L’obiettivo è la quarta vittoria consecutiva, sfruttando sconfitta del Milan e lo scontro diretto tra Inter e Atalanta, per allungare sulle tre e iniziare forse a pensare alla Champions. Ma Inzaghi, intervenuto in conferenza stampa, è molto chiaro. Si pensi partita per partita, i conti alla fine. Queste le sue considerazioni alla vigilia del match contro il Torino:
Mihajlovic ha detto che la Lazio è la squadra più in forma e che lotta per la Champions…
“Siamo sicuramente in un bel momento, abbiamo ottenuto risultati importanti, però dovremo confermarci. Affrontiamo una grande squadra, allenata molto bene, conosco Sinisa, è un amico e un bravissimo tecnico. Le sue squadre sono sempre organizzate. Il Torino nel ritorno ha perso qualche punto per strada, ma è una squadra ben costruita e hanno il capocannoniere del campionato. Dovremo fare attenzione e fare una partita determinata. Ci siamo allenati bene, ho visto i ragazzi concentrati. Voglio il 100% da tutti dal 1′ al 95′, per noi è una gara importantissima. Vogliamo rimanere in alto in classifica, per noi sarà come una finale”.
La Lazio ha l’obbligo di provarci per la Champions?
“L’ho già detto, dobbiamo affrontare partita per partita. Ho chiesto di giocare come se fosse una finale. La classifica è corta, nessuna squadra molla di un centimetro, sarà una grande lotta. Dobbiamo fare la partita giusta, ho fiducia perché ho ho visto bene i calciatori in questi giorni”.
E’ il momento più delicato della stagione?
“Sicuramente è un momento decisivo. Per questo dobbiamo giocare come se fosse una finale, avremo tantissime altre partite da qui alla fine, ma questo è un match importante per il presente e per il futuro”.
Sorpreso dalla maturità della Lazio?
“No, avevo fiducia in questo gruppo da subito nonostante lo scetticismo iniziale. Sapevo di trovare disponibilità dai miei giocatori, così come era successo nelle ultime sette partite della scorsa stagione. Stiamo ottenendo ottimi risultati, ma mancano i due mesi più importanti. E dovremo farci trovare pronti”.
Keita come sta?
“Si è allenato molto bene martedì, poi aveva ricevuto un permesso da parte della società. Poi ha avuto un brutto taglio al piede che non gli ha permesso di allenarsi. Lo staff medico è stato bravissimo a rimetterlo in condizione e ieri ha fatto un grandissimo allenamento. Vedremo se giocherà dall’inizio o a gara in corso”.
La partita dell’andata è stata un passaggio-chiave della stagione?
“Sì, andammo a Torino senza giocatori importantissimi, ricordo che ci mancavano Radu, Biglia, Milinkovic e de Vrij. Però disputammo un’ottima gara, qualche giocatore che era stato impiegato poco dimostrò di essere da Lazio. Ma per l’ottima stagione che stiamo facendo i meriti non vanno attribuiti ai singoli, ma a tutto il gruppo, che è coeso. Poi un allenatore è normale che debba fare delle scelte. Ma so anche che chi non comincia dall’inizio sa che la partita successiva può tranquillamente giocare titolare. Quindi tutti danno il 100%”.
Cosa si devono invidiare Belotti e Immobile l’uno dell’altro?
“Sono i due attaccanti italiani più forti del momento, per questo fanno coppia in Nazionale. Mi piace tantissimo Belotti, mette tanto in campo, fa reparto e gol, ma non lo cambierei con Immobile. Ciro ci sta dando tanto a livello di reti, e prestazioni. E’ un leader, in alcuni momenti della partita, quando abbiamo un momento no, è il primo a incitare i compagni. Ha sempre il sorriso sulle labbra. Lo conoscevo già, per questo lo abbiamo voluto qui. Ho stima di Belotti, ma ripeto non lo scambierei con Immobile”.
Marchetti come sta?
“Marchetti ha avuto il problema al ginocchio prima della partita con il Milan, poi si è dovuto fermare. Da generoso qual è ha provato a rimettersi subito a disposizione, ma l’infleunza gli ha fatto perdere tono muscolare. Penso che per domani non sarà convocabile. Quando sarà al 100% tornerà in porta, ora andiamo avanti con Strakosha che si è dimostrato affidabile. Lo sapevo che Thomas ci avrebbe dato tanto, ogni giorno che passa si vede sempre di più. Ha aspettato il suo turno, sono 4-5 partite che gioca con continuità. Abbiamo anche Vargic che sta crescendo e che probabilmente ha pagato l’esplosione di Strakosha. Ma quando tornerà Federico, allora tornerà titolare”.
Difesa a 3 più affidabile?
“L’importante è l’interpretazione. Possiamo cambiare più volte, ieri abbiamo provato la difesa a 4, oggi proveremo quella a 3. Ma non dipende dai moduli. Abbiamo interpretato bene le ultime gare, delle ultime 7 non abbiamo vinto solo contro il Milan, ma avremmo strameritato. Contano l’interpretazione e l’umiltà. Stiamo lavorando ognuno in funzione dell’altro, dobbiamo continuare così. Domani dovremo considerarla come una finale”.
Come sta Basta? Patric può giocare? E’ una finale vedendo le partite delle altre?
“Patric è tornato in gruppo, ha lavorato abbastanza bene. Basta è in un bellissimo momento, a Bologna ha fatto una delle migliori partite. Vedremo dopo l’allenamento di oggi. Ho detto che domani avremo una sorta di finale non perché il Milan ha perso o perché c’è lo scontro diretto tra Inter e Atalanta, ma perché il Torino farà di tutto per fermarci”.
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