Il sito Mercato365.com lancia una bomba in casa Lazio riguardo le partenze. Stando alle notizie riportate, Michael Ciani dovrebbe restare in panchina dopo l’arrivo di Novaretti ed Elez. Su di ui è pronto il Celtic in caso di vendita da parte della società, ma e sottolineamo il MA, le voci di mercato sono tante in questi giorni e la maggior parte sono campate in aria. Voci di corridoio sono arrivate anche per Yilmaz dove la società turca avrebbe fissato il suo prezzo a 25 milioni di euro per avere il gioiellino in casa Lazio. Tutto questo può sembrare assurdo? No tutto questo è la giostra delle fantanotizie lanciate dai siti per i “sentito dire”.
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Provocazione: meglio avere in casa un razzista o un infame?
Io, personalmente, non avrei dubbi. Ma la risposta la lascio a voi. Ognuno si darà la risposta che preferisce. Perché è giusto così. Però, per piacere, giudicate con la vostra testa e con i vostri occhi. E poi decidete. Non fate decidere per voi dagli organi di stampa.
Intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 100.7, il Responsabile della Comunicazione Stefano DE MARTINO lancia un importante sondaggio al popolo biancoceleste:
Stefano Salvatori ci fa una piccola panoramica sulla situazione fisica di Konko e Anderson,il primo lo sappiamo non ha mai avuto problemi “di normalità fisica” mentre per il secondo staremo a giudicare durante la stagione.
“Per Konko il discorso è differente – ha proseguito il medico sociale -. Si è fermato per un problema muscolare al vasto mediale, un muscolo estensore della coscia destra. La problematica non è grave. Per tre giorni farà lavoro solo in acqua e palestra. Venerdì effettueremo nuovi controlli, vedremo se riusciremo a recuperarlo per domenica. La situazione è in dubbio, ma non è ancora out per l’Udinese. Non si può dare torto o ragione a chi lo considera già fuori per domenica – chiarisce Salvatori -, i tempi sicuramente sono stretti, le percentuali di averlo a disposizione non altissime. Contiamo però di avere un miglioramento tale nei prossimi giorni di far venire un ‘dubbio’ al mister. Per la gara con la Juventus del 31 agosto non c’è dubbio che possa giocare”. FELIPE ANDERSON – Chi è alle prese da diverso tempo con i problemi alla caviglia è invece Felipe Anderson, rientrato la scorsa settimana dalle cure effettuate in Germania: “Felipe è ancora a riposo, dopo le terapie alla caviglia. Già da giovedì può iniziare una cauta ripresa, per poi ricominciare a correre dall’inizio della settimana prossima. Poi serviranno due settimane per riprendere la condizione atletica. Tra il 10 e il 15 settembre dovrebbe essere in grado di iniziare acquisire minutaggio con il gruppo”.
fonte lalaziosiamonoi
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E’ intervenuto a Lalaziosiamonoi.it , in esclusiva, il recordman di ascolti alla guida della trasmissione ‘Speciale Calciomercato’: Michele Criscitiello. Ecco le sue parole
La prima giornata di campionato mette subito di fronte due squadre che nelle passate stagioni hanno combattuto sino all’ultimo per il medesimo obiettivo. Che sfida si attende? “Lazio e Udinese escono entrambe vincitrici dalla scorsa stagione. I friulani hanno raggiunto l’Europa tramite il piazzamento in campionato, i biancocelesti avrebbero messo la firma per raggiungerla sconfiggendo in Coppa Italia la Roma. Non solo, queste due squadre sono le vere protagoniste degli ultimi tre anni, le vere realtà del calcio nostrano. Dico questo perché anche se l’Udinese ha chiuso sempre davanti alla Lazio, è stata comunque una grande sfida, che denota anche una certa costanza di rendimento da parte dei club, che con una programmazione curata nei minimi dettagli stanno raggiungendo grandi risultati sul campo, oltre ai derivanti benefici dirigenziali. Lo scorso anno l’Udinese ha preso una bella batosta a Roma. Memore di quella sconfitta, che secondo me è stata la peggior prestazione dello scorso campionato dei friulani, quest’anno vedremo un’altra partita. Teniamo conto che siamo ad agosto, la prima giornata è sempre un po’ un terno al lotto”.
