Pensavo di svegliarmi all’indomani del derby della capitale n.139 più leggero, più sereno e frivolo, ma non è stato così. Certo la sensazione che ha lasciato la sconfitta di domenica non è quella del pugile suonato e neanche della tragedia irrimediabile, quella l’hanno provata loro il 26 Maggio, ma un po’ di stordimento l’ha provocato.
Lotito, ma non avevi speso 28 milioni? “Sono stati acquistati a titolo definitivo diritti alle prestazioni sportive di sette giocatori (Berisha, Elez, Novaretti, Vinicius, Biglia, Felipe Anderson e Perea, ndr) per un costo, compreso di oneri accessori, di euro 18,88 milioni, Iva esclusa”, recita il progetto di esercizio, separato e consolidato al 30 giugno 2013, approvato l’altro ieri.
“Io parlo di calcio, voi di pallone”. E’ una delle frasi tormentone di Lotito, forse la più gettonata in questi nove anni di presidenza, insieme a quella della leggenda dei“tre parametri” necessari per essere accolto nella famiglia Lazio. Che non sono potenzialità “le atletico-agonistiche, la compatibilità economico-finanziaria e la moralità”, come racconta il gestore amatriciano, ma“la scarsa personalità che porta a non contestare mai l’operato del padrone, l’arrivare a parametro zero o quasi e l’accettare l’ingaggio deciso da Lotito”…
Ieri Balzaretti, oggi De Rossi: i protagonisti della vittoria di ieri, nonostante un successo che in troppi si sono sbrigati a definire una rivincita, sanno che il 26 maggio non potrà mai essere cancellato.
La Roma vince il derby regalando ai tifosi romanisti una piccola soddisfazione, quella di battere la squadra che, circa 4 mesi fa, leaveva alzato il trofeo davanti agli occhi.
La vita è fatta di vittorie e di sconfitte… più o meno scritte. E come era nell’aria, considerata quasi scontata quella della Roma il 26 maggio, in un certo senso lo era anche quella della Lazio di oggi, annunciata in tutti i modi anche fuori dal terreno di gioco.
Ci sono momenti in cui, come si dice a Roma, “le chiacchiere stanno a zero”, nel senso che sono talmente inutile che il vento non si prende neanche la briga di portarsele via, perché si dissolvono da sole.
Scatta il giorno X, il derby capitolino partirà alle 15 di quest’oggi. Il Corriere dello sport mette in prima pagina testuali parole:“C’è Roma-Lazio Subito rivincita”. La maggior parte del popolo laziale non vive questa partita come un re-match del 26 Maggio ma c’è chi la pensa al contrario. Sarà una partita piena di emozioni, con giocatori che vogliono influire contro l’avversario dopo la finale di coppa italia (nel caso della Lazio) e una voglia di uscire fuori dal tabù e dagli sfottò (nel caso della Roma). Rivincita o non rivincita poco importa, la formazione biancoceleste deve riuscire a portare a casa i 3 punti per diversi ovvi motivi: battere la Roma nel derby più seguito in Europa, portare a casa i 3 punti per dare un senso a quest’inizio di campionato pieno di alti e bassi,confermarsi la squadra più forte a Roma in questi ultimi anni.
Andando a dare uno sguardo alle formazioni diramati sui vari siti internet, possiamo notare che in panchina è presente il neo acquisto Felipe Anderson,nonchè la scommessa di questo calciomercato. Sarebbe controproducente inserirlo nella partita di oggi in quanto il derby capitolino è un mondo molto diverso alle solite partite di campionato specialmente in italia?.Ricordiamo anche che il brasiliano sta lentamente tornando a pieni ritmi dall’infortunio che lo persegiutava da mesi.
La difesa sarà quella scesa in campo nella prima partita di Europa Legue giocatasi Giovedi scorso.
LAZIO (4-1-4-1): 22 Marchetti, 39 Cavanda, 2 Ciani, 27 Cana, 29 Konko; 24 Ledesma; 87 Candreva, 15 Gonzalez, 8 Hernanes, 19 Lulic; 11 Klose. A disp. 1 Berisha, 95 Strakosha, 3 Dias, 28 Vinicius, 4 Crecco, 7 Anderson, 10 Ederson, 23 Onazi, 14 Keita, 34 Perea, 99 Floccari. All.: Petkovic. Squalificati: Mauri. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Biava, Biglia, Novaretti, Pereirinha Radu.
