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Perea non pensa al goal :” Purtroppo abbiamo perso “

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PEREALa Lazio esce con le ossa rotte dalla trasferta orobica. Poche le note liete per una gara che avrebbe dovuto rilanciare la formazione di Petkovic e che invece conferma le lacune di una squadra che dimostra di non avere ancora un’identità.



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Lotito va a vedere la Salernitana

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LOTITOLOTITO lontano dalla LAZIO, prima volta da quando è presidente. Come mette in evidenza Il Tempo (G.Cherubini), il patron biancoceleste non ha seguito la squadra a Bergamo ma è all’Arechi per il match tra SALERNITANA e VIAREGGIO.



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L’Atalanta festeggia gli anni e la Lazio fa la parte della torta

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Immagine“Dobbiamo sfatare il tabù trasferta”aveva tuonato Petkovic; sarà per la prossima volta. I biancocelesti escono sconfitti dall’Atleti Azzurri d’Italia, Cigarini e Denis castigano una Lazio spaesata, vittima di un male che la attanaglia ormai da troppo tempo.



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Stasera l’ultima partita di Alessandro Nesta che lascia il calcio

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NESTAStasera non sarà una sera come tutte le altre: nella lontana Montreal l’ex indimenticato Alessandro Nesta dirà stop alla sua lunghissima e pluridecorata carriera.



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Lotito manda minacce a Salerno :” Chi sbaglia gli taglio la testa, come ho fatto alla Lazio “

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lotito tareAltro sfogo del presidente della Salernitana Claudio Lotito alla vigilia del match di domenica contro il Viareggio.



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Floccari rende omaggio a Bergamo :” Un ambiente che ti esalta “

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FLOCCARIL’attesa sta per terminare, domani alle 12.30 riparte il campionato dei biancocelesti. Intervistato dall’ Eco di BegamoSergio Floccari ha parlato dell’incontro tra Atalanta e Lazio. L’attaccante di Vibo Valentia è infatti un ex della sfida, ha giocato due stagioni in maglia nerazzurra, totalizzando 67 presenze e realizzando 20 gol. Domani però sarà la sua ex squadra la preda a cui segnare: “A Bergamo vedrete una Lazio in campo per giocare la sua partita. Ci proviamo sempre, contro qualsiasi avversaria. Lo vuole l’allenatore, è una filosofia di calcio. E adesso abbiamo anche bisogno di recuperare punti”, ha dichiarato  il numero 99 ai microfoni dell’Eco di Bergamo.



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Notizie dall’infermeria

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Corrieredellosport.it

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Il dottor Salvatori,intervenuto alla radio laziale, ha riassunto rapidamente le condizioni degli infortunati in casa Lazio. Ledesma è guarito dalla febbre e potrebbe partire titolare nella partita di domenica. Per Vinicius è stata confermata la lesione di primo grado ai flessori della coscia sinistra e dovrà fare terapie e riposarsi per 15-20 giorni.Dias ha fatto un ottimo lavoro ed è rientrato nella norma, mentre Stefan Radu sta svolgendo un ottimo lavoro, è in anticipo rispetto ai tempi di recupero previsti . Potrebbe essere convocabile per la partita contro i ciprioti dell’Apollon Limassol. Per Konko e Biava specialmente, tempi più lunghi. Le buone notizie giungono anche dal fronte Pereirinha: “Bruno dal punto di vista medico è guarito, sta all’allenatore ora decidere se convocarlo o meno. I rientranti dalle nazionali Biglia e Gonzalez li abbiamo visitati ieri, stanno benissimo. Nulla da segnalare sul loro conto.”
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La promessa di Almeyda :” Tornerò per vincere uno Scudetto “

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ALMEYDALegionario, grinta e carisma, colonna portante della Lazio piglia tutto.Matias Almeyda la maglia biancoceleste se l’è cucita nel cuore.



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I desideri di Candreva :” A Giugno la Champions con la Lazio e i Mondiali “

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CANDREVA 2Antivigilia del lunch match in programma a Bergamo. La Lazio conta di riprendere il cammino dopo i due pareggi contro Sassuolo e Fiorentina. Troppo importanti i tre punti, davanti il gruppo di testa corre a ritmi forsennati. Intercettato dai microfoni di LazioStyle Radio 100.7,Antonio Candreva ha parlato del momento suo e della squadra, rispondendo anche alle domande di alcuni tifosi.



