Un ritorno all’Olimpico tanto amaro quanto fastidioso quello di Matuzalem. Nove mesi esatti da quel fallaccio che gli costò in parte a Brocchi, la decisione di smettere la sua carriere calcistica. Un entrata che fu punita solo con un ammonizione, un entrata che fece cambiare opinione sul brasiliano in meno di 1 minuto, un entrata piena di cattiveria come in un regolamento di conti forse dettati dal rancore. Quel giorno si scatenò anche Baronio sul social network di Twitter ma come lui molte altre persone.
Il suo ritorno evoca nei nostri ricordi le lacrime di un combattente come Cristian,in un dolore straziante sia per l’infortunio che per la sua decisione finale ma in tutto questo l’ingiustizia di un fallaccio killer punito solo con un cartellino giallo senza squalifica e ne niente. Un giocatore che quando indossava la casacca biancoceleste fece impazzire il popolo laziale con la sua voglia di fare, ma anche in quel periodo possiamo ricordare le reazioni specie nei derby, certo quando si gioca contro i giallorossi la tensione può aumentare come il nervosismo e certi atteggiamenti sono in parte giustificati sia da una parte che dall’altra in quel Lazio-Genoa non sappiamo cosa gli sia passato per la testa trasformando la professionalità e il calcio in un esecuzione del tutto personale.
Lascio da parte la mia voglia di scrivere senza mettermi dalla parte del giusto o da quella dello sbaglio con un Bentornato all’Olimpico Merda, spero che ci lasci le gambe!.
E’ il giorno del derby, il derby Primavera. Ma non chiamatelo dei piccoli. Perchè il derby è sempre un derby: la grinta, la cattiveria, la voglia di vincere è sempre quella. Mai un centimetro indietro, zero voglia di perdere. Lazio e Roma: una con la coccarda sul petto, l’altra sempre al vertice dei tornei giovanili. L’andata si gioca a Trigoria e l’ultimo precedente dice Lazio (0-1 con gol di Keita). Ma adesso ricomincia tutto da capo: padroni di casa in campo con il 4-3-3 con Trani, Ferri e Di Mariano in avanti, modulo speculare per i campioni d’Italia falcidiati però da alcune assenze.
FORMELLO – Ventuno giocatori agli ordini di Vladimir Petkovic (compresi i 3 portieri), soltanto un difensore centrale a disposizione per domenica. Ciani l’unico superstite, l’ammonizione rimediata da Cana al San Siro (era diffidato) ha riattivato l’allarme difensivo. Contro il Genoa sarà totale emergenza:Konko non ce la fa a recuperare (oggi solo palestra), Biava è fuori da Lazio-Chievo del 15 settembre, Novaretticon la distrazione muscolare ai flessori, Dias alle prese con un’infiammazione al ginocchio, Lulicout per una lesione alla coscia sinistra. Forfait ai quali si aggiunge l’edema all’alluce del piede sinistro di Stefan Radu: il romeno, come da programma, non si è allenato, effettuerà un provino decisivo nella rifinitura di domani. Soltanto tra 24 ore si capirà se potrà prender parte o meno al match con il Grifone.
LE MOSSE DI PETKO – Il tecnico studia le alternative al numero 26, la più plausibile è l’arretramento di Ledesma nella posizione di centrale difensivo. Nella partitella in famiglia l’argentino è stato provato al fianco di Ciani, con Cavanda e Vinìcius sulle fasce (Pereirinha ha partecipato soltanto alla prima parte di seduta). Poche chance per il giovane Primavera Josip Elez: il classe ’94 – sbarcato nella Capitale durante il calciomercato estivo – quest’oggi ha iniziato l’allenamento in modo differenziato insieme a Keita e al vice-allenatore Manicone (scambi con il pallone di destro e di sinistro), poi si è unito al resto della squadra per le esercitazioni di possesso palla (Cavanda, Ciani, Ledesma, Vinìcius, Ederson, Onazi, Keita, Mauri e Perea da una parte; Elez, Cana, Gonzalez, Candreva, Hernanes, Felipe Anderson e Klose dall’altra). Notizie positive da Vinicìus, tornato in gruppo dopo l’infortunio alla coscia sinstra.
