ROME, ITALY: Lazio's forward Bernardo Corradi (C) celebrates with teammates after scoring against AS Roma during their Serie A soccer match at Rome's Olympic stadium 21 April 2004. AFP PHOTO PAOLO COCCO (Photo credit should read PAOLO COCCO/AFP/Getty Images)

Corradi: “Lazio sfavorita per il derby, confido in Anderson e Candreva. Non è Derby senza il tifo”

Mancano pochissimi giorni al derby, una partita tanto attesa da tutti gli amanti di pallone in Italia e fuori dallo stivale. Stefano Pioli lo disse già nel dopo gara contro il Milan, l’obiettivo principale sarà proprio il match di Domenica trascurando con un amplio turnover i 90 minuti europei di questa sera contro il Rosenborg.

La redazione di Lalaziosiamonoi.it è riuscita ad intervistare un ex Laziale. Si tratta di Bernardo Corradi, 2 stagioni con la casacca biancoceleste, 20 gol tra cui uno nel 2004 contro i giallorossi

La Lazio arriva al derby dopo due sconfitte consecutive, che gara si aspetta?

Intanto, la cosa brutta sarà la cornice: vedere uno stadio senza tifosi, pensando a quando l’ho vissuto io il clima derby, crea dispiacere. Dal punto di vista tecnico, Roma e Lazio al momento sono agli opposti. Conta anche il risultato positivo di ieri sera, può dare loro la spinta per affrontare la partita con grande carica. I giallorossi giocano e segnano tanto, magari concedendo qualcosa. Ma comunque riescono ad arrivare al gol. La Lazio, invece, sembra aver dato dei piccoli segnali di cedimento dal punto di vista fisico, ma io penso sia più sotto l’aspetto mentale. Domenica ha trovato una squadra molto stretta tra i reparti e ha trovato difficoltà a segnare ma anche a fare gioco con quegli elementi che dovrebbero fare la differenza, parlo di Felipe Anderson e Candreva. Che sono coloro che devono prendere per mano la squadra, specialmente nei momenti di difficoltà.

Per qualsiasi romano che cresce con il pallone tra i piedi, un gol al derby è più di un sogno. Lei che è riuscito a realizzarlo, che cosa ha provato?

Già aver la fortuna di fare questo mestiere è tanta. Poi se ripenso a quel momento… Qui nella capitale, l’atmosfera si vive in maniera particolare perché già tutto l’anno, ma specialmente la settimana prima, trovi la gente fuori Formello, poi arrivi allo stadio e trovi tutto pieno. Lì ti rendi davvero conto di essere un privilegiato, perché se hai la possibilità di vivere un clima così è una grande sensazione. Peccato che domenica non sarà così.

Come ha ricordato, questo derby rischia di essere giocato nel silenzio più assordante. I tifosi, sia romanisti che laziali, hanno deciso di optare per lo sciopero e lasciare sguarnite le rispettive curve. Cosa ne pensa?

Più che allo sciopero del tifo, io penso che un tifoso abbia il diritto di tifare come di non andare allo stadio, per esempio se non è d’accordo con la politica della società o della squadra. Per come vedo io il calcio, bisognerebbe tifare la maglia a prescindere, al di là di presidenti o giocatori che possono o non possono piacere. In questo caso, penso che si possa contestare o proporre azioni coercitive durante la settimana. Ma la domenica, che è l’evento clou, entrerei allo stadio. Specialmente in questo momento, mi sembra che la squadra abbia bisogno dei suoi tifosi.

Quale sarà l’uomo chiave per i ragazzi di Pioli?

In questo momento, il giocatore che sposta gli equilibri è Lucas Biglia. Però immagino che sarà uno tra Candreva e Felipe Anderson. Keita sarà ancora infortunato, se fosse potuto rientrare, sarebbe stato lui.



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