Di chiome bionde in mezzo al campo, quelle che distingui anche dall’ultima fila di seggiolini, la storia della Lazio è ricca. Dall’inarrivabile leggenda Re Cecconi al suoallievo Agostinelli, passando per quella furia fenomenale chiamata Nedved e il suo erede – meno fortunato – Mendieta. A piccoli passi, a passi felpati anzi, come quelli con cui avanza in campo, cerca di ritagliarsi il proprio spazio a Roma un altro campione dalla zazzera dorata.Lucas Biglia, il Principito, è sempre più padrone del centrocampo biancoceleste. Con Ledesma ha ormai collaudato una coppia d’alta scuola, con tutta probabilità mister Reja la riproporrà domenica contro il Milan. E proprio in vista del match con i rossoneri, Biglia è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7: “Sarà una partita importante per noi, pensiamo ancora all’Europa. Siamo una squadra molto forte, siamo coscienti di questo, ma dobbiamo dimostrarlo in campo. Abbiamo giocatori di grande qualità ed esperienza come Klose, Marchetti, Candreva, Biava o Dias. Se giochiamo come abbiamo fatto a Firenze o a Cagliari, possiamo centrare l’Europa League“.
L’Europa è un obiettivo sempre nei vostri pensieri?
Sappiamo che siamo forti, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Domenica giocheremo contro una squadra un po’ crisi, ma dobbiamo fare attenzione. Se saremo concentrati sul nostro lavoro, faremo una bellissima gara.
Quanto è importante il sostegno dei tifosi?
Molto, soprattutto quando le cose non vanno bene c’è bisogno del pubblico. In questo momento ancora di più.
Qualche tuo collega ha detto che forse agli avversari manca la situazione mentale di trovare all’Olimpico un ambiente infuocato…
Dobbiamo stare tutti insieme, così possiamo fare qualcosa in più.
Quanto sei cresciuto da quando sei arrivato in Italia?
Molto, ma devo continuare a lavorare e migliorare.
Come sta la squadra?
La squadra sta bene, stiamo migliorando. Dobbiamo continuare a lavorare, trovare la regolarità nelle partite, soprattutto in casa. Siamo una squadra che ha giocatori forti, di grande qualità. Il mister soprattutto sta facendo un grande lavoro.
Hai capito come funziona il calcio italiano?
Sì, venivo da un campionato diverso, questo è molto più duro di quello belga. Sto aggiustando lo stile di gioco, ma ancora devo migliorare.
Come ti trovi a giocare insieme Ledesma e Gonzalez?
Bene, anche perché parliamo la stessa lingua! (ride, ndr). Ognuno di noi sa quello che deve fare, quando c’è bisogno di uscire in pressione o portare palla. Il mister chiede sempre di pressare alto e giocare con Cristian aiuta molto.
Quanto sei orgoglioso dei progressi fatti, anche in vista del Mondiale?
E’ importante per me la fiducia di Reja, così come lo sono le parole del ct della nazionale. Se faccio bene qui ho una grande opportunità di andare al Mondiale.
Ti aspettavi un campionato italiano così tosto tatticamente?
Me lo aspettavo, ma non così tosto! Lo guardavo dalla tv, lo vedevo diverso da quello belga, ora che sono qui ho capito che ancora più difficile.
C’è una squadra che rispetti maggiormente?
La Juventus, per lo stile di gioco, per giocatori come Pirlo, che seguo sempre. Per quanto riguarda le altre, noi dobbiamo pensare gara dopo gara, ora il Milan, poi quella successiva.
Oltre a Pirlo, chi altro t’ispira?
Mi piacciono molto Xavi, Iniesta, Busquets, Yaya Touré. Pirlo mi piace perché è completissimo e molto intelligente.
Fai molto affidamento alla fede?
Ogni volta che ritorno in Argentina, vado sempre in chiesa.
Come si trova la tua famiglia?
Ora sta bene. I primi mesi sono stati difficili, soprattutto per me, non stavo bene perché non riuscivo a capire il calcio italiano. Ma ora stiamo molto meglio.
LALAZIOSIAMONOI
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