SS Lazio's players celebrate after winning the Italian Serie A soccer match against Empoli at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 12 April 2015. ANSA/ETTORE FERRARI

Vincere è l’unico imperativo. La Lazio firmata Simone Inzaghi deve continuare a vincere per provare ad inseguire il sogno Europa League. Sassuolo e Milan non sono più solo un miraggio per i biancocelesti, che sono lontani rispettivamente di  tre e quattro punti, ma costretti anche a guardarsi alle spalle, dove c’è il Chievo ad una sola lunghezza. Sarà una gara tosta per i biancocelesti, che davanti si troveranno un Empoli in grande spolvero, che viene dalla galvanizzante vittoria nel derby contro la Fiorentina. Sarà una gara completamente diversa da quella di un anno fa, dove la Lazio asfaltò l’Empoli davanti a 50.000 persone, che lanciò i biancocelesti al secondo posto, scavalcando la Roma.

I precedenti sembrano indicare una vittoria laziale, che incontrerà per la diciottesima volta i toscani, con otto vittorie all’attivo, cinque pareggi e quattro sconfitte. Quest’ultime però, sono arrivate sempre al di fuori delle mura capitoline, ancora mai espugnate dai toscani. All’Olimpico i biancocelesti hanno affrontato 10 volte l’Empoli, uscendone vincitori sette volte e pareggiando 3.

Quella di domenica sarà la prima sfida nella massima serie per Simone Inzaghi contro l’Empoli, che fino ad ora ha incontrato solo nelle giovanili, vincendo quattro volte e pareggiandone una. Il primo incontro tra Inzaghi e Giampaolo ci fu nel 2007, quando Inzaghi indossava la maglia atalantina e Giampaolo era alla guida del Cagliari. La gara terminò 2-2 e tra i marcatori spunta anche il nome di Alessandro Matri. Bilancio negativo invece, quello di Giampaolo, che nei sette precedenti ha collezionato due pareggi e tre sconfitte.

La minaccia numero uno per i biancocelesti porta il nome di Maccarone, che in carriera ha punito ben 5 volte la Lazio, con un bilancio di tre vittorie e quattro ko. Per quanto riguarda la compagine capitolina, Candreva e Mauri costituiscono le minacce maggiori, punendo due volte a testa i toscani. Klose, Cataldi, Felipe Anderson e Djordjevic invece, rimangono a quota uno.



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