HERNANES TIRA IL GRUPPO – Vuole scrollarsi di dosso le critiche il Profeta, traina il gruppo durante il lavoro atletico: durante la corsa intorno al perimetro del centro sportivo è sempre almeno 10 metri davanti a tutti. Testa alta e passo accelerato, Hernanes sente di essere ancora un leader della Lazio. Contro il Milan uno dei punti più bassi della sua esperienza in biancoceleste, con Petkovic che lo sostituisce all’intervallo dopo l’ennesima prestazione sottotono. “Non è stata solo colpa sua”, ha voluto chiarire l’allenatore al termine della partita per scacciare via possibili casi sul brasiliano. Fatto sta che il numero 8 non sembra essere più un punto fermo della mediana.
Sul pareggio col Milan?“Sapevamo che era una partita difficile perchè il Milan era alla ricerca di riscatto. Per noi, dopo la vittoria sul Cagliari, era importante avere un buon risultato e siamo riusciti a centrare l’obiettivo. Sicuramente con un po’ più di fiducia potevamo anche vincere”.
In una presunta telefonata – smentita da Claudio Lotito – il patron laziale avrebbe rivelato al collega napoletano Aurelio De Laurentiis che la Roma va così bene perché ha assoldato dei maghi.
Sospiro di sollievo in casa Lazio. Stefan Radu è stato sottoposto a degli accertamenti strumentali al piede sinistro, che hanno evidenziato un edema dei tessuti periarticolari e una distrazione della capsula articolare. Il difensore romeno osserverà un paio di giorni di riposo, poi sabato pomeriggio effettuerà un test clinico ed atletico per verificare la sua disponibilità in vista della partita di domenica in casa contro il Genoa.
Fonte: Calciomercato.com
Come annunciato le scorse settimane, il capitano della LAZIO, Stefano MAURI ha presentato ricorso al TNAS contro la squalifica di nove mesi inflitta dalla Corte di Giustizia della FIGC in merito al processo di calcioscommesse.
“Ringrazio per il sostegno incondizionato della mia famiglia, dei miei amici, dei tifosi e di tutti coloro che mi hanno appoggiato sempre dandomi la forza per cercare di migliorare e vivere al meglio la mia passione per il calcio!”
Il Freccia Rossa l’ha riportato a Roma poco dopo l’ora di pranzo: Petkovic ha dato un giorno libero, di orari insindacabili non ce n’erano. Con il permesso della società, Eddy Onazi non è rientrato col charter della squadra, ma ha optato per il viaggio in carrozza: “Sull’aereo per Milano abbiamo incontrato molte turbolenze“, rivela il nigeriano, che il Tempo ha scovato tra i passeggeri in seconda classe.
La Roma centra la vittoria numero dieci in altrettante partite di campionato. Entusiasmo alle stelle in casa giallorossa per un record che in realtà tanto record non è. Con il gol di Borriello al Chievo i giallorossi superano la Juventus (nella stagione 2005/06, 9 vittorie).
Giornalisti, “tele-novelas” e nomi accostati questi sono i 3 ingredienti dei giornali e vari siti per parlare della Lazio. Dopo un nostro articolo dove riportavamo tutti i nomi dei giocatori ed allenatori accostati alla Lazio da quando è entrata in “crisi di risultato”, ecco qui che spunta un altro nome per la panchina. Stando a Lalaziosiamoi per ora, c’è stato uno scambio d’informazioni tra Lotito e Stramaccioni. Una telefonata solo per studiarsi e capire il futuro della panchina biancoceleste. La vittoria sul Cagliari e il pareggio col Milan a Milano potrebbero aver dato punti a favore a Vladimir ma l’inizio di campionato e l’assenza di punti importanti in trasferta tengono fanno si che la nube non si dissolve dalla panchina laziale. Nel post gara di Domenica Petkovic dichiarò: “Non ho mai avuto la sensazione che la mia panchina sia in bilico”,mentre Lotito dichiara che i vari accostamenti per rimpiazzare il tecnico biancoceleste, sono frutto dei media per alimentare il disagio nell’ambiente capitolino.
Per una volta sono costretto ad essere d’accordo con Lotito visto che la situazione è già critica con uno spogliatoio demoralizzato e allo sbando, mentre dalla parte dei tifosi basta una scintilla per accendere la miccia.