Le piace la Lazio che, molto oculatamente, Lotito e Tare stanno costruendo? Pensa manchi ancora qualche tassello o inserisce già i biancocelesti nel lotto delle squadre iscritte alla corsa per l’Europa che conta?“Se per Europa che conta intendiamo la Champions, la Lazio non è pronta, perché rispetto agli ultimi anni la vedo un po’ più ingolfata. Poi c’è la Juventus che è più forte, il Milan da rivedere, il Napoli e la Fiorentina sulla carta sono squadre che si sono attrezzate meglio. A mio parere ha bisogno ancora di un rinforzo e nel settore arretrato e in quello avanzato. È una squadra competitiva che però rispetto agli ultimi 2-3 anni ha qualcosa in meno. Molto dipenderà dalla presenza di Mauri che negli anni si è dimostrato un giocatore importantissimo, oserei dire fondamentale per come gioca la Lazio. La compagine capitolina la inserirei nel solito lotto in lizza per l’Europa League, alla stregua di Inter, Roma ed Udinese. Però giudicarla oggi sarebbe assolutamente folle perché è una squadra incompleta”.
A proposito: mercato Lazio, a che punto sono le trattative per l’attaccante da consegnare a Petkovic? “Secondo me tutti i club in cerca di una punta si ridurranno all’ultima settimana di mercato in base alla possibilità più concreta che ci sarà. Secondo me la Lazio dovrà chiarire prima la situazione Kozak. In questo momento, fossi io a fare il mercato dei capitolini, punterei più su un attaccante da Italia, con esperienza nel massimo torneo italiano, piuttosto che fare un’altra scommessa dall’estero. Qualcuno di seconda fascia che però sia un calciatore importante. Certo, se la Lazio prendesse un attaccante forte diventerebbe supercompetitiva“.
Torniamo alla sfida del prossimo week end. Udinese bestia nera per la Lazio. È noto il suo rapporto di grande amicizia con la famiglia Pozzo. Cosa ci può dire circa la società friulana? Dobbiamo attenderci un’altra annata sopra le righe da parte della truppa di Guidolin?“L’Udinese è la migliore società italiana per modo di gestire i tesserati, per modo di fare mercato, per l’organizzazione certosina che non traspare all’esterno ma che c’è all’interno, per la programmazione futura – vedi il nuovo stadio – e la grande forza dell’Udinese è la famiglia Pozzo, l’amicizia con la quale è per me motivo di vanto. Quest’anno la loro dirigenza non ha venduto nessuno, solo Benatia che ad ogni modo lo scorso anno ha giocato ben poco per problematiche fisiche. Soprattutto ha tenuto Muriel, che quest’anno con Di Natale comporrà una coppia d’attacco stratosferica”.
Società biancoceleste regina dei tribunali, almeno in questa estate. Qual è il suo pensiero sul caso Mauri e sulla sentenza del Giudice Sportivo che impone la chiusura della Curva Nord per il match di domenica? Ritiene ci sia una sorta di accanimento nei confronti del club capitolino?“Io non chiuderei mai una curva, tranne che in casi rari e gravi. Ovviamente quello che ha fatto una parte dei tifosi biancocelesti è molto sgradevole. Alle soglie del 2014 c’è ancora gente che ulula dinanzi ad un ragazzo con la pelle di colore diverso. Secondo me la chiusura del settore più caldo della tifoseria laziale non è la soluzione per guarire i mali; in questo modo la maggior parte dei sostenitori vengono penalizzati per colpa di una fetta minoritaria di deficienti. Si dovrebbe arrivare, con la tecnologia a disposizione, ad individuare gli autori di tale gesto. Non è giusto che paghino i tifosi medi, la massa. Per quanto riguarda Mauri, mi sento di dire che dal momento in cui non hanno capito nulla né in Procura Federale, né in Tribunale, figuarsi quanto posso averne capito io! A mio modo di vedere è d’obbligo, in ogni caso, la presunzione d’innocenza anche se comunque le carte del capitano laziale a volte apparivano decisamente ambigue, nel senso che ci sono un po’ troppe situazioni a carico del brianzolo. Non sono nessuno per giudicare, dunque preferisco attendere come tutti il verdetto di chi fa questo mestiere”.
