L’agente di Ciro Immobile è intervenuto ai microfoni sportivi parlando del suo assistito.
«La chiusura del 2018 è stata positiva, fortunatamente anche Mancini alla fine lo ha definito il miglior attaccante che ha l’Italia. Qualcuno credo abbia dimenticato i suoi numeri e quello che ha fatto questo ragazzo da quando è alla Lazio. In Italia bisognerebbe farsi un esame di coscienza, non fare i professori quando le cose vanno male e non salire sul carro dei vincitori quando le cose vanno bene. Se c’è un ragazzo che sa fare gol qui in Italia, da quando ha 15 anni, è Ciro Immobile. Bisogna tenerselo stretto, parlo come movimento calcistico italiano, perché di meglio non ce ne sono. Non può essere criticato in questo modo quando veste la maglia azzurra, solo a Roma viene difeso. Mi è sembrata una situazione allucinante, sono contento che alla fine Mancini abbia dato conferma del fatto che lui sia il migliore in Italia, i numeri parlano chiaro. Non serve avere per forza la maglietta dei grandi club per andare sui giornali ed essere esaltato».
La risposta a Monchi
«Non mi va di commentare le sue dichiarazioni, lui ha fatto tanto per portare Immobile a Siviglia e ogni giocatore ha il suo percorso. Lui andò a Dortmund quando era finito un ciclo, nel peggior momento degli ultimi anni. Monchi l’ha voluto tanto, il Siviglia aveva già vinto l’Europa League più di una volta ed era un’offerta importante. Lui poi ha scelto la Lazio, non guarda ai soldi: il suo obiettivo è giocare. Ha sempre voluto essere quello che è oggi con la maglia biancoceleste. Questa è la sintesi perfetta di questo ragazzo, ce ne sono pochi come lui ormai. La Lazio ha tutte le possibilità di crescere ancora e consolidarsi, il presidente e tutto il suo entourage lavorano benissimo, i tifosi possono stare tranquilli».
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