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Claudio Lotito si racconta a DAZN: aneddoti su Sarri, Inzaghi e la Lazio

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Claudio Lotito, presidente della Lazio, riceve il premio “Vita da Leader” e parla del ruolo del calcio, della responsabilità sociale e delle sue esperienze nel mondo sportivo e politico.

Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha aperto le porte di Formello a DAZN, regalando un’intervista ricca di curiosità e aneddoti sulla sua gestione del club negli ultimi 20 anni. Tra risate, riflessioni e momenti di quotidianità, Lotito ha parlato di tutto: dal rapporto con gli allenatori come Sarri, Inzaghi e Bielsa, fino alle scelte strategiche fatte per la Lazio.

Una giornata con Lotito: il ritmo frenetico di un presidente

Lotito ha iniziato l’intervista parlando del suo ritmo quotidiano: “Mi sveglio alle 6.00 e dormo appena tre ore. Faccio circa 2.000 telefonate al giorno e quando torno a casa, dopo un riposino in macchina, rispondo alle email fino a tarda notte”. Una vita frenetica e dedicata, non solo al calcio, ma anche alle sue altre responsabilità.

Aneddoti su Inzaghi e Bielsa

Parlando del passato, Lotito ha condiviso un ricordo su Simone Inzaghi: “Era molto fortunato. Napoleone diceva che è meglio un soldato fortunato che bravo, e Inzaghi è sicuramente un uomo fortunato.”

Ha poi raccontato il suo rapporto con Marcelo Bielsa, il famoso allenatore argentino che ha avuto un brevissimo passaggio alla Lazio: “Ho capito subito che il suo gioco non era adatto a noi. Ciò che Bielsa proponeva era lontano dalle mie esigenze”.

Il rapporto con Maurizio Sarri e l’addio

Non poteva mancare un approfondimento sul rapporto con Maurizio Sarri. Lotito ha spiegato come i problemi all’interno dello spogliatoio abbiano portato all’addio dell’allenatore: “Sarri mi disse che la squadra aveva perso l’orgoglio di combattere. Lo mandammo in ritiro, ma alcuni giocatori non lo gradivano più. Lui decise di andarsene perché non riusciva più a gestire lo spogliatoio”.

Tudor e Baroni: due allenatori, due visioni

Il passaggio da Sarri a Igor Tudor è stato un altro momento importante per la Lazio: “Tudor ha dato alla squadra un nuovo spirito, ma alla fine del campionato mi disse che era necessario fare dei cambiamenti radicali. Abbiamo rimosso chi pensava di essere il padrone della Lazio.”

Ora, con Marco Baroni alla guida, Lotito è fiducioso: “Baroni è affamato e vuole dimostrare il suo valore. È stata una scelta vincente”.

Il legame con i tifosi

Lotito ha dedicato una parte importante dell’intervista ai tifosi della Lazio: “Il presidente ha una responsabilità verso i sentimenti delle persone. Vedo tanti tifosi che vivono per la Lazio, e il nostro compito è regalare loro sorrisi e emozioni”.

L’aneddoto su Immobile e Klose

L’intervista si è conclusa con alcuni toccanti aneddoti su giocatori importanti come Ciro Immobile e Miroslav Klose. Di Immobile, Lotito ha detto: “L’ho trattato come un figlio, e lui ha ripagato la fiducia con gol e prestazioni”.

Su Klose, ha aggiunto: “La sua professionalità era unica. Ricorderò sempre quando, nel giorno del suo compleanno, mi disse che doveva andare a riposare per essere pronto all’allenamento del giorno dopo”.

Luis Alberto: tra talento e umore altalenante

Uno dei punti più interessanti toccati da Lotito riguarda Luis Alberto. Il presidente ha descritto il centrocampista come un giocatore dal grande talento, ma anche con una personalità complessa: “Luis Alberto è una persona molto particolare, ha un umore altalenante. Chiedeva a tutti i costi il rinnovo del contratto e glielo abbiamo dato, ma poi ha cominciato a fare bizze.”

Lotito ha anche parlato delle difficoltà di gestire un giocatore come lui: “Luis vuole sempre essere al centro dell’attenzione e non riesce a vivere in un contesto dove ci sono interessi comuni. Non è possibile vivere in una squadra dove i doveri sono degli altri e i diritti sono solo di uno. È un talento indiscusso, ma bisogna avere l’umiltà di capire che una squadra funziona solo se tutti lavorano insieme.”

La storia di Mario: un gesto di solidarietà

Un momento particolarmente toccante dell’intervista è stato quando Lotito ha parlato di Mario, un uomo di 60 anni che ha perso il lavoro e stava vivendo una situazione di grande difficoltà economica. Lotito ha raccontato di come, insieme a sua moglie Cristina Mezzaroma, abbia deciso di aiutarlo:

“Leggendo il giornale, mia moglie ha scoperto la storia di Mario, un uomo che non mangiava da tre giorni perché non poteva permettersi un pasto e che rischiava di vedersi staccare luce e gas. Era una situazione che mi ha colpito profondamente, così abbiamo deciso di fare qualcosa. Abbiamo contattato il giornale per avere il suo numero e lo abbiamo aiutato con un bonifico immediato, in modo da evitargli ulteriori problemi.”

Lotito ha sottolineato l’importanza di essere sensibili ai bisogni degli altri e di restituire al territorio una parte della propria fortuna: “Mi sono chiesto: se fossi stato io in quella situazione, non avrei voluto che qualcuno mi aiutasse? Noi dobbiamo fare così, è un nostro dovere sociale.”

Claudio Lotito ha condiviso con DAZN una visione completa del suo ruolo e delle sue responsabilità come presidente della Lazio. Dalla gestione degli allenatori fino al rapporto speciale con i tifosi, la passione di Lotito per la Lazio è innegabile, così come il suo impegno per portare il club ai massimi livelli.



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