E’ appena intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio il responsabile della comunicazione Stefano De Martino. Il dirigente biancoceleste ha affrontato diversi argomenti, partendo da Hernanes, sostiutito ieri nell’intervallo per scelta tecnica da mister Vlado Petkovic, ecco le sue dichiarazioni:
Emergenza in difesa in casa Lazio per la Partita contro il Genoa. Con Dias,Novaretti,Biava out e un Cana squalificato, rimarrebbe solamente Ciani come difensore centrale puro e il primavera Elez. Occhi puntati dunque su Stefan Radu che ha eseguito dei controlli presso la clinica Paideia. Il romeno infatti ha subito nel corso del primo tempo contro il Milan, un pestone da Balotelli. Ai microfoni di lalaziosiamonoi dichiara:””Ho preso questo pestone nel primo tempo, se il dito non è rotto domenica giocherò. Da difensore centrale? Ci penso io!”. Quindi la sua presenza nella prossima giornata sta tutta nella speranza di non essersi rotto il dito del piede.
Mancano ancora poco più di due mesi a Gennaio ed in casa Lazio già si parla di calciomercato.Il Borussia Dortmund sarebbe interessato all’uomo derby (rinominato così dalla finale di coppa Italia) mettendo sul piatto 12 milioni di euro che stando a certe indiscrezioni Lotito avrebbe rifiutato altre offerte tempo fa. Un’altro giocatore che potrebbe partire già a Gennaio è Hernanes il quale è sotto gli occhi del Milan. Naturalmente queste voci sono state alimentate anche per la situazione attuale dove il Profeta non sta rendendo come gli anni passati e per via delle scelte di Petkovic che lo tiene spesso in panchina e per il suo contratto non rinnovato in scadenza nel 2015. Nell’asse Milan Lazio quindi entrano in gioco anche Nocerino e Pazzini, quest’ultimo rientrerà dall’infortunio a metà Novembre ma dovrà fare i conti con l’esubero d’attaccanti presenti nella rosa rossonera. Se e diciamo se l’affare comincerà a prendere vita, l’opzione più probabile sarà quella di prestito con diritto di riscatto. Naturalmente nulla d’ufficiale ancora, ma nel dubbio riportiamo ai nostri lettori le probabili trattative citate dalla fonte Repubblica
Dopo oltre 4 anni Kakà torna a segnare a San Siro con il Milan, ma non basta per decidere la sfida contro la Lazio fra deluse del campionato. Con una parabola delle sue dal limite dell’area, il brasiliano ha infiammato il pubblico al 9′ della ripresa ma ci ha pensato la difesa rossonera a rovinare tutto subendo l’ennesimo gol di testa da Ciani che inchioda il Milan al 10/o posto.
La Lazio di Petkovic cerca per l’ennesima volta di dare una svolta al campionato,sfidando una “big” d’Italia anch’essa in difficoltà. I giocatori convocati dal tecnico laziale sono: Marchetti, Berisha, Strakosha; Radu, Ciani, Pereirinha, Cavanda, Cana, Elez; Ledesma, Onazi, Ederson, Candreva, Gonzalez, Hernanes, Anderson; Klose, Floccari, Perea, Keita, Tounkara.
Il Modulo dovrebbe essere il 4-3-2-1 : Marchetti,Radu,Cana,Ciani,Cavanda,Gonzalez,Ledesma,Onazi,Hernanes,Candreva,Klose.
Panchina:Berisha,Strakosha,Elez,Pereirinha,Ederson,Felipe Anderson,Keita,Floccari,Brayan Perea.
Indisponibili:Biglia, Novaretti, Crecco, Lulic, Konko, Vinicius, Dias, Biava.
Squalificati:Mauri
Per quanto riguarda il Milan 4-3-2-1: Gabriel,Abate,Zapata,Zaccardo,De Sciglio,Montolivo,De Jong,Muntari,Kakà,Balotelli,Matri.
A disposizione:Amelia,Coppola,Vergara,Constant,Emanuelson,Cristante,Poli,Saponara,Birsa,Robinho,Niang
Indisponibili: Bonera, Abbiati, Pazzini, Silvestre, El Shaarawy, Nocerino.
Squalificati: Mexes
Naturalmente sono formazioni probabili e non definitive. Possibile infatti un Perea dal primo minuto al posto di Klose.
