ROMA – Si chiama Wesley Hoedt, ha vent’anni, è alto un metro e 92, gioca nell’Az Alkmaar. Difensore centrale mancino, scadenza 2015. E’ la prima scelta della Lazio, che lo sta seguendo e lo tratta a fari spenti da almeno un mese. Appartiene alla Seg (Sports Entertainment Group), la stessa scuderia di Stefan De Vrij, ex capitano del Feyenoord, altro olandese catturato l’estate scorsa da Lotito e Tare per ricostruire il reparto arretrato. Hoedt ha appena comunicato all’Az Alkmaar l’intenzione di non rinnovare il contratto. E’ attratto dall’ipotesi di trasferirsi nel campionato italiano a gennaio. E’ stato proposto alla Fiorentina e il suo nome è stato accostato anche alla Roma, che alla fine di luglio (dopo il blitz per Astori) aveva provato in extremis a soffiare De Vrij al club biancoceleste. Dal centro sportivo di Formello non arrivano conferme, ma in questo caso neppure smentite. Per Hoedt vale il principio del silenzio assenso, il profilo corrisponde in pieno all’identikit tracciato a metà dicembre. Si spiega la prudenza, si giustifica l’ermetismo: c’è la disponibilità dell’olandese, non è ancora stato trovato l’accordo con l’Az Alkmaar e non dipenderà solo dalla volontà della Lazio, decisa a stringere i tempi per consegnarlo a Pioli entro la ripresa del campionato, fissata per il 5 gennaio.



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