Mister Bonatti è intervenuto ai microfoni laziali per parlare della sua primavera:
“Indicazioni positive nascono dalla partecipazione che mettono i ragazzi in ogni allenamento, vogliono ampliare il loro bagaglio calcistico.
La sfortuna vuole che i soggetti che si sono infortunati ricoprano dei ruoli nei quali sono pressochè l’unica soluzione. Ciò può comportare dei problemi, ma sono sicuro che la squadra compenserà a queste assenze con lo spirito che li contraddistingue.
Noi siamo una squadra che se non mettesse carattere nelle sfide potrebbe trovare delle difficoltà. Questa componente non è mai mancata e sono sicuro che ci sarà sempre. La squadra è la protagonista di questo gioco, hanno dimostrato dei miglioramenti sia sull’organizzazione di gioco sia dal punto di vista tecnico. Questo è il frutto dell’impegno quotidiano che mettono i ragazzi.
Nel calcio moderno non si può ragionare per schemi di gioco perché le situazioni nell’arco della partita sono molte e la squadra deve sapersi adattare alla squadra avversaria mantenendo sempre la propria identità e la propria pericolosità. Oggi abbiamo provato diverse situazioni di gioco e la squadra assorbe queste in maniera pronta e decisa dimostrando la voglia di apprendere. Tutto ciò è utile a partita in corso in base alla qualità degli avversari.
Il Brescia potrebbe far scendere giocatori dalla prima squadra ed è un attestato di temibilità della Lazio. Sarà una squadra chiusa che ci chiuderà gli spazi utilizzando le ripartenze. Noi dovremo saper utilizzare le nostre armi in base a come si schiereranno loro.
Dal punto di vista tattico potrebbe cambiare qualcosa, è opportuno cercare un miglioramento perché abbiamo preso dei gol un po’ particolari contro la Samp. Si può ancora crescere. Sto valutando gli interpreti che schiererò e mi riservo ancora del tempo.
Se avessimo segnato prima contro la Samp avremmo potuto vincere, ma avremmo anche potuto perdere. E’ la testimonianza che ogni partita vive delle situazioni diverse su più piani. Sono felice non tanto del risultato ma del carattere della squadra. I complimenti che sono arrivati testimoniano e danno valore al nostro lavoro. Dobbiamo continuare su questa strada, possiamo arrivare ad obiettivi importanti.
Credo che il Brescia e la Lazio siano due esempi, anche se in tempi differenti, per come hanno contribuito a valorizzare le rose della Primavera. Questa è una soddisfazione per il club e un motivo di concentrazione per i ragazzi che sanno d’avere un’opportunità. Il primo discorso che feci ai ragazzi dissi che questa è la categoria delle opportunità, poi sta a loro lavorare per togliersi delle soddisfazioni. Mi auguro che si continui a valorizzare il potenziale di questa squadra.
Non so se sono bravo a fare l’allenatore, non so se diventerà il mio lavoro, ma lo faccio per le emozioni che mi dà. Per questo la mia partecipazione è totale e spero che i ragazzi assorbano questa mentalità dando il massimo. In 18 gare, delle 60 che ho disputato, i miei ragazzi hanno segnato negli ultimi minuto di gioco: questa situazione ti dà un trasporto emotivo particolare. E’ un risultato che si ottiene lavorando in allenamento, per questo ringrazio i miei ragazzi per come si applicano”.
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