La prima volta nell’Italia dei Grandi, Danilo Cataldi è stato scelto dal Ct Antonio Conte nella lista dei 29 preconvocati per euro2016. Il centrocampista laziale è intervenuto in conferenza stampa a Coverciano:
Come sta andando lo stage?
“E’ dura, c’è una grande intensità. Credo che tutti ci teniamo a fare bene e a dare il massimo per essere confermati anche per il prossimo stage. Io personalmente sto cercando di dare il massimo”.
Quali sono le tue aspettative? Andresti a fare la riserva in Francia?
“E’ già tanto essere qui ed avere l’opportunità di allenarsi con grandi campioni. Io cerco di imparare da tutto quello che faccio. Riserva? E’ già bello essere qui, se ce ne fosse bisogno, andrei”
Sabatini (ds Roma) ha detto che di giovani in Italia non ce ne sono e che quelli che ci sono costano troppo. Come rispondi?
“Non sono d’accordo con lui, perché credo che tante volte siano i fatti a parlare. Noi quattro ma anche altri ragazzi siamo la testimonianza che non è vero che non ci sono giovani di talento. Purtroppo può capitare di fare bene o male durante una stagione, questo non capita solo a noi giovani. Noi giovani italiani non siamo molto aiutati da questo sistema, si ricerca molto all’estero, alle seconde squadre. Il campionato Primavera è decimato, non è molto attendibile come risposta sul campo. Però credo che i giovani ci siano e abbiano tanta voglia di fare. Se si prendessero meno giocatori dall’estero sarebbe meglio”.
Come ti sei trovato con Inzaghi in prima squadra?
“La mia stagione personale non è stata assolutamente buona. Nonostante questo sono qui e sono contento. Con Inzaghi non mi son trovato male, ho giocato poco in queste 7 partite con lui semplicemente perché mi vede totalmente come un giocatore davanti la difesa e quando c’è Biglia in quel ruolo diventa difficile giocare. Ho cercato di lavorare al massimo e di farmi trovare pronto”.
Pensi che potrai entrare nel gruppo per la Francia?
“Credo che tutti sfrutteremo ogni occasione buona per far vedere quanto valiamo. Personalmente ho poche possibilità ma quelle poche me le gioco”.
Quanto è importante la chiamata di Conte per la tua crescita?
“Per me è importantissima, anche non volendo ti dà un qualcosa in più, come il pensiero di essere tra i 30 migliori italiani ed è molto bello. Il prossimo step? Spero il prossimo anno di giocare più possibile, fare gol e assist perchè sono un centrocampista con certe caratteristiche e per fare il salto di qualità non posso prescindere da queste cose”.
Quanto pesa la maglia dell’Italia?
“Pesa, pesa. Indossarla è il sogno di tutti da quando siamo bambini. E’ pesante per la sua storia e siamo contenti di indossarla”.
FOnte Lalaziosiamonoi
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