Formazioni dal cds
Il primato in campionato, il record di nove vittorie consecutive in altrettante giornate di campionato, il bel gioco espresso dalla squadra di Rudi Garcia e i tifosi in delirio dopo anni di delusioni non sarebbero merito solo del lavoro sul campo.
C’è sempre la firma dello stesso giudice, il gip Guido Salvini, ma un anno dopo cambia di molto l’orizzonte di Almir Gegic: dal carcere di Cremona a una panchina di calcio, quella svizzera del Rancate (Seconda Lega) dove l’ex centrocampista inizierà la carriera di allenatore (farà il vice) proprio nello stesso club del Canton Ticino dove aveva concluso quella di giocatore a causa dei problemi giudiziari.
Il patron biancoceleste Claudio LOTITO, interviene come ospite durante la trasmissione il “Processo del lunedì” in onda su Raisport 1 alle ore 21.00 e presentata da Enrico VARRIALE. Insieme a lui è ospite anche Alessandro MOGGI, presidente della Gea World e il direttore sportivo della ROMA, Walter SABATINI, inoltre in collegamento da Jesolo, interverrà anche il sindaco di Venezia Flavio TOSI.
Ci dica l’ipotetico titolo dei quotidiani di ieri, secondo Lotito? “La ripresa del cammino della Lazio”.
Rinnoverà il contratto a Olimpia? Non la vediamo più volare… “Perché ieri non ha volato scusi? Se non la vedete forse la Rai la censura, è colpa del canale, che non la riprende”.
Come mai la Lazio, pur essendo nata prima della AS Roma e quindi potendo scegliere, non ha scelto di chiamarsi Roma? “C’è un motivo, Roma è riduttivo territorialmente rispetto al Lazio, l’estensione territoriale è maggiore. Io invece mi chiedo perché voi romanisti tirate fuori la testa quando vincete e basta?”
E’ preoccupato per la Lazio che giocherà su un campo già difficile contro il Milan, in un momento in cui ci sono anche problemi con gli arbitri? “Fare trasmissioni dopo certi episodi è controproducente, si valuta a posteriori, si va in generale a creare dubbi inutili. Non credo sia positivo destabilizzare la credibilità del sistema e dell’ambiente, che sono nocive. Sono preoccupato solo per chi è preposto a giudicare la gara”.
Lei come dirigente invece non ha mai destabilizzato il sistema? “Se si hanno delle lamentele da fare, come dirigente, si fanno nelle sedi istituzionali. Certo, ognuno ha il suo carattere ma io non avrei fatto esattamente come Galliani che dal canto suo è esacerbato da molte situazioni”.
La Roma è in cima alla classifica, questione di fortuna? “Non saprei, lo dovrebbe chiedere agli interessati”.
ORE 22 – Inizia il faccia a faccia tra Walter SABATINI ed Enrico VARRIALE:
Sabatini lei lavorò con Lotito, la pagava dieci volte di meno rispetto ad ora? “Si, Lotito mi pagava meno!” (ride ndr)
Interviene il presidente della Lazio:“Io non guadagno nulla paragonato agli altri colleghi quindi, ho rinunciato anche agli emolumenti”.
Si lavora meglio con uno come Lotito o nella Roma con i proprietari oltreoceano? “L’assenza a volte è benedetta, anche per poter riparare gli errori, ma sono stato fortunato in generale a lavorare con certi presidenti, compreso Lotito”.
Sabatini, la sconfitta del 26 maggio è stata stimolante per il periodo attuale della Roma?“È già tanto essere sopravvissuti, è stato un episodio mortifero, non c’entra il 26 maggio adesso, c’è solo l’impegno verso i tifosi della Roma”.
Un gesto d’apertura verso la Lazio nel prossimo derby? “Non c’è bisogno, la Lazio è l’avversaria storica ed è la seconda squadra di Roma, va rispettata”.
Interviene LOTITO:“Dite così solo perché state in cima”
Cosa l’ha fatta arrabbiare di più di Lotito quando era il suo presidente? “Lotito è un grande presidente, imbrocca tutte le cose difficile perché ha le qualità, ma sbaglia quelle facili, come interloquire con le persone nel modo giusto”.