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“La gente non deve rompere i cogl***i”

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Un Lotito innervosito dalle chiacchiere, un bue che dice cornuto all’asino. Le perle del Presidente non mancano mai. Intervenuto telefonicamente in una tv salernitana, prende di mira tutti dicendo anche al conduttore che non capisce nulla. Ma la frase più eclatante è “la gente non deve rompere i coglioni”. Minaccia di rivoluzionare tutta la squadra salernitana il padron biancoceleste si lamenta che ogni giorno ne esce una. Dice anche che gli accanimenti su di lui sono alimentati dai media. A noi non resta che collezionare le “perle” della persona che dovrebbe rappresentare la nostra società. Detto tra noi “un’altra brutta figura” nel mondo sportivo. VIDEO: href=”http://video.gazzetta.it/lotito-show-tv-salerno/6f907ffc-374e-11e3-8042-3b7f4f19d675″ title=”Clicca per il video” target=”_blank”>.



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Il futuro di Hernanes legato da un posto in Champions.

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HERNANES
Nell’edizione odierna del corriere dello sport, si può trovare la notizia riguardante il rinnovo di Hernanes. Questo dubbio sul suo futuro è stato già trattato in precedenza quando Lotito disse di voler chiudere al più presto (verso Dicembre) il rinnovo del giocatore brasiliano. Stando a quanto riportato, Il Profeta vorrebbe un ingaggio superiore a quello attuale ma allo stesso tempo non sono i soldi ad influire sulla sua permanenza a Roma. Come già dichiarato lui deciderà dopo il mondiale e mettendosi d’accordo con il suo agente, vorrebbe giocare la Champions Legue per migliorarsi calcisticamente. Sembrerebbe dunque che il fantasista biancoceleste ha bisogno di terminare il campionato con ottimi risultati per poi giocare il prossimo anno con i “big” europei. Ipotizzando che la Lazio non riuscirà a conquistare quel posto tanto sognato dal giocatore, si aprirebbe uno scenario inglese per lui dove già ci sono club inglesi alla finestra. Pronte le parole di Tare per tranquillizzare i tifosi: «Per noi è fondamentale garantire a Hernanes una squadra importante. Nella vita non si sa mai, può succedere di tutto, anche che un giorno possa andare da un’altra parte. Ma questo giorno è ancora lontano». Ma le parole stanno a zero quando i fatti sono esposti in bella vista.



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C’è una querelle legale per l’uso dell’aquila stilizzata

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FIORINILa maglia con l’aquila stilizzata, l’esultanza di Giuliano Fiorini in quel famoso Lazio-Vicenza, entrata a far parte della storia biancoceleste, un salto indietro nel tempo di circa 30 anni. Non è un mistero che i tifosi biancocelesti siano rimasti legati alla storica “maglia del -9” tanto da votarla, poco tempo fa, come la più bella di tutti i tempi.



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Un anno da sogno per Senad Lulic :” La qualificazione ai Mondiali come il 26 Maggio “

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LULIC Senad LULIC, dopo aver conquistato la qualificazione ai Mondiali con la sua Bosnia, ha parlato oggi ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7.

Ecco le sue parole:

Il 2013 l’anno più bello della tua vita? Si quest’anno spero che continuiamo così è stato un anno incredibile. Ho vinto Coppa Italia, vado al Mondiale con la Bosnia ed è nata mia figlia. E’ stato un anno perfetto.



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Lazio club Grecia :” Da 10 anni un solo ideale “

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Lazio, la prima squadra della Capitale. I colori biancocelesti non si riducono solo ad una realtà cittadina in cui onorano la storia che rappresentano. Sono una realtà italiana, mondiale.



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Le difficoltà di Biglia :” La Serie A è difficile “

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Emozioni a non finire e ben cinque gol nel match che ha visto fronteggiarsi l’Argentina e l’Uruguay.



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Garcia sulla Lazio :” Non si pronuncia mai quel nome “

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GARCIA

L’allenatore della Roma Rudi Garcia è stato ospite della trasmissione francese “Le Club du dimanche”, in onda su beIN Sport domenica scorsa.



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Il portiere poeta, Giuliano Terraneo

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TERRANEOGiuliano Terraneo, nato a Briosco (in provincia di Monza) il 16 ottobre del 1953, è il classico esempio di giocatore-meteora che però ha lasciato un segno profondo nell’unico anno in cui ha indossato la maglia della Lazio. Così come ha lasciato il segno quell’anno in cui ha indossato i panni del Direttore Sportivo, in coppia con quell’altro personaggio straordinario che risponde al nome di Julio Velasco.



