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Bilancio Lazio, ecco le verità : Candreva costato 4 milioni
Articolo scritto da www.cittaceleste.it
ROMA – Il bilancio biancoceleste non finisce mai di stupire. Lo scorso 18 settembre 2014, il Consiglio di Gestione della Lazio ha approvato il progetto separato e Consolidato relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2014. Interessanti sono però alcuni fatti verificatesi successivamente a quella data: “E’ stato acquistato il residuo 50% dei diritti alle prestazioni sportive di un giocatore per Euro 4,00 milioni, Iva esclusa”. Questo il prezzo reale della seconda metà di Candreva, fresco fresco di rinnovo, o è solo la prima rata? Non solo: Lotito ha sborsato 11,75 milioni, Iva esclusa, per cinque giocatori della prima squadra: Braafheid e Djordjevic (ma non erano a parametro zero?), De Vrij, Gentiletti e Parolo. Dalla relazione del bilancio scopriamo anche che Basta è costato appena 500mila euro “con obbligo di acquisto al verificarsi di determinate condizioni”. Quali?
CASO PETKOVIC – Lo scherzetto Petkovic può costare caro, più di un milione. Ecco le cifre precise, ora lo sa anche la Lazio cosa rischia per il “licenziamento per giusta causa” del nuovo ct della Svizzera: “Nel mese di settembre 2014 è stato notificato alla società un ricorso per l’impugnativa del licenziamento di un tesserato del settore tecnico per Euro 1.107 migliaia lordi. Tenuto conto di tale situazione e sulla base del parere del legale della società, il rischio di soccombenza è stato valutato come possibile e pertanto la società non ha provveduto ad effettuare accantonamenti”. Ma come? Lotito non era convinto di “vincere” per il comportamento amorale di Vlado? Qui si legge che la “sconfitta” in tribunale è assolutamente dietro l’angolo. Nel progetto di bilancio si parla ancora pure della querelle Zarate, che il 14 agosto 2013 è stato autorizzato dalla Fifa al tesseramento provvisorio col Velez. La Lazio ha presentato ricorso per chiedere un risarcimento danni (di 10 milioni), ma “la decisione sulla vertenza ancora non è stata comunicata”. Risparmio comunque della retribuzione di 12,26 milioni.
POSTIGA, KAKUTA ED HERNANES – A proposito d’ingaggi, il doppio “bidone” semestrale Postiga-Kakuta è costato al club biancoceleste 2,27 milioni: questo lo stipendio dei due prestiti da gennaio a giugno. Due calciatori presi per “rimpiazzare” Hernanes, ceduto all’Inter per 20 milioni. Soldi che, insieme ai 2 milioni di Floccari (e alle restanti due rate dei 6,5 milioni di Kozak) però non vengono messi fra i ricavi al 30 giugno 2014. C’è una specifica biancoceleste: “La posizione finanziaria netta risulta negativa per Euro 16,86 milioni, con un incremento di Euro 10,29 milioni, rispetto al 30 giugno 2013, dovuto principalmente agli esborsi rivenienti dalla importante campagna acquisti estiva di diritti alle prestazioni sportive dei tesserati ( 18,812 milioni per Biglia, Anderson, Novaretti, Perea, Vinicius e Berisha, ndr) ed alla puntuale individuazione della competenza riferita alla stagione 2014-2015 degli incassi di rilevanti quote derivanti dalle cessioni dei diritti alle prestazioni sportive effettuate nella sessione invernale”. Una plusvalenza totale di 17.069 milioni, che avrà coperto totalmente l’ultimo mercato? A gennaio, forse, tutta la verità.
IL BILANCIO TORNA IN ATTIVO – Intanto il Profeta riporta la Lazio in attivo. Dopo il primo e unico bilancio chiuso in rosso da quando Claudio Lotito è presidente, la società ritrova il segno positivo nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2014. Meno 5.89 milioni nel 2012/2013, più 7.07 nella scorsa stagione. In positivo nonostante una decisa diminuzione del fatturato (meno 22.3 per cento, da 104.63 a 81.33 milioni) solo in parte bilanciata dalla riduzione dei costi (meno 15.8 per cento, da 114.57 a 96.5 milioni), tra i quali spiccano i 52.31 milioni destinati al personale (calciatori e staff tecnico), quasi 12 meno dell’anno precedente. Il rapporto tra fatturato e costi è negativo per oltre 15 milioni: la “colpa” è dei ridotti ricavi del botteghino (3.7 milioni in meno tra gare in casa e percentuale per le trasferte), ma soprattutto degli introiti ricevuti dalla Uefa per la partecipazione in Europa League, crollati da 15.3 a soli 4 milioni. Tocca tornare di corsa in Europa.
FONTE CITTACELESTE
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