

ATTACCANTI

  • Floccari;
  • Klose.

Probabile formazione

Lazio 3-4-2-1

Marchetti,Biava,Dias,Cavanda,Ledesma,Biglia,Konko,Candreva,Hernanes,Klose.

Squalificati :Mauri,Lulic,Onazi
Indisponibili :Radu,Ederson

 

Juventus 3-5-2

Buffon,Barzagli,Bonucci,Ogbonna,Lichtsteiner,Pogba,Vidal,Pirlo,Asamoah,Llorente,Tevez..

Squalificati : Chiellini
Indisponibili :-nessuno
In dubbio :-nessuno



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