Torna a parlare il numero uno biancoceleste
Presidente Lotito, come è il rapporto con Agnelli, andate d’accordo? “Personalmente si, dal punto di vista societario, ognuno ha le sue idee. Sono palesi le nostre posizioni, non condivido la sua linea politica perché i confronti si fanno all’interrno e non mediaticamente su pagine e pagine di giornali. Le idee di tutti sono ben accette per accrescere il sistema. Io ho una visione istituzionale, le situazioni vanno affrontate all’interno senza ricorrere a processi mediatici inutili. Il suo apporto puà essere utile in Lega ma se fatto bene. Fare calcio a Roma con le pressioni mediatiche è difficile, bisogna farsi scivolare tutto addosso come faccio io, oppure chi subisce, diventa condizionato nelle scelte che deve fare”.
Lei che è un uomo di istituzione del calcio, è d’accordo più col punto di vista di Blatter o Platinì riguardo la discriminazione territoriale? “Nessuno dei due. Chi vive questa realtà, facendo di tutto per prevenire queste cose, non può diventare ostaggio di una sparuta minoranza, ho posto la soluzione di settorializzare ulteriormente la curva. Non può essere punita tutta se su 10mila tifosi sono solo 100 o 200 le persone colpevoli da individuare e punire. Nell’ultima partita col Legia, dopo che loro hanno creato problemi per la città di Roma, hanno chiuso lo stadio solo alla Lazio, anche se poi il delegato UEFA e l’arbitro hanno dichiarato di non aver sentito cori razzisti nel match, cori che hanno sentito solo i membri del FARE, che poi il direttore esecutivo, ha a sua volta smentito dicendo che la Lazio ha una nomea razzista in Europa. Non si possono criminalizzare le società che hanno fatto di tutto per evitare questi episodi, la colpa è della comunità poco educata. Il problema della fuga degli stadi dipende anche dalla paura di confrontarsi con certi tifosi delinquenti”.
Il ruolo degli agenti in questo calcio business è una cosa positiva o negativa? “Dipende dalle persone, come in tutte le categorie ci sono persone corrette e non. Chi mi conosce sa che faccio gli interessi della società e non scendo a patti con gli agenti, prendete quello di Yilmaz, non ho più trattato per il giocatore perché l’agente non si comportò correttamente. L’agente nasce come supporto al giocatore in merito alle norme giuridice durante la stesura del contratto, dopo 15 -20 anni si è trasformato in imprenditore. Non a caso i giocatorisi sono spesso di proprietà dei fondi, come succede in Brasile e Argentina e ciò vìola i diritti base anche dell’uomo. Ho proposto di togliere la privativa industriale nelle man del singolo, per depotenziare il ruolo di certi agenti che addirittura firmano i contratti a nome del calciatore stesso, che diventa vittima del procuratore che li utilizza solo per trarre vantaggi economici”.
L’arrivo di Thohir all’Inter è una cosa positiva o negativa? “Economicamente è una cosa positiva perché investe grandi capitali, ma sotto l’aspetto romantico del calcio italiano, perdiamo Moratti che è un grande dirigente e gran signore, il calcio ha bisogno di denaro ma anche di valori come i suoi. Non so se resterà nella società, ma non credo”.
La Lazio è Klose dipendente? “No”.
Petkovic sarà l’allenatore della Lazio anche il prossimo anno? “Si, chi l’ha messo in discussione?”
Hernanes è in crisi, andrà via? “Non mi risulta che sia in crisi, non ha il contratto in scadenza”.
Rapporto coi tifosi è sempre difficile, nell’ultima partita Marchetti ha chiesto scusa ai tifosi è una cosa positiva o negativa? “Non ho visto la scena, in questo momento difficile è bene che tutte le forze convergano per il fine comune di raggiungere obbetitivi prefissati. La tifoserira conta, è il 12 uomo in campo, il gesto di Marchetti è compositivo”.
Sul mercato di gennaio, quanti colpi farà la Lazio? “Tutto il necessario per accrescere le potenzialità della squadra”.
Dopo la campagna acquisti estiva, ha fatto pressione su Petkovic per vedere in campo i giovani acquistati? “No, sono soddisfatto dei nuovi giocatori, come Perea, Anderson e Biglia, manca solo Vinicius a dimostrare le sue buone qualità”.
