In uno stadio deserto, con una tifoseria spaccata tra chi lascia lo stadio vuoto e chi rimane fuori a contestare, anche se qualcuno di lasciare la squadra sola proprio non se la sente. la Lazio si gioca una grande chance per rimanere aggrappata al treno dell’Europa.
VINCE IL CALDO, SERVE IL TURBO – Fa caldo e lo si vede sulle facce paonazze dei giocatori. A scaldare i cuori della gente ci pensano prima Gonzalez, con un Euro goal annulato per qualche dubbio e qualche tiro dalla distanza di Candreva che esalta le doti di Consigli in formato Nazionale. La Dea si chiude bene, non lascia spazi e riparte con Maxi Moralez che per poco, non faceva gioire l’avvocato Stendardo che voleva fare la sua arringa a Marchetti.
GIU’ DI MORALEZ – Dopo un inizio di ripresa soporifero, ci pensa Moralez ad alzare i toni portando in vantaggio gli orobici, con una zampata sotto misura, dopo una dormita di Lulic. A completare la frittata ci pensa Candreva che, già ammonito, si getta in area di rigore e si becca il secondo giallo per simulazione, Lazio in 10 uomini.
L’UOMO SBAGLIATO AL MOMENTO GIUSTO – Lazio in parte anche sfortunata, le occasioni migliori capitano sui piedi sbagliati, Biava si trasforma in attaccante con scarsi risultati, non è lui che può fare la differenza li davanti.
OCCASIONE SPRECATA – Come al solito, quando c’è la possibilità di prendere il volo, la Lazio rimane ancorata ad una classifica deficitaria, mentre a sorridere sono Parma e Inter che salutano la squadra di Lotito e allungano in classifica.
CITTACELESTE
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