Come per ogni vigilia pre partita, il mister della Lazio Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Nell’anno solare Lazio e Juve hanno fatto meglio di tutte collezionando 60 punti a testa..

“E’ un indicatore di quello che stiamo facendo. Mancano tante partite a fine stagione, saremo soddisfatti solo quando vinceremo qualcosa. E credo che sia arrivato il momento di farlo”.

E’ il momento di vincere in trasferta?

“Certo che vogliamo migliorare. Le ultime prestazioni in trasferta non hanno niente a che fare con le altre partite fuori casa. Abbiamo perso per episodi. Vogliamo provare noi a fare la partita e a comandare il gioco. Così possiamo vincere anche domani sera”.

Mauricio e Lulic come stanno?

“L’ultima rifinitura mi darà le risposte, domani mattina proveremo, spero di avere tutti a disposizione. Poi farò le mie scelte”.

Parlare di Scudetto fa paura…

“Forse non ve ne siete accorti, ma io sono un po’ miope. Non vedo troppo in là, ma solo la prossima partita. Forse a marzo potrò rispondere a questa vostra domanda. Dobbiamo migliorare la classifica, giocare da Lazio e fare così in tutte le partite. Ora la classifica è parziale per tutte le squadre”.

Una vittoria può far girare il campionato della Lazio e fargli prendere una piega da altissima classifica ?

“Tutte le vittorie possono rappresentare una svolta. Ma mancano ancora tante partite, certo la gara di domani ci dà una grande opportunità. Sappiamo che sarà difficile, sarà un’Atalanta ostica, aggressiva, ma sappiamo cosa fare. Ma non bisogna esagerare sull’importanza del matrch di domani”.

Cosa deve temere la Lazio dell’Atalanta?

“L’Atalanta cercherà di soffocare il nostro possesso palla, loro sono molto pericolosi sulle palle inattive, sono bravissimi sugli esterni con Moralez e Gomez. Gli attaccanti sono bravi nel gioco aereo, ma noi dobbiamo fare la nostra partita con il giusto atteggiamento e cercare di vincere tanti contrasti. Affrontiamo la partita con grande convizione”.

Perché questa differenza di rendimento tra casa e trasferta?

“Non è così semplice spiegare questi numeri, senza nulla togliere ai tifosi, di cui sottolineo sempre l’importanza, in campo si scende sempre undici contro undici. Noi sappiamo che anche fuori casa siamo fatti per attaccare, nelle precedenti trasferte è mancato l’atteggiamento. Forse ci è mancata anche serenità. Adesso c’è più attenzione e consapevolezza delle nostre qualità. Così possiamo dire la nostra”.

Davanti ci sono Matri, Klose e Djordjevic. Ci sono delle gerarchie o partono tutti e tre alla pari?

“Sono soddisfatto di avere tre giocatori così forti, le gerarchie sono sempre momentanee. La condizione non può essere sempre massimale, quindi devo scegliere chi sta meglio. Sto anche pensando magari in futuro di giocare con i due attaccanti, credo sia possibile anche per le loro caratteristiche. Ma è un discorso che si potrà fare quando staranno tutti bene”.

De Vrij come sta?

“Non ho notizie, credo che oggi stia facendo altre visite. Sto aspettando anche io la decisione, spero sia la migliore per lui”.

Contro il Torino è stata una Lazio cinica?

“Dobbiamo continuare a creare situazioni pericolose e ad avere occasioni. Poi più alziamo la percentuale e più sarà facile vincere. Il dato importante è che nellle ultime partite abbiamo tirato più degli avversari. Poi non mi interessa il possesso, il baricentro, le cose importanti sono occasioni create e subite”.

Questa è la settimana del salto di qualità per la Lazio? Cosa le preoccupa della gara di domani?

“Tutte le partite sono importanti, non credo che sia una settimana decisiva per noi. Vogliamo spingere, abbiamo sofferto e stretto i denti, ci siamo messi in un angolo come fa un pugile, incassando, cercando di rimanere in piedi in attesa di dare il gancio giusto. So che faremo di tutto per fare bene e chiudere questo blocco che ci porta alla prossima sosta. L’Atalanta ha buone qualità, non credo che sia una squadra che giocherà per la salvezza, è stata ben costruita ed è ben allenata”.

Dove può e dove deve migliorare la Lazio?

“Possiamo migliorare tanto, stiamo facendo bene. Possiamo fare meglio nella compattezza dei 90 minuti, solo mantenendo certe distanze possiamo fare il calcio che vogliamo. Non si smette mai di crescere, in ogni partita prendiamo gli spunti necessari per progredire. Abbiamo una miscela giusta, i giocatori esperti sono degli esempi fantastici. Ci sono i giovani che devono avere la voglia di crescere. I miglioramenti cresceranno insieme ai risultati perché portano sempre entusiasmo”.

Come sta Radu?

“Ha recuperato, non ha più la febbre. Sta abbastanza bene, chiaramente non è in ottima forma. Viene da quattro giorni di stop”.



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