CAVANDA

Un rapporto conflittuale, mai sbocciato. Segnali di riavvicinamento? Macché, all’orizzonte non se ne vedono. Parliamo di Luis Pedro Cavanda e il Belgio, parliamo del feeling (?) del terzino angolano naturalizzato belga con il ct Marc Wilmots. “Non viene convocato per ragioni comportamentali, aveva tuonato nel novembre scorso il commissario tecnico dei Diavoli Rossi. A distanza di mesi, eccola la replica del numero 39 capitolino, affidata ai microfoni di Sport/Voetbalmagazine: Non capisco le dichiarazioni di Wilmots, nemmeno Johan Walem (ct della Nazionale Under 21 belga) ne comprende il significato. La mia priorità è il Belgio, in passato ho giocato con l’U18 del Congo e durante quel periodo ho disputato alcuni match anche con le squadre giovanili del Belgio. La Lazio mi ha detto che dovevo scegliere, perché perdevo troppi allenamenti, così ho optato per questa Nazionale”.

Poi svela un retroscena che risale a più di un anno fa, quando la Lazio fece visita al Tottenham in Europa League: Quando ho giocato contro il Tottenham lo scorso anno, ebbi modo di parlare con Dembélé e Vertonghen, mi dissero che un giocatore con le mie caratteristiche sarebbe servito al Belgio, quindi chi sa… Wilmots non ha ancora svelato i nomi di quelli che prenderanno parte al Mondiale, ognuno di noi ha ancora una possibilità, può succedere di tutto. E se non ci sarò, va bene così. Continuerò a lavorare duramente, per cercare di ottenere una convocazione”.

LALAZIOSIAMONOI



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