Antonio Candreva torna a parlare di se e della Lazio. Il gol contro l’Udinese gli rialza il morale e ritira fuori le ambizioni con obiettivi importanti in un’intervista a Lazio Style.
“Sono contento, siamo tornati alla vittoria dopo due partite dove non abbiamo fatto benissimo, era importante non perdere il treno per l’Europa. Non sono ancora al 100%, posso dare ancora molto, ma siamo contenti di aver vinto su un campo difficile come quello di Udine. Rimaniamo concentrati perchè sarà difficile“.
C’è chi ti vorrebbe capitano…
“Fino al 2019 esulterò sicuramente con questa maglia, poi spero anche dopo. Per la fascia invece ci sono grandi senatori come Mauri, Radu, Ledesma”.
Domenica c’è il Palermo.
“All’andata ricordo un Palermo che aveva raccolto meno di quanto espresso. Noi non eravamo partiti benissimo, poi dopo la rete di Djordjevic abbiamo preso il campo facendo una prestazione positiva“.
Il Palermo ha un rendimento diverso tra casa e fuori.
“Questo ci fa pensare. Noi giochiamo in casa quindi è un punto a nostro favore. Sappiamo che sarà difficile, dopo la vittoria con il Napoli hanno voglia, davanti stanno facendo molto bene ma noi siamo pronti“.
Dove devi crescere per ritrovare la forma?
“Non sono abituato ad avere questi tipi di infortunio, la condizione fisica la ritroverò con gli allenamenti e giocando sempre“.
Avete subìto 8 sconfitte, dopo un periodo del genere avete avuto sempre grandi reazioni.
“È un caso probabilmente, perchè se penso a Genova o l’Udinese in casa abbiamo perso partite che non meritavamo. La partita più brutta è stata Cesena, quella con la Juve è stata particolare. Speriamo di dare continuità già domenica e di fare un filotto di 6 risultati utili consecutivi. Cominciamo ad arrivare alla fine, siamo tutte lì, le squadre che sono vicino a noi sono forti“.
L’obiettivo è l’Europa, ma un occhio al Napoli c’è sempre?
“Siamo stati al terzo posto, fossimo stati più concentrati certe partite non le avremmo perse. Abbiamo voglia, entusiasmo, ci vogliamo bene e vogliamo tornare in Europa“.
Contro l’Udinese avete vinto la partita a centrocampo?
“Sappiamo che nell’arco della stagiome ci sono partite in cui il gioco viene meno, dobbiamo sopperire con altre qualità. Udine è un campo difficile perchè loro sono bravi a correre, pressare, ma noi abbiamo fornito una prova di carattere“.
Una prova concreta contro l’Udinese.
“Le grandi squadre creano 2-3 occasioni e vincono 1-0, sono i 3 punti che contano”.
I cali che avete avuto possono dipendere dal gioco che esprimete?
“Non credo. Il mister ci chiede di essere sempre in movimento, di pressare l’uomo. Facciamo un lavoro dispendioso e a volte non abbiamo il fiato e la gamba per fare ogni volta questo tipo di partite“.
Cosa cambia con l’assenza di Anderson ed il rientro di Mauri?
“Sono due grandi giocatori ma diversi. Stefano ha meno velocità ma è più bravo negli inserimenti. Felipe invece è più bravo nel saltare l’uomo e creare superiorità“.
Cosa pensi quando vedi Klose pressare gli avversari?
“Miro dobbiamo solo elogiarlo, quando lo vedo pressare gli avversari, recuperare palla, aiutarci e dare consigli è solo da ammirare“.
Quanto è importante il rientro di Marchetti?
“È uno dei più forti portieri in Italia e siamo contenti di averlo. E’ un valore agiiunto, da dietro ci aiuta molto. Persona fantastica e grandissimo portiere“.
Hai pensato allo scavetto mentre prendevi la rincorsa, vero?
“Si, è rischioso perchè se lo sbagli è un casino! Venivo da un rigore sbagliato, ma è andata bene e sono contento“.
Pioli aveva detto: “Dobbiamo fare più di 31 punti”. E’ il momento di accelerare?
“Siamo consapevoli che i punti che abbiamo fatto all’andata non basteranno perchè tutte vanno forte, dobbiamo pensare partita dopo partita, ora dedichiamoci al Palermo. Ogni partita giocheremo per i 3 punti“.
L’identità trasmessa da Pioli ti inorgoglisce?
“Fanno piacere gli elogi, noi abbiamo imposto il nostro gioco su tutti i campi, in casa e fuori giochiamo sempre per vincere. Noi giocatori offensivi siamo contenti di avere una squadra che gioca bene, ci divertiamo e giochiamo bene“.
Tare ha detto di puntare, nei prosismi 2-3, allo scudetto. Vedi questa crescita in prospettiva?
“L’evoluzione c’è stata quest’anno, sia per quanto riguarda la guida tecnica che per quanto riguarda i compagni. Chi è mancato è stato sostituito alla grande, ci sentiamo tutti titolari e questo è importante perchè le grandi squadre hanno venti titolari. Una squadra come la Lazio deve puntare in alto“.
La Lazio è la quinta squadra per quanto riguarda le ammonizioni. Deriva dal modo di giocare?
“C’è questa componente, ma ricordo che abbiamo preso tanti cartellini per esserci avvicinati troppo all’arbitro, quelle sono le ammonizioni che potremmo evitare, ma per quanto riguarda il gioco siamo sempre aggressivi“.
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