Uno sguardo anche alla formazione giallorossa
FORMAZIONI – Nella Roma Garcia sceglie Ljajic in attacco insieme a Florenzi e Totti, nella Lazio emergenza in difesa per Petkovic. Davanti Klose unica punta con Candreva e Lulic esterni.
ROMA (4-3-3): 26 De Sanctis, 13 Maicon, 17 Benatia, 5 Castan, 42 Balzaretti, 15 Pjanic, 16 De Rossi, 6 Strootman, 24 Florenzi, 10 Totti, 8 Ljajic. A disp. 28 Skorupski, 3 Dodò, 29 Burdisso, 33 Jedvaj, 35 Torosidis, 46 Romagnoli, 7 Marquinho, 11 Taddei, 18 Caprari, 94 Ricci, 27 Gervinho, 88 Borriello. All.: Garcia. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Lobont, Bradley, Destro.
Come già scritto negli articoli passati il direttore di gara sarà l’ormai esperto di derby capitolini Gianluca Rocchi di Firenze.
-honil888-
Questo articolo è dedicato alla nuova generazione di tifosi Laziali, perchè la storia, quella reale e documentata, è la miglior risposta possibile alle falsità revisioniste elaborate dai tifosi dell’as roma.
Chiedo aiuto a tutti gli amici romanisti, seriamente. ma solo a loro, grazie.
C’è qualcuno in grado di spiegarmi su cosa dovrebbe essere basato il mio presunto complesso di inferiorità di cui parlate sempre?
Vi conosciamo bene, quindi sapevamo benissimo che ci avreste provato in tutti i modi a sminuire la portata del verdetto del 26 maggio, che con l’aiuto di una comunicazione da sempre compiacente se non addirittura prona avreste spinto per voltare pagina, che ci avreste quasi deriso (morendo dentro) ogni volta che vi avremmo sbattuto in faccia quel risultato e quella coppa.
Non smetterò mai di ringraziare mio padre, il destino ed il mitico Generale Vaccaro, che mi hanno permesso di avere l’onore, perché di onore si tratta, di diventare un tifoso della Lazio.
Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik –intervenuto in Esclusiva sulle frequenze di Radiosei – è tornato a parlare di derby. Il disappunto per il divieto (per motivi di sicurezza) imposto alla coreografia pensata dai tifosi biancocelesti per celebrare a dovere la vittoria del 26 maggio, pare non aver bloccato l’inventiva dei tifosi, pronti a stupire tutti con una nuova idea.
Era dato tra i partenti nell’ultima sessione di mercato sin dall’inizio dell’estate. Alla fine Albano Bizzarri ha lasciato la Lazio soltanto il 2 settembre, a poche ore dalla chiusura delle trattative.
A due giorni dal Derby della Capitale, ha parlato in esclusiva a Calcionews24.com Igli Tare. Il Ds biancoceleste, soddisfatto della vittoria di ieri contro il Legia Versavia, si è soffermato in particolare sulla stracittadina di domenica.
Direttore, la Lazio ha centrato la vittoria contro un avversario ostico come il Legia Varsavia nonostante l’utilizzo di numerose ‘seconde linee’. Un segnale importante in vista del derby? “In questa squadra non esistono seconde linee, ci sono tutti titolari. Quando vuoi fare una strada lunga devi avere una squadra competitiva, perciò sono tutti titolari, poi sceglie l’allenatore chi far giocare. La vittoria è importante perché era necessario partire bene anche con un avversario tosto come il Legia che ha corso tanto ieri. La squadra ha dimostrato capacità e maturità”.
Nella gara di ieri si è messo in luce un giovane molto interessante come Keita che ha dimostrato personalità nel suo esordio in Europa League. Una risorsa importante per il futuro, non crede? “Si ma non solo lui, ci sono tanti giovani nella nostra Primavera che sono aggregati alla Prima squadra e hanno le qualità per fare bene con la Lazio. Il problema è che non dobbiamo avere fretta, bisogna farli crescere con calma ma in questo calcio non si riesce a dare tempo ai giovani”.
Una vittoria che da morale per la partita più importante della stagione, ovvero il derby con la Roma. “Si, è molto importante arrivare a questa gara con due vittorie come quella ottenuta domenica scorsa e quella di ieri. Ora tutta la concentrazione va rivolta al derby, e dobbiamo essere consapevoli che siamo più forti della Roma”.
