“Siamo usciti circa un’ora fa dal carcere. È stata una giornata che mi rimarrà dentro, per le sensazioni suscitate dal carcere. La nostra è stata una visita ufficiale, nelle vesti della società S.S.Lazio. Abbiamo incontrato i 3 ragazzi tutti insieme in una stanza. Si è partiti dal racconto di quella giornata, di quella situazione in cui tanta gente si è ritrovata nelle caserme senza aver fatto nulla. I ragazzi sono tutti e 3 in cella insieme, questo è un aspetto positivo. Abbiamo parlato di Lazio, dagli ultimi match ai quali loro non hanno potuto assistere, sino al mercato. Il mio intento era quello di regalargli una mezz’ora di relax, di distoglierli dalle preoccupazioni che in questo periodo attanagliano loro. Sono detenuti, dunque le loro condizioni non sono chiaramente delle migliori, il disagio è tanto. Sono 3 ragazzi forti caratterialmente, di grande forza d’animo, stanno affrontando una situazione difficilissima con grande coraggio e grande piglio. Mi preme dargliene atto. In chiusura, abbiamo loro consegnato 3 maglie da gioco e 3 maglie in bianco, perché ritenevo che quel nome dovrà essere stampato insieme, a Roma, dopo il rilascio. È una sorta d’augurio e d’impegno, per testimoniare a loro l’importanza di questo evento simbolico”. Chi parla è Stefano De Martino, responsabile della comunicazione biancoceleste. Raggiunto telefonicamente dalle frequenze di LazioStyle Radio 100.7, De Martino ha riportato i racconti di una giornata trascorsa al fianco del team manager Maurizio Manzini in visita ai tre tifosi laziali ancora detenuti nel carcere polacco di Bialoleka. La delegazione dell’Aquila ha cercato di riportare il sorriso e la serenità sui volti dei supporters biancocelesti ancora bloccati in terra varsaviana. In chiusura, un ringraziamento all’Ambasciata: “Prima eravamo stati in ambasciata a fare il punto della situazione. Lì ho potuto leggere la documentazione in presenza dell’ambasciatore. M’interessava capire i passi della vicenda dal punto di vista giuridico. Mi sento di ringraziare l’Ambasciata per il loro lavoro fin qui svolto. Hanno preso a cuore la faccenda, anche i 3 ragazzi me lo hanno confermato. Non si possono fare nè previsioni né valutazioni. Da qui ai prossimi giorni tutto può accadere, siamo nelle mani dei giudici”.
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