adekanye lazio

Bobby Adekanye è intervenuto ai microfoni di Thenational.ae, parlando della ripresa del campionato tra sogni e realtà:

 “Siamo molto vicini alla Juve, vogliamo fare la storia. Sono così felice di avere una seconda possibilità di concludere la stagione”.

TIFOSI – “Ho visto la ripresa dei vari campionati. Sembra molto strano, come una partita di allenamento. Per noi sarà difficile giocare senza tifosi, avevamo un ottimo trend casalingo soprattutto grazie a loro che sono il nostro dodicesimo. Abbiamo un grande stadio e i nostri tifosi lo fanno sentire piccolo per noi. Speriamo che, con il talento e l’esperienza che abbiamo in squadra, possiamo ancora andare avanti”.

SEGRETI E JUVENTUS – “Gli ultimi 20 minuti nel calcio sono cruciali, le squadre concedono spesso gli spazi. Noi cerchiamo sempre di essere lucidi in quei momenti. Ha funzionato abbastanza bene perché siamo secondi in classifica a un solo punto da una squadra che ha vinto il campionato otto volte di seguito. Stiamo dando loro filo da torcere. Li abbiamo battuti 3-1 in Supercoppa e di nuovo in campionato, quindi qualsiasi cosa stessimo facendo stava funzionando. Scopriremo il 24 giugno se saremo ancora in grado di stargli dietro”.

L’ADDIO AL LIVERPOOL – “Il Liverpool mi ha offerto un contratto di tre anni, ma in futuro non ho visto alcun programma per me. Sembrava che stessero solo dicendo: ‘firma il contratto e vedremo’, che non sembrava buono per me e la mia famiglia. Mi sembrava di essere pronto a far parte della prima squadra, anche se hanno molto talento. La Lazio era molto ambiziosa e mi hanno mostrato che mi volevano nella squadra e che avevano dei piani piuttosto buoni per il futuro”.

RAZZISMO – “Quando vedo andare in giro i video delle persone che protestano, riesco davvero a capirlo. È disgustoso vedere persone che sono ancora razziste nel 2020. Vengo da una famiglia molto forte che mi dice di ignorarlo, che i fan stanno solo cercando di ottenere il peggio da te. Ma l’Italia sta migliorando. L’incidente che ha visto coinvolto Balotelli a Verona è il primo che ho visto qui, ma se succede di nuovo rimango in campo fino a quando l’allenatore non mi toglie. Fa male, però. Quando pensi a tutto le cose che i nostri nonni hanno sofferto per noi. In pratica sembra che sia stato tutto per niente”.

PRIMO GOL – “Segnare il mio primo gol (contro lo SPAL ndr.) e mostrarlo alle persone che non credevano in me è stato fantastico. Più possibilità mi dai, più vedrai e mentre la Lazio sta davvero costruendo qualcosa, sto dimostrando che sono pronto. Spero che qui possa ottenere qualcosa di molto grande e forse essere grande come Ciro Immobile un giorno”. 



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