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De Vrij: “United? Voglio vincere con la Lazio! Il preliminare è stato un duro colpo ma ora ci siamo ripresi”
Dopo un lungo stop Stefan De Vrij, il perno della difesa biancoceleste, è pronto per tornare in campo. L’olandese si è confessato ai microfoni de Il Messaggero in una lunga intervista. Ecco le sue parole: “Sto recuperando, la prossima settimana voglio rientrare in gruppo. Spero di farcela con il Sassuolo”.
Poi sul suo futuro: “Spesso mi accostano al Manchester United perché c’è van Gaal, ma io voglio vincere alla Lazio. Abbiamo avuto un inizio difficile ma siamo tornati forti e stiamo risalendo in classifica. Il preliminare di Champions è stato un colpo duro da digerire, uscire subito ci ha dato una profonda delusione. Il Leverkusen però era più forte, aveva anche più esperienza. Gioca ogni anno in Europa”.
Poi sui compagni olandesi, Kishna e Hoedt: “Parlai con Wesley prima che venisse alla Lazio, gli avevo spiegato un po’ di segreti sul campionato italiano, lui apprende in fretta. Non ho ancora giocato con lui, ma sta già imparando tanto. Wesley, Gentiletti, Mauricio sono tutti forti. Non importa chi c’è in campo, contano i movimenti e sapere sempre cosa fare, siamo una squadra. Kishna è molto giovane e molto forte”.
Su Pioli: “Il mister è molto importante per come parla, con energia ed entusiamo. Sa essere un capo ma poi scherza e ride come tutti”.
Sul derby e sulla finale di Coppa Italia “Il derby è una partita fondamentale, tutti non parlano d’altro. Non vedo l’ora di giocarlo, lo scorso anno meritavano di più all’andata. Vorrei anche rigiocare la gara contro la Juve, non l’ho mandata giù”. Sul momento della Lazio: “Siamo tornati forti, i risultati stanno migliorando ma possiamo crescere ancora tanto”. Sull’inizio difficile di stagione: “Ci sono stati problemi individuali e di squadra, e siamo arrivati male al primo appuntamento in Supercoppa”. E sul malinteso con Berisha nella notte di Leverkusen:“Tutti sbagliano, c’è stato un errore di comprensione”.
Poi alcune domande sulla vita privata: l’olandese confessa di avere un debole per gli gnocchi: “Li ho scoperti per la prima volta in Italia e adesso la mia fidanzata me li cucina ogni sera. Non posso più farne a meno”.
Poi sul periodo di convalescenza post operazione al menisco di qualche tempo fa: “Proprio perché nel calcio la tua carriera può finire da un momento all’altro, i miei genitori mi sostenevano ma volevano finissi gli studi”.
Una vita sana quella di De Vrij, nessuna sregolatezza: “Ogni sera leggo versi della Bibbia. Non bevo e non fumo, curo in maniera maniacale la mia prevenzione. Devo dormire dieci ore a notte. Non ho mai avuto molto tempo libero. Ho sempre messo il calcio e la mia formazione davanti al divertimento e alle mie relazioni sociali”.
Poi ancora sull’infortunio “Ero arrivato in Olanda senza alcun problema. Ero partito da Roma in forma, avevo tuttavia già giocato quattro partite in due settimane. Forse ero un po’ stanco, perchè nel precampionato non avevo disputato nemmeno un’amichevole. Con l’Islanda non avevo avvertito alcun fastidio per novanta minuti. Dopo la paritta però c’era un versamento. Il giorno dopo era andato via il gonfiore e i medici mi avevano dato l’ok, perchè non c’era nulla di preoccupante. Alla vigilia del match con la Turchia era andato bene il provino…”. Però purtroppo il ginocchio ha fatto crack: “Ho tanta voglia di tornare, quando vado allo stadio a guardare le partite vorrei sempre stare in campo ed aiutare la squadra”.
Infine qualche parola sulle sue ambizioni, alzare un trofeo sarebbe un sogno: “Voglio vincere qualcosa qui. Abbiamo avuto due opportunità, non le abbiamo sfruttate, ma ora siamo più forti dell’anno scorso. Non pronuncio la parola scudetto, ma è rimasto chi già si conosceva bene e la rosa è stata rinforzata”.
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