‘’La batosta senza scusanti e attenuanti presa dalla Juve ieri sera nella Supercoppa italiana (che pure era un derby tra due delle tre figure più antipatiche del calcio italiano, Andrea Agnelli e Claudio Lotito; il terzo è masaniello De Laurentis che forse è il peggio di tutti), almeno un merito ce l’ha. Ha fatto capire a tutta Italia che “sola” è la Lazio di Lotito anche quest’anno.
Un “regalo per i tifosi“, un “omaggio alla storia della Lazio“. Fanno salire l’acquolina in bocca le anticipazioni del Marketing biancoceleste, lanciate dal responsabile Marco Canigiani. Il popolo laziale ha un debole innato, congenito per il lato storico della prima squadra della Capitale, per i protagonisti che – da quasi 114 anni a questa parte – hanno indossato la casacca biancoceleste.
L’appellodi Gabriele Paparelli, lanciato dopo le vergognose scritte riguardanti suo padre, apparse sui muri della Capitale in risposta agli sfottò post 26 maggio, sembra essere caduto nel vuoto.
Laziali,
dopo l’ennesima restrizione nei confronti della NOSTRA CURVA, siamo costretti nuovamente ad intervenire mediante un nuovo comunicato.
Accusare la nostra Curva di razzismo, una curva che non ha mai cacciato ragazzi di colore dal proprio settore e che ha sempre accettato il progressivo aumento di ragazzi di
diverse etnie all’interno della propria squadra, facendoli poi oltretutto
divenire idoli, vedi Liverani, Dabo, Onazi, Ciani, Cissè etc etc è
veramente ridicolo oltre che infamante!
È chiaro ormai il disegno che da anni ci vede tirati in ballo strumentalizzando comportamenti più volte spiegati tramite comunicati e radio.
È altresì evidente che fa comodo usare nei nostri confronti due pesi e due misure non considerando i nostri chiarimenti in merito ma perseverando contro di noi con ogni mezzo a discapito della più limpida verità.
È proprio il caso di dire che il vostro interesse supera la ragione.
Vano è stato il nostro tentativo
di far capire, non ora, ma nel corso degli anni, che i famosi “buuu”
non sono un coro d’offesa razziale bensì semplice sfottò per irretire l’avversario di turno, ma proprio i vostri interessi hanno fatto in modo di rendere parole al vento ogni tipo di delucidazione in merito.
Chiediamo pertanto al nostro popolo, impegnandoci noi per
primi, di evitare di fare gli ululati.
Noi siamo più maturi e dimostreremo,
come abbiamo sempre fatto, la nostra superiorità anche in questa circostanza disarmando così gli ipocriti che ci remano contro.
Aspettiamo con ansia, da parte vostra cari soggetti accusatori, le
prossime accuse nei nostri confronti, tolti gli ululati siamo
curiosi di vedere a cosa vi appiglierete, qualche consiglio l’avremmo,
ma per decenza preferiamo non scriverlo.
AVANTI CURVA NORD, SEMPRE UN PASSO AVANTI A TUTTI!
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Quando non si hanno a disposizione i mezzi economici infiniti di cui dispongono i club in mano ai nuovi ricchi del calcio mondiale (Psg, Monaco e Manchester City in testa) o le società (Real Madrid, Barcellona e Manchester United) che per fatturato sono in cima alla classifica dei club più ricchi del mondo, bisogna fare di necessità virtù.
Se tiri la corda si spezza,se sputi in alto ti ritorna in faccia. Sembrerebbe che Zarate sia stato vittima di una maledizione lanciata da una bambola voodoo ma così non è.
Fu dirigente di Roma, Lazio, Torino, Napoli e Juventus. Nel maggio 2006 è stato coinvolto nello scandalo sportivo noto come Calciopoli, e l’8 novembre del 2011 è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Napoli a 5 anni e 4 mesi di reclusione (oltre al Daspo di 5 anni e all’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici), per promozione dell’associazione a delinquere.
Intervistato dal settimanale di Kicker, quotidiano sportivo di riferimento in Germania, Miroslav Klose ha parlato di Nazionale e della Lazio: “Ai Mondiali del 2014, la Nazionale avrà una difesa migliore”– afferma il Panzer in relazione al 3-3 con cui la Germania ha pareggiato con il Paraguay la scorsa settimana- “Vogliamo provare a vincere, nel prossimo torneo la Germania è la favorita, non c’è dubbio“.