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Gabriella Grassi, la presidentessa

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GRASSIE’ senza ombra di dubbio la donna più importante della storia della Lazio, l’unica che in 110 anni di vita della società è stata in alcuni frangenti anche più importante e decisiva di un fuoriclasse o di un presidente. Per darvi un’idea di chi è Gabriella Grassi, vi ripropongo questo articolo scritto da Giuseppe Toti per “Il Corriere della Sera” del 10 settembre del 1998, da titolo: “Lazio salvata da Salas e dalla segretaria”.



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La coscienza della Lazio : Antonio Sbardella

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1312875242SbardellaCi sono volte in cui le dita scivolano veloci sulla tastiera, in cui scrivi di getto, senza fermarti a rileggere quello che hai scritto e tantomeno a pensare.



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I paragoni azzardati di Tare :” Perea è come Cavani “

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Lazio-Napoli serie A

In una lunghissima intervista rilasciata in esclusiva al Corriere dello Sport, il ds Igli Tare ha voluto raccontare tutto, o quasi, della Lazio. Le scelte compiute in passato, i piani per questa stagione e per quelle a venire, le aspettative della gente, il tutto esposto con estrema chiarezza, perché i tifosi biancocelesti possano capire – e soprattutto apprezzare – gli sforzi compiuti dalla società in questi anni.



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Laziali dall’Australia :” A Melbourne con la Lazio nel cuore “

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LAZIO AUSTRALIA

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei Club sparsi per il mondo. Questa volta la voglia di Lazio arriva anche oltreoceano. Il tifo, l’appartenenza ad una maglia, non si cancella. Tante persone se ne vanno per cercare lavoro, tanti giovani si ritrovano a migliaia di chilometri di distanza uniti sotto la passione per la prima squadra della Capitale.



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Torna Klose, si ferma Ledesma

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Esultanza sotto la Nord

Esultanza sotto la Nord
Esultanza sotto la Nord

Notizia flash da calciomercato.com. Miro Klose è tornato ad allenarsi con il resto del gruppo dopo aver passato una settimana a fare lavoro differenziato. Dopo l’intervento e quest’ultimi giorni per riabilitare il piede operato, il tedesco punta alla partita contro l’Atalanta nella quale potrebbe giocare uno straccio di partita o addirittura partire da titolare per poi essere sostituito nel corso del match. Da sottolineare anche l’assenza negli allenamenti di ieri ed oggi di Ledesma, febbricitante e di conseguenza tenuto a riposo per cercare di non perdere il posto da titolare per Domenica alle 12.30.



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Il primo presidente della nostra storia : Fortunato Ballerini

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Squadra della S.S. Lazio durante la stagione sportiva del 1902
Squadra della S.S. Lazio durante la stagione sportiva del 1902

Fortunato Ballerini è stato il primo presidente della Lazio. Nato a Sant’Angelo il 16 ottobre del 1852, detiene ancora oggi il record di presidente più longevo della sezione calcio, che guidò dal 1904 al 1924. L’ingresso di Ballerini nella Lazio ha a dir poco del leggendario. Non era né un atleta né uno dei soci fondatori.



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Laziale = razzista ! Un luogo comune diventato condanna

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curva nord“Penso che il problema della Lazio, al momento, sia che in Europa si è fatta una reputazione di società che viene associata alla destra. Ci sono stati dei precedenti, come Di Canio ecc. Penso che questa opinione sia presente a prescindere nella mente della gente, qualcosa che è associato al club, che sia una supposizione giusta oppure no” le parole  pronunciate da Piara POWAR, Direttore Esecutivo di FARE (Football against Racism in Europe) Network, hanno confermato l’idea che si è fatta strada nei pensieri dei sostenitori della Lazio, quella di avere sulla testa una spada di Damocle sempre pronta a colpire.



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Cambio di modulo alle porte?

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L’assenza di gol in fase offensiva, le poche occasioni davanti al portiere avversario, la palla che non arriva mai all’attaccante ed una difesa che fa acqua nei contropiedi. Un mix di fattori negativi che sta frenando la Lazio nel modulo fino ad ora usato in campionato nel 4-1-4-1. Ma a Formello c’è aria di cambiamento. Il corriere dello sport nell’edizione odierna, riporta come il tecnico biancoceleste stia cercando di cambiare le cose. La prova in Turchia e la conferma contro la Fiorentina del 4-3-3 hanno acceso una lampadina a Vlado ma ora bisogna decidere se avere un attacco leggero (Lulic-Candreva a rimorchio di Klose) o disporrere un artiglieria pesante (Perea-FLoccari-Klose). Al centrocampo si può variare con Hernanes titolare e pian piano provare ad affiancare nel reparto altri suoi “colleghi”. Con la rosa che pian piano torna dai vari infortuni le scelte sono ampie. L’idea è buona ma bisogna anche dare un occhiata al reparto difensivo il quale ha subito 10 gol solo in campionato.