Parlando di classifica, sarebbe soddisfatto se la Lazio arrivasse a che punto? “Non faccio il mago, non faccio pronostici. Sarò soddisfatto quando raggiungeremo un traguardo importante”.
Perché non ha lo sponsor sulla maglia? A quanto la vende sul mercato? “Se la devo svendere preferisco non venderla affatto, ma preferisco usarla per fini benefici. Il valore è inferiore a quello della Roma, ma non è nemmeno quello proposto dal mercato. A 4,5 milioni la venderei, non a due”.
“La S.S. Lazio, nel 34° anniversario della scomparsa, ricorda Vincenzo Paparelli, scomparso tragicamente il 28 ottobre del 1979 durante un derby. La S.S. Lazio rinnova a Gabriele Paparelli e alla sua famiglia il proprio cordoglio“. Con questo comunicato, la società biancoceleste ha voluto rendere omaggio alla memoria di Vincenzo Paparelli. Trentaquattro lunghi anni sono trascorsi da quel giorno maledetto, in cui la morte entrò in uno stadio di calcio. Un dolore immenso, per la famiglia, per il popolo laziale e per tutto il mondo dello sport. Eppure, a distanza di tutti questi anni, ancora spuntano scritte becere, una triste consuetudine che si ripete con macabra continuità: “Direi di non dare tanta importanza a queste persone, non se la meritano“, è il pensiero di Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Sport. Ieri sera era presente all’Olimpico, commosso dal tributo che la Nord ha reso a suo padre: “Ieri ero sotto lo striscione in Curva, c’è stata un’ondata d’amore clamorosa. Voglio ringraziare tutta la Nord, i ragazzi sono fantastici“.
La partita contro il Cagliari ha portato 3 punti ma tolto due giocatori. Si apprende da poco che Novaretti e Biglia faranno parte nella solita lista degli infortunati. Per il difensore ha accusato un problema muscolare al flessore della coscia destra, mentre per l’argentino si teme una lesione muscolare al polpaccio.Dias invece assente da qualche partita è alle prese con un’infiammazione al ginocchio. Rientra invece in gruppo Konko.Lavoro differenziato invece per Vinicius e domani Crecco effettuerà oggi una risonanza magnetica per un problema fisico.
Lalaziosiamonoi
La Lazio vince 2 a 0 contro il Cagliari nel posticipo della 9^ giornata di Serie A. Nel primo tempo va in scena uno scialbo 0 a 0 con pochissime occasioni da ambo le parti. Nella ripesa il neo entrato Miroslav Klose cambia il match. Il tedesco prima firma l’uno a zero e poi si procura il rigore calciato e realizzato da Antonio Candreva.
Una piccola parte della tifoseria laziale, si è riunita fuori lo stadio con lo striscione “Noi meritiamo rispetto…fuori le palle!”accompagnato dal coro “tirate fuori le palle. Che la pazienza è finita si sentiva già nell’aria dalle prime giornate di campionato. La squadra di Petkovic deve e ribadiamo DEVE trovare il modo di riportare il clima di festa che ormai manca dalla partita di supercoppa contro la Juventus. C’è chi ancora festeggia il 26 Maggio ma la triste realtà lo dimostra questo video di lalaziosiamonoi.
Al termine della sfida tra PARMA e MILAN vinta dai padroni di casa per 3 a 2, il tecnico dei rossoneri è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium per commentare la partita: “Ci sono ancora tanti punti a disposizione, ora abbiamo due partite non semplici in casa, ci aspettano la LAZIO e la FIORENTINA
Per quelli della mia generazione che giocano negli anni Settanta a calcio seriamente o anche solo per diletto in difesa, Pino Wilson è un punto di riferimento.
Sono 23 i convocati per la sfida di domani dal mr Petkovic. Stando ai media, Vlado ha delle new entry nella lista tra cui Elez e Tounkara reduce dalla tripletta segnata oggi con la primavera.
I moduli provati sono 2, il 4-3-3 usato nelle ultime partite ed il 4-3-1-2 anche se con molta probabilità vedremo il primo citato.
Settembre 1984, mentre la Lazio sta per iniziare una stagione che la porterà nuovamente in Serie B, su un campetto polveroso di Cinecittà, in uno dei tanti quartieri popolari di Roma, un ragazzo di otto anni e mezzo comincia a tirare i primi calci ad un pallone.