brunelli Brunelli, direttore generale della lega serie A torna a parlare del comunicato uscito il 28 Marzo (“Una gravissima violazione dei diritti dei club attuata da alcune tifoserie”)
Racconta che il comunicato non era rivolto direttamente ai tifosi laziali ma a tutte quelle tifoserie che analogamente bene o male “disturbano” la serenità dei club:
“Non era rivolto solo ai tifosi della Lazio, ma a tutti quelli che nell’ultimo periodo si sono resi protagonisti di episodi analoghi, come quelli di Milan, Genoa, Bologna, Inter e altri ancora. Ancora più nello specifico, poi, aggiungo che il comunicato era indirizzato a stigmatizzare un certo tipo di atteggiamento, più che i tifosi che magari lo rappresentano. Nessuno si sogna di vietare ai tifosi di criticare, anche duramente, e tutti hanno ovviamente il diritto di non comprare più i biglietti e di non andare allo stadio. Ma negli ultimi mesi abbiamo assistito ad alcuni comportamenti all’insegna della prevaricazione e dell’intimidazione, che per essere tale non è necessario che sia solo fisica. Il radicamento territoriale di una società non autorizza nessuno a intimare o minacciare: vendi la società, oppure, compra quello o questo”.
fonte lalaziosiamonoi



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