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Lulic va ai Mondiali

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LULICUltima tornata di Nazionali, poi tutti ritorneranno ai rispettivi club. Il primo a scendere in campo dei biancoceleste è stato il Profeta Hernanes con il suo Brasile. Sfida amichevole contro lo Zambia, giocata a Pechino e vinta 2 – 0 per i verdeoro. Tutto si è risolto nel secondo tempo, con i gol di Oscar e Dedè al 59′ e al 66′. Per il centrocampista laziale ancora panchina, per poi entrare alla mezz’ora sostituendo il compagno Paulinho. Niente da fare ancora per un posto da titolare, il numero 8 dovrà impegnarsi ancora di più. Il banco di prova? Ovviamente la Lazio, che aspetta le sue giocate per puntare ancora in alto.



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Cataldi sogna il ritorno :” In pianta stabile alla Lazio “

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CATALDI E’ stato il protagonista assoluto dell’ultimo scudetto Primavera biancoceleste, con una doppietta nel 3-0 in finale contro l’Atalanta. Il suo debutto tra i professionisti è arrivato da qualche settimana con il prestito al Crotone, con cui Danilo Cataldi sta vivendo un avvio di stagione nei piani nobili della classifica del campionato cadetto: “Siamo quarti, tanta roba! – ha esordito raggiante il centrocampista, intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 . 



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Lotito sbrocca a Salerno :” Vi mando a pascolare “

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lotito tareIl Lotito furioso. No, non è né un un’opera né una nuova commedia teatrale. Ma il presidente Claudio Lotito usa parole forti durante la trasmissione Goal su Goal di LiraTV. Si parla della Salernitana, dei giornalisti e dei calciatori che mettono poco impegno in campo. 



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Quando la Lazio mandò la roma in B

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1381825268Lazio 1950-51Nel 1950 nasce il mondiale di Formula Uno, viene ucciso il bandito Salvatore Giuliano, Charles Schulz crea il personaggio di Charlie Brown, esce nelle sale cinematografiche “Cenerentola” che salva la fallimento la Disney e Papa Pio XII inaugura il primo novembre l’Anno Santo… Ma se facendo una ricerca su Google si digita 1950, al secondo posto dopo il riassunto degli avvenimenti mondiali più importanti di quell’anno, c’è:ASSOCIAZIONE SPORTIVA ROMA 1950-1951 e il primo capoverso recita così: “La Stagione 1950/51 fu certamente la peggiore della storia giallorossa, poiché decretò la prima, ed unica, retrocessione in serie B del club capitolino”. E a dare una spinta decisiva verso il baratro alla Roma, precipitata in Serie B per un solo punto, fu proprio la Lazio, vincendo di misura entrambi i derby. Il primo, proprio il 15 ottobre del 1950…

La Roma che meno di due lustri prima aveva conquistato lo scudetto, è solo un lontano ricordo, mentre la Lazio di Hofling, Flamini, Puccinelli e dei tre fratelli Sentimenti, è una realtà. E’ reduce da un quarto posto alle spalle di Juventus, Milan e Inter, che all’epoca significa aver vinto il campionato delle squadre “normali”, perché dopo la tragedia di Superga che ha spazzato via il“Grande Torino”, forse la squadra italiana più forte di tutti i tempi, tranne il Bologna nessuno può competere con lo strapotere delle tre grandi del Nord. La Lazio parte per recitare un ruolo da protagonista, la Roma nonostante la presenza di Tontodonati e Amos Cardarelli è una squadra destinata a soffrire. E in quella squadra, quasi sempre con il numero 8 e a volte con il 4 sulle spalle e con la fascia di capitano al braccio, gioca un centrocampista “sapiente”, che risponde al nome di Tommaso Maestrelli.

