Vigilia di Serie A in casa Cremonese. Gli uomini di mister Alvini, domani pomeriggio ospiteranno la Lazio di Sarri in cerca di riscatto dopo la debacle europea. A parlare nella consueta conferenza stampa è stato proprio Alvini. Queste le sue parole:

Dopo due pareggi che hanno dato fiducia, che settimana è stata?
“È stata una settimana di lavoro estremamente positiva, stiamo entrando a regime. Abbiamo fatto due mesi e mezzo di lavoro importante e lo spirito di squadra sta nascendo, stiamo lavorando per costruire qualcosa di bello. Siamo contenti di questa settimana di lavoro”

Chi saranno gli assenti?
“Castagnetti non si è mai allenato in gruppo e non ci sarà. Nemmeno Carnesecchi verrà con noi”

Lei e Sarri avete una storia simile, ma stili di gioco diversi.
“È piacevole affrontare la Lazio per tutti, ma personalmente giocare contro Maurizio è un piacere. Lo considero un grande allenatore, un amico perché andavo spesso a vedere i suoi allenamenti e giocare una partita di Serie A è sicuramente piacevole. Giocargli contro mi fa piacere, sia perché la Cremo può affrontare la Lazio e personalmente perché potrò stringergli la mano. Per me lui è stata fonte di apprendimento, ho passato tanti pomeriggi a studiarlo negli anni”

La Lazio è reduce da una sconfitta pesante in Europa League
“Quando in rosa hai grandissimi campioni, una grande squadra abituata a giocare due competizioni non credo possano esserci ripercussioni. Certi giocatori sono abituati, come ho letto da diverse parti so che reagiranno. I grandi giocatori che hanno in rosa possono invertire la tendenza. Prima di giovedì si parlava molto bene della Lazio, la sconfitta in Danimarca è stata difficile, ma va ricordato che l’anno scorso sono arrivati quinti e hanno fatto grandi acquisti per raggiungere la Champions”

L’ultima vittoria della Cremonese in casa in Serie A fu proprio contro la Lazio, 26 anni fa
“Abbiamo fatto due mesi e mezzo di lavoro importanti, costruendo qualcosa e partendo per un viaggio. In questo periodo siamo passati in Coppa, ci sono state sconfitte particolari e risultati importanti come i pareggi. Dopo due mesi e mezzo di lavoro importante è bello che la Cremonese abbia una sua identità e sarebbe bellissimo chiudere il ciclo con una vittoria. Lavoreremo per fare il massimo”

Sette grigiorossi sono stati convocati dalle rispettive nazionali. È soddisfatto?

“Non mi è mai successo, quindi per me è una situazione nuova. Sicuramente è affascinante poter rappresentare il proprio paese ed è un orgoglio per la Cremonese. Da allenatore poi mi piacerebbe lavorare su Hendry, Dessers e Felix che faranno trasferte molto lunghe. Comunque sono felice che la Cremo abbia giocatori in Nazionale, sicuramente torneranno motivati”

A destra potrebbe esserci ancora Sernicola dopo l’ottima prestazione di Bergamo?
“Abbiamo le idee chiare in difesa, mi piacerebbe anche lavorare con Hendry. Sernicola ha fatto una buona partita a Bergamo e potremmo proseguire su quella strada, l’ho scelto perché Ghiglione non era disponibile”

Ha qualche dubbio sulla trequarti di domani?
“In queste partite abbiamo giocato sia con il vertice basso che con quello alto, o con la difesa a tre o a quattro. Sicuramente la Cremo si può adattare a situazioni dinamiche della partita. Domani vediamo se giocare con un vertice basso a protezione o con uno più alto a rompere la loro fonte di gioco. Devo valutare e deciderò domattina. Ho la possibilità di scegliere e sono convinto che chiunque scenderà in campo darà il massimo”

Quanta voglia ha Dessers di segnare il primo gol italiano?
“Ha la nostra totale fiducia, non deve essere in ansia. Il gol arriverà, alla Serie A bisogna adattarsi, ma noi abbiamo grande fiducia in lui e sono certo che farà gol importanti per la Cremo”

Come si argina Milinkovic-Savic?
“È un calciatore straordinario, come altri di qualità che ha la Lazio. Noi lì possiamo contrapporre la fisicità di Meité, Escalante e anche Ascacibar, che nello stretto è dinamico. Potrebbe essere Meité a contrapporlo, è un duello che vedremo domani”

Domani gli attaccanti dovranno giocare con le scarpe da calcio, non i mocassini…

“Domenica a fine primo tempo ho detto proprio ai ragazzi che giocavano con i mocassini. Gli ho detto che era una partita alla quale venire incontro forte, perché loro ti saltavano addosso e se non sei ben piantato a terra rischi di scivolare. L’ho ripetuto a fine partita perché era vero, sono contento di Dessers e Okereke, l’ho detto per stimolarli e aiutarli a fargli capire di cosa avevamo bisogno, l’ho detto a modo mio ma sono convinto che abbiano capito”

Meité è cresciuto in settimana?
“Può darci fisicità, esperienza e qualità di cui questa squadra ha bisogno in mezzo al campo. Porta caratteristiche tecniche di cui noi abbiamo bisogno, la sua fisicità può essere molto importante per noi e sicuramente ci dà una grande mano in tutte le caratteristiche, l’esperienza che ha in questo campionato”

Come valuta la reazione dopo il gol di Demiral a Bergamo?
“La squadra ha sofferto nel secondo tempo, ma l’Atalanta è prima e viene da un percorso importante in questi anni. I ragazzi hanno reagito, rischiato e fatto gol sotto il settore facendo impazzire i tifosi. È stato aggregante e una miscela importante, la squadra l’ho vista bene come l’ho vista sin dall’inizio, è logico che serva crescere. Meité è arrivato poco fa, ci sono tante dinamiche che servono per costruire qualcosa. La prima cosa che abbiamo fatto è stata costruire uno spirito, e l’abbiamo visto in campo”

La sua reazione durante il Var check con l’Atalanta è diventata famosa. Cosa ha provato in quei momenti?
“Ho chiesto scusa all’arbitro, ma in quel momento lì c’era tutta la passione e le idee che cerco di trasmettere ai calciatori. Chi l’ha interpretata in maniera diversa è veramente un mediocre, io da spettatore preferirei vedere più Alvini in quel modo piuttosto che le risse. Nel mio gesto c’è la passione, la voglia di trasmettere ai ragazzi la possibilità di giocarsela”



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