Lei non vede quindi una Roma favorita nel derby? “Ma questo lo dimostrerà il campo, non leggo, non sento e non vedo i giornali. Io credo che la Lazio abbia tutte le carte in regola per vincere il derby, le motivazioni e la condizione fisica sono alte”.
“Per la coreografia avevamo un’idea davvero originale, ma non ci è stato permesso di realizzarla. Ci è stato negato dalla Questura l’utilizzo di alcuni accessori, quali palloni gonfiati ad elio e tutto ciò che avrebbe raffigurato la Coppa Italia, ritenendoli offensivi nei confronti degli avversari“.
Si gode la prima vittoria europea della stagione, gongola il presidente, anche per la scommessa vinta riguardo Keita su cui lui ed il ds Tare hanno creduto ciecamente, prendendolo dalla cantera blaugrana quando era poco più che un ragazzino.“Ho voluto fortemente che esordisse in prima squadra.
Ci sono dei giocatori che sono dei “predestinati”. Se hai sensibilità lo capisci dalla prima volta che li vedi: per la sfrontatezza con cui tentano giocate rischiose, per come toccano la palla, per come spiccano in mezzo agli altri perché giocano a testa alta e si muovono con naturalezza in campo, come se quel prato verde che per alcuni è una prateria immensa e insidiosa per loro fosse né più né meno che il salone di una casa in cui hanno sempre vissuto.
Obiettivo raggiunto. In Europa, almeno in questa fase, conta poco giocare bene e dare spettacolo, conto solo vincere. E se ci riesci battendo quella che sulla carta è la seconda forza del girone e permettendoti il lusso di concedere un preziosissimo turno di riposo in vista del derby a gente come Klose, Candreva, Lulic e Ledesma, non c’è che da sorridere e festeggiare, perché hai ottenuto il massimo.
Alla fine sembra un derby come un altro. O forse no. Gli animi si iniziano ad accendere in vista di domenica. La Lazio pensa alla partita di stasera con il Legia Varsavia, la Roma è concentrata solo sulla stracittadina non avendo la competizione europea. A Radio Manà Sport è intervenuto l’ex romanista Vincent Candela, che ha risposto così sulla previsione di domenica:“Vinciamo tre a zero. Vedo la squadra carica, psicologicamente stanno messi molto bene. Speriamo sia una una grande Roma”.
«Sono alte le aspettative attorno a noi per l’esordio europeo.Vogliamo far bene anche quest’anno. Il doppio confronto con il Fenerbahçe nella scorsa edizione ci è servito da lezione, abbiamo imparato dai nostri errori.
Potrebbero non vedere la partita di stasera Lazio-Legia Varsavia alcuni tifosi polacchi identificati ad Ostia dopo avere creato tensione nella metro ed essersi rifiutati di pagare un taxi.
Prima la minaccia, quella di far giocare per la prima volta nella storia il derby lontano da Roma in caso di incidenti nella stracittadina del 22 settembre. E il derby di ritorno, guarda caso, lo gioca in casa la Lazio e non si capisce perché un tifoso laziale (magari pure abbonato) che domenica non va a vedere Roma-Lazio dovrebbe essere penalizzato perché le forze dell’ordine non sono in grado di controllare l’ordine pubblico.
In vista della sfida di Europa League tra Lazio e Legia Varsavia, è massima l’allerta per l’arrivo della tifoseria ospite (previsti circa cinquemila supporters del Legia).
Tempo di derby e tempo anche di organizzazione della consueta coreografia da parte della Curva Nord, mai come questa volta più importante in vista del primo incontro con i ‘cugini’ dopo la storica vittoria del 26 maggio scorso.
Il rumore dei nemici. È proprio il caso di utilizzare l’espressione di mourinhana memoria, per indicare le continue parole rilasciate in Patria dai giocatori del Legia. A partire dall’esterno offensivo Kosecki, che al quotidiano Fakt dichiara: “Io credo che la Lazio sia più forte dei rumeni dello Steaua Bucarest.
Il derby si avvicina a grandi falcate, mancano meno di 4 giorni alla stracittadina e cominciano a mettersi in atto i primi piani sicurezza. L’obiettivo di tutti è che possa trattarsi di una festa, di una giornata di sport e nulla più, senza scontri tra tifoserie e forze dell’ordine, come successo in occasione dell’ultimo derby.
La vendita libera dei biglietti per la partita di domenica era attesissima dai laziali, nell’arco di mezza giornata sono stati cinquemila i biglietti acquistati dai tifosi.