L’inizio di stagione della Lazio è stato balbettante, rispetto alla scorsa stagione. Troppo discontinua ed a volte troppo brutta per essere vera, una squadra lontana parente di quella scintillante del girone di andata dello scorso campionato. Però c’è un dato di fatto: i biancoceslesti stanno faticando da tutto il 2013, 26 maggio escluso. Nell’ambiente c’è sicuramente tanto scoramento ma la stagione è all’inizio e per forza di cose bisogna far quadrato intorno alla squadra. Questo è il messaggio che più volte ha lanciato Stefano De Martino, il Responsabile della Comunicazione biancoceleste, il quale è tornata è tornato a ribadire il concetto anche oggi che sicuramente l’ambiente è ancor più deluso dalla partita di Reggio Emilia: “Il risultato contro il Sassuolo è un po’ controverso e offre una duplice lettura del match – le sue parole dai microfoni di Lazio Style Radio – in questo periodo ci è fatale la minima distrazione, cosa che non accadeva l’anno scorso, oggi un piccolo calo di concentrazione significa pagare immediatamente sul campo. La Lazio poteva e doveva portare a casa la partita, ma purtroppo si è distratta e contro un buon Sassuolo, ammirato già a Napoli, abbiamo subito il 2-2 su due calci piazzati. E’ stata una partita strana, sulla falsariga di quelle passate contro Siena e Novara, quando lasciammo sul campo addirittura i tre punti. In questo momento non ci possiamo permettere certi cali di concentrazione, ma il mister sta facendo un lavoro importante in questo senso, per trasmettere alla squadra la consapevolezza di poter far bene”.
Appunto un inizio di stagione sottotono: ”La nostra volontà è quella di ripartire subito. Le cause? Sicuramente c’è da considerare un’inizio di stagione difficile, con la pesante sconfitta maturata in finale di Supercoppa, ma soprattutto bisogna tenere conto delle tante defezioni: vengo ora dall’infermeria, c’è un po’ di scoramento per gli infortuni particolari che stiamo subendo. Abbiamo una rosa vasta e tutti i calciatori chiamati finora in causa hanno dato il massimo, ma non è facile fare il conto con gli uomini che cambiano ogni partita e gli automatismi continuamente da ricercare. Tuttavia la stagione è appena cominciata, siamo soltanto all’inizio di ottobre: la sosta ci permetterà di tirare un po’ il fiato e di recuperare tante figure. Klose? Sono convinto che possa esserci subito al rientro dalla sosta”.
Ma il calendario offre subito l’occasione immediata di riscatto, domani ecco la gara europea in casa del Trabznospor che già si annuncia in uno stadio particolarmente caldo, un atmosfera che non sempre c’è all’Olimpico, soprattutto nelle ultime partite europee della Lazio: “In Turchia troveremo una squadra in salute, proveniente da tre risultati positivi consecutivi, con condizioni ambientali infernali. A tal proposito, ribadisco che quello dello stadio pieno è un fattore fondamentale. Lo ha sottolineato il mister di recente ed è un pensiero avvertito anche dalla squadra, che in campo si guarda intorno e non sente il supporto del pubblico, lo stesso che al contrario subisce nei campi avversari. Il mio è un invito garbato: non possiamo presentarci con 6.000 paganti e 25.000 spettatori all’Olimpico. Va bene la libertà di critica, anche feroce, ma esserci è importante e questa disaffezione non è positiva. C’è bisogno del sostegno tangibile, reale, urlato e sbandierato della nostra gente. Il pasticcio biglietti per la trasferta di dopodomani? E’ un qualcosa di imbarazzante e sarà oggetto di una discussione già all’analisi della nostra società. Sono cose che non possono accadere in una competizione europea”
NOIBIANCOCELESTI
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