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Caso tamponi: domani Lotito in aula, 3 periti difendono la Lazio

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Si terrà domani, venerdì 25 marzo, la prima udienza riguardante il caso tamponi, scoppiato dopo la trasferta di Torino dalla quale i biancocelesti uscirono con i 3 punti dopo un rocambolesco 3-4. Lotito si presenterà in aula per spiegare le sue ragioni in merito alle accuse mosse nei suoi confronti dalla Corte federale. Viene contestata al Presidente la mancata comunicazione alle ASL di alcune positività all’interno del gruppo squadra, prima della partita di Champions league contro il Bruges, del 28 ottobre scorso, e di quella contro il Torino, del primo novembre. Inoltre, secondo la Procura non avrebbero dovuto partecipare all’allenamento del 3 novembre Immobile, Strakosha e Leiva, che in quel momento sarebbero risultati positivi al tampone.

L’ accusa sembrerebbe essere intenzionata a chiedere 6 punti di penalizzazione per la squadra, con Lotito che rischierebbe l’inibizione e la perdita delle cariche federali. Il Presidente non sembra però essere intenzionato a cedere ed ha pronta una difesa agguerrita, si avvarrà infatti delle perizie di 3 esperti, quali il professor Pregliasco, il dottor Bonandini e il sovrintendente Patrizio Rossi.

Il professor Fabrizio Ernesto Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, ha dichiarato: “La valutazione dei plurimi test molecolari e sierologici mi fanno ritenere il tampone eseguito il 26 ottobre un presumibile test falso positivo e quindi una condizione di salute e non contagiosità del tesserato Immobile nell’occasione dell’incontro del primo novembre e che nessuna manchevolezza sia ascrivibile alla società Lazio”. La società è stata infatti accusata anche di aver schierato Immobile, ritenuto in quel momento positivo, nella gara di campionato contro il Torino.

Il dott. Francesco Bonandini, direttore UOC del laboratorio Hub 2 di Roma, ha dichiarato “Non spetta e non spettava alla Lazio comunicare alle ASL competenti la positività al Covid e nessun rilievo può essere mosso”.

Patrizio Rossi, sovrintendente sanitario dell’Inail, ha poi dichiarato che sulla base dell’aspetto organizzativo della società, le decisioni riguardanti il caso “Sono di esclusiva competenza dei sanitari”.

L’esito del processo non sembra per nulla scontato e i tifosi biancocelesti si augurano sicuramente di evitare la penalizzazione in classifica e che la squadra possa quindi giocarsi l’accesso alla Champions league, ad armi pari con le altre.



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