ANSA – Genoa shock, ma a tremare per la nuova ondata di contagi da Coronavirus e’ tutta la serie A, che va incontro a rinvii di partite ma soprattutto rivede lo spettro di un nuovo stop.

Sono circa una decina di giocatori colpiti da coronavirus e qualche membro dello staff del Genoa. La loro positività mette in dubbio tutti i protocolli per evitare che il virus si sparga nelle società di calcio e nei match. Un vero e proprio focolaio si è acceso tra i rossoblu che molto probabilmente chiederanno il rinvio del prossimo match con uno sguardo anche al Napoli che ha affrontato i liguri poco prima del verdetto.

“Stop alla serie A? Sarei cauto a ipotizzare scenari del genere”, dice l’infettivologo Massimo Galli, che adombra addirittura un errore di laboratorio nelle positività diffuse al Genoa e prova a contenere i rischi di contagio diffuso anche tra gli avversari di domenica.

Ma il più preoccupato di tutti è Sinisa Mihajlovic che ha affrontato l’influenza e ne è uscito vincitore:

“E’ un vero e proprio focolaio, non so come faranno a giocare, Una cosa del genere ce la dovevamo aspettare”.

Lega e Federazione si sono subito attivate per capire, telefonate frenetiche in attesa di notizie precise. Si attende anche di capire se e quale è stato l’effetto domino sui giocatori del Napoli che hanno incrociato al San Paolo i genoani: domenica sera c’è Juve-Napoli, e il timore è la necessità di rinviare anche il match clou della terza giornata. di serie A. Oggi tamponi per tutti alla squadra di Gattuso, ma l’allenamento previsto per ora resta fissato. 

La notizia è già all’attenzione di Governo e autorità sanitarie, il rischio di uno stop, almeno temporaneo, è concreto. A venire in soccorso, d’altra parte, c’è la pausa della nazionale, che questa volta è anche più lunga: dal 4 ottobre si riprende il 17. 

I giocatori del Genoa non sono i primi, e senz’altro non saranno gli ultimi, ad aver contratto il virus. C’era già passata la Roma in questo avvio di campionato, e pure la Sampdoria che ha accolto Keita risultato positivo al virus durante gli esami medici di routine e messo immediatamente in quarantena. Ma mai era capitato un contagio cosi diffuso a ridosso, anzi dentro, una partita di campionato. E per questo la serie A trema

Fonte ANSA



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