Proprio il 15 ottobre, va in scena il primo derby. E’ solo la sesta giornata, la Roma non è partita benissimo, mentre la Lazio è reduce da tre vittorie consecutive contro Pro Patria, Torino e Udinese. Testaccio, come lo scudetto romanista, è oramai solo un ricordo: si gioca al Flaminio, che all’epoca era stato appena ribattezzato “Stadio Torino”, in memoria della squadra granata scomparsa un anno prima nella tragedia di Superga. La Roma è padrona di casa e tra i 32.000 tifosi che riempiono fino all’inverosimile lo stadio quelli laziali sono una minoranza, ma alla fine sono loro a festeggiare. Il derby iniziale in un inusuale clima alla “volemose bene”, con voli di colombi bianchi con legati alle zampi dei nastri con i colori delle due squadre. Un volo di pace che fa da preludio ad una partita brutta, neanche troppo nervosa e con pochissime occasioni da gol. Quando oramai tutti sono rassegnati al pareggio, arriva il colpo di scena che decide quel derby e che segna il corso della stagione di entrambe le squadre. A poco più di 10 minuti dal termine, “El flaco” Flamini raccoglie una rimessa laterale di Puccinelli e vola verso la porta romanista: Tessari esce costringendo Flamini ad allargarsi e mentre tutti aspettando un cross del fantasista sudamericano per Puccinelli, “El flaco” tira fuori dal cilindro uno dei suoi colpi e pennella un pallone angolatissimo che si infila nell’unico spazio libero e finisce la sua corsa scuotendo la rete. Finisce 1-0, con la Roma ancora sconfitta e a digiuno di vittorie nel derby dal 1947, dal primo campionato del dopo-guerra.

Al ritorno, il 25 febbraio del 1951, la Roma si trova in una posizione di classifica preoccupante e ha la necessità assoluta di conquistare almeno un punto nel derby per non precipitare. In settimana in città si parla di colloqui fitti tra i dirigenti delle due società e a sorpresa la Lazio decide di non promettere ai giocatori nessun premio partita in caso di vittoria contro la Roma. Un fatto insolito all’epoca, visto che in quel periodo erano proprio i premi a vincere la parte più cospicua dei guadagni dei calciatori. Qualcuno comincia ad ipotizzare una sorta di combine, ma ha fatto male i conti con la famiglia Sentimenti. Soprattutto con Vittorio, il più grande dei tre fratelli, che sugli almanacchi è ricordato come Sentimenti III, ma a Roma è noto come “Ciccio il Bersagliere” per il suo coraggio e il suo grande attaccamento alla maglia. A legarlo in modo viscerale alla Lazio è un episodio molto particolare. Nell’estate del 1949, Vittorio si deve operare e la moglie non riesce a dividersi tra l’assistenza al marito e quella alla figlioletta Silvana. A liberare da qualsiasi impaccio la signora Sentimenti, ci pensano i soci della Lazio, che durante tutta la degenza di Vittorio a turno ospitano a casa loro Silvana, facendo anche da baby-sitter. Un episodio che tocca il cuore di “Ciccio il bersagliere”, che quando torna in campo moltiplica le forze per ripagare l’ambiente laziale di tanto affetto. Il 10 settembre del 1950, nella partita d’esordio di questa stagione, la Lazio affronta a Roma l’Inter. Alla fine del primo tempo, i nerazzurri vincono per 3-0, in uno stadio Torino stracolmo e ammutolito. Vittorio entra negli spogliatoi come una furia, urla e strattona i compagni di squadra per scuoterli e spingerli a reagire: lui, uomo orgoglioso, non ci sta a rimediare una simile figura proprio nella prima partita di campionato e per giunta davanti agli occhi dei suoi tifosi che, dopo il quarto posto dell’anno prima, si aspettano dalla squadra un salto di qualità. Stretto un vero e proprio patto d’acciaio con i compagni, “Ciccio il bersagliere” li guida la riscossa, ma a venti minuti dal termine l’Inter vince ancora 3-0. A quel punto, decide di diventare protagonista assoluto: serve a Puccinelli il pallone dell’1-3 e dopo una decina di minuti realizza da attaccante di razza qual è il gol del 2-3. Quando a tre minuti dal termine Puccinelli segna il gol del 3-3, i tifosi laziali non credono ai loro occhi. Ma Vittorio non è appagato, vuole a tutti i costi la vittoria. Urla, si sbraccia, invita la squadra ad andare ancora all’assalto e nell’ultima azione della partita ruba palla, si fionda verso la porta avversaria e con un gran tiro manda il pallone sotto la traversa: 4-3. L’arbitro Galeati, però, annulla, sostenendo di aver fischiato la fine della partita proprio mentre il pallone calciato da Vittorio finiva in rete. Le proteste di tutta la squadra non fanno cambiare idea al direttore di gara bolognese, finisce 3-3 con la Lazio che esce tra gli applausi.