(ANSA) – ROMA, 20 AGO – “E’ stato presentato un ricorso alla Corte di giustizia federale con procedura d’urgenza per una sospensione o l’annullamento del provvedimento”. Lo dice all’Ansa l’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile. Il Giudice sportivo ha stabilito ieri la chiusura, per domenica, nell’esordio casalingo contro l’Udinese, della curva nord dello stadio Olimpico dopo i cori razzisti lanciati dal settore occupato dai tifosi laziali nei confronti degli juventini Pogba, Ogbonna e Asamoah, per la Supercoppa. fonte lalaziosiamonoi
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Voci o fatti concreti?. L’ex capitano laziale, stanco di fare panchine su panchine, vorrebbe vuvere una stagione da protagonista. Secondo Alfredo Pedullà, Tommaso che ha rifiutato le proposte del livorno e un futuro in Legue1, sarebbe entrato nel mirino del Latina, neopromosso nella serie B. Troverà pace e chiuderà la sua carriera da protagonista?. Il popolo laziale non dimentica, amato e odiato per la sua decisione di andare all’Inter dove ha trovato anche li un posto da panchinaro, Rocchi scenderà di categoria per essere felice? staremo a vedere, per ora sono solo voci di “quartuere”
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Quella del 20 agosto, è una data da ricordare e da festeggiare per sempre. Come quella quelle in cui si sono vinti i trofei, come quella del 9 gennaio, il giorno della fondazione della Lazio. Sì, perché il 20 agosto di 138 anni fa, è nato colui l’artefice della nascita della Lazio: Luigi Bigiarelli.
Purtroppo per la Lazio sta diventando una triste abitudine ed un triste primato, che rischia di etichettare per sempre la tifoseria biancoceleste: non è la prima volta che la Lazio deve subire una chiusura, seppur parziale dell’Olimpico, sempre per motivi razzisti.
Qui inizia il viaggio nella storia della Lazio, rivissuta non anno per anno, ma attraverso le storie dei personaggi principali che hanno lasciato un segno indelebile nei 113 anni di vita di questa meravigliosa società. E in un viaggio come questo, non si può non partire dall’inizio, da chi questa società l’ha fondata.
Non ho mai amato le morali, gli indici puntati contro, l’indignazione a targhe alterne di tanti giornalisti pronti a condannare una tifoseria salvo poi difendere a spada tratta la squadra del cuore se i suoi “colleghi” tifosi cadono nello stesso errore commesso dagli altri.
Il derby diventa un caso: non solo per l’orario, ma anche per il giorno. La sfida tra roma e Lazio, dopo la finale di Coppa Italia vinta dai biancocelesti, arriva infatti in un momento della stagione già molto intasata.
È anche difficile scrivere qualcosa dopo una partita del genere, con la Lazio che è stata umiliata perdendo 4-0 allo Stadio Olimpico contro la Juventus, per una notte di festa bianconera. Una partita dove la squadra biancoceleste è sembrata essere in balia dell’avversaria, quasi a offrirsi come vittima sacrificale. Tanti i punti su cui riflettere.
La stagione 2013-2014 parte col botto per la Lazio, peccato sia un botto di deflagrazione per una squadra scoppiata e mai entrata in partita, se non nei primi minuti del primo tempo. La testa dei giocatori era, secondo i punti di vista, “fomentata” e “montata”. Forse i nostri 11 erano troppo sicuri di se, forse la forma non perfetta dei giocatori, forse non sono ancora in sintonia sul campo, fatto sta la Lazio ha preso 4 gol in pochi minuti dove il k.o dato da quei 2-3 gol in pochissimi giri di lancetta hanno mandato in tilt la formazione, l’allenatore, la prestazione, l’onore, la goliardia un implosione di demoralizzazione che ha dato una prestazione deludente contro una squadra che forse o non forse era più in forma dei biancocelesti.