Vittorio, quindi, affronta il derby con l’animo di sempre e dopo neanche due minuti manda in frantumi i piani di una Roma scesa in campo piena di difensori per difendere lo 0-0. Palla in area, Maestrelli allontana, ma Sentimenti III si trova sulla traiettoria e di prima intenzione tira in porta con Risorti che vede il pallone solo quando scuote la rete. Quello di “Ciccio il bersagliere” è il gol più veloce nella storia del derby, record eguagliato 58 anni da Goran Pandev nel derby dell’11 aprile 2009 vinto 4-2.

“Ciccio il bersagliere” segna, Lucidio Sentimenti IV, detto “Cochi”, tira già la saracinesca parando tutto e Primo Sentimenti (che in realtà è il quinto della stirpe…) detto “Pagaia”, prende in mano la difesa e toglie ogni speranza ai giocatori della Roma. La Lazio vola sul 2-0 poco dopo la mezz’ora grazie a Cecconi e sugli spalti gli animi si accendono. I voli di colombe bianche dell’andata sono solo un lontano ricordo e in tribuna volano schiaffi e pugni un po’ in tutti i settori, perché i tifosi sono mischiati. Il gol segnato all’inizio del secondo tempo dell’ex laziale Bacci su assist di Maestrelli riaccende le speranze della Roma, ma ci pensa “Cochi” a conservare la vittoria che lancia definitivamente la Lazio verso la vetta e fa sprofondare la Roma in fondo alla classifica.

Incassata la seconda sconfitta stagionale nella stracittadina e con lo spettro della Serie B davanti agli occhi, dopo gli scontri sugli spalti i tifosi della Roma a fine partita se la prendono con i giocatori della Lazio, rei secondo loro di essersi impegnati troppo. Soprattutto con i fratelli Sentimenti. “Ciccio il bersagliere”, autore del gol che ha condannato la Roma, è costretto a tornare a casa addirittura scortato dai Carabinieri e in città monta la rabbia per l’imminente retrocessione, al punto che l’editoriale del martedì firmato con lo pseudonimo “L’informatore”, dal titolo “Non incolpiamo la Lazio per avercela messa tutta”, recita così:

“Almeno la maggior parte dei tifosi giallorossi segnerà sul taccuino nero questa data del 25 febbraio del 1951 e si legherà al dito la ‘mascalzonata’ dei cugini biancoazzurri per saperne tirare fuori in cento altre occasioni in futuro ‘odio tifoideo’ contro la Lazio e alcuni suoi esponenti, i più ricercati dei quali non abbiamo dubbio siano i fratelli Lucidio, Vittorio e Primo Sentimenti. A noi sembra, però, che anche se è vero che i Sentimenti e anche qualche altro atleta ce l’abbiano messa tutta, come vanno accusando molti tifosi scalmanati e alcuni dirigenti giallorossi, essi abbiano compiuto solo il loro dovere. Prendersela quindi con i fratelli Sentimenti per il loro impegno ci sembra insensato: si tratta di atleti che per tradizione dinastica da due o tre lustri girovagano per i campi d’Italia e ogni domenica ce la mettono tutta, sia che giochino contro la Roma che contro una squadretta di prima divisione nell’allenamento del giovedì. I romanisti (dirigenti, tecnici, giocatori e sostenitori) non debbono ricercare nell’impegno degli avversari le cause della sconfitta. Debbono invece mostrarsi capaci di analizzare la gara per trarre il dovuto insegnamento dalla sconfitta di domenica, altrimenti…”.

Quella sconfitta, invece di insegnare qualcosa alla Roma spinge definitivamente la squadra di Tommaso Maestrelli verso il baratro. La Roma non si riprende più da quella mazzata e alla fine della stagione arriva la retrocessione in Serie B. La prima nella storia per una squadra romana e per un solo punto, a dimostrazione lampante di quanto furono pesanti e decisive quelle due sconfitte nei derby.

STEFANO GRECO



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Debutto da titolare in U21 per Rozzi

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ROZZITorna in campo la Nazionale Under 21 in quello che può essere considerato il big match del girone contro il Belgio che, a Rieti, aveva strapazzato i ragazzi di Luigi Di Biagio.



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