Pagellone secondo honil888: Federico MARCHETTI 5 –Potremmo mettere senza voto vista l’assenza di occasioni dove poteva salvare il risultato ma si è trovato su 3 gol su 4 senza colpe, forse il primo poteva fare di più ma la sfortuna e la buona intuizione sul gol di pogba gli fa “alzare” il voto. Luis Pedro CAVANDA 5,5 –non doveva neanche giocare, e si è trovato catapultato nel match,non soffre Asamoah e dalla sua fascia non si passa, da migliorare la precisione nei passaggi e un po più di intelligenza di gioco. Migliore tra i peggiori
Andre DIAS 4 – C’era o non c’era si fa bruciare da Vucinic in più occasioni. Completamente assente nel Black out biancoceleste
Giuseppe BIAVA 3,5 – Peggio di Dias, ritarda su ogni gol.
Stefan RADU 4,5 –Litchsteiner si prende gioco di lui, prova con 2 bordate da fuori a sorprendere Buffon,una pericolosa, l’altra su Rocchi,prestazione pessima dopo il momento di luce dove Petkovic si arrabbia e lo tira fuori (Dal 58’ EDERSON 5 – entrato nella ripesa, prova a fare qualche gioco di gambe ed un tiro debole, nulla di più.
Lucas BIGLIA 5,5 – A ritmi lenti, senza strafare, tiene a bada Pirlo ma d’altronde non può fare di più
Cristian LEDESMA 5 – Gioca quasi bene il primo tempo, essendo capitano,invece di scuotere la squadra crolla nel buio anche lui.(Dal 58’ Sergio FLOCCARI 5 – Doveva essere la secondo punto che affianca Klose, ma per colpa non sua, non vede ne palla ne porta).
Antonio CANDREVA 6 – Corre come sempre a destra ed a sinistra, da sempre il 110% ma viene assistito malamente,migiore nella Lazio. HERNANES 4 – Si spegne dopo il fallaccio che gli ha procurato il giallo,profeta in ferie? (dal 71′ Onazi s.v)
Senad LULIC 5 – Benino il primo tempo, il gol al derby lo ha fomentato e prova a restare in fase offensiva lasciando Radu dietro da solo in balia della Juve Miroslav KLOSE 5,5 – Otto partite con la Juve e zero gol. Stasera gliene nega uno anche Buffon. Soffre giocare contro la difesa bianconera e lo si vede. All. Vladimir PETKOVIC 3 – Tre come i gol che becca in 5 minuti. I giocatori, ancora in fase di rodaggio, possono avere un black-out e crollare fisicamente e mentalmente. Chi sta in panchina dovrebbe capirlo prima di prendere 4 gol in 57 minuti. Attenzione Vlado, perché Roma è una piazza “calda” e Lotito non ha tanta pazienza
La Lazio, dopo la Supercoppa Italiana, potrebbe perdere anche i propri tifosi, come comunicato anche da Lazio Style Channel. Oltre il danno anche la beffa. Colpa di pochi “imbecilli”, rei di aver rivolto i soliti ululati razzisti a Pogba, Asamoah ed Ogbonna, giocatori juventini di colore.
Il giorno dopo la cocente sconfitta in Supercoppa conto la JUVENTUS, Stefano DE MARTINO, responsabile della comunicazione della LAZIO, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel e Lazio Style Radio 100.7. Queste le sue parole.
Noi laziali vecchio stampo non siamo abituati a correre dietro ai risultati e soprattutto a cambiare idea e umore a seconda di una vittoria o di una sconfitta. Quelli come me, additati ultimamente come “nemici della Lazio” solo perché non hanno dimenticato certe cose e si rifiutano di cancellare il passato e di abbracciare chi guida questa società in nome di una presunta PAX LAZIALE che esiste solo di facciata, in questa mattinata assolata del 19 agosto pensano le stesse cose che pensavano nell’altrettanto assolata ma meno calda mattinata del 27 maggio.
Commentare questa sconfitta è davvero difficile. Una partita in cui la Lazio ha espresso un gioco sterile, un possesso palla che, nel primo tempo, ha permesso alla Lazio di dominare il campo per lunghi periodi di tempo, ma senza riuscire a rendersi pericolosa. Nel secondo tempo 3 svarioni difensivi hanno permesso alla Juventus di chiudere la gara con estrema facilità.
Petkovic strigliato, subito a rapporto da Lotito e Tare. E’ successo a fine partita, il summit s’è consumato negli spogliatoi. Se il confronto è stato duro? Il giusto. La sconfitta è stata pesante, l’atteggiamento della squadra non è piaciuto, certe scelte tecniche non sono state digerite.