Storia S.S. Lazio
“Di padre in figlio”, la speranza degli organizzatori :” Non contestate “
”Di Padre in figlio’ deve essere la festa di tutto il mondo Lazio, ed il ricordo dello scudetto del 1974 deve servire a riunire tutte le componenti del mondo biancoceleste: la tifoseria, la societa’, la squadra del nostro cuore”. E’ il messaggio distensivo che diffonde il comitato organizzatore della festa biancoceleste del 12 maggio, quando all’Olimpico saranno celebrati i vincitori del primo scudetto laziale vinto nel 1974. ”Quel giorno si festeggeranno i padri ed i figli – prosegue la nota –: i nostri figli sono i giocatori di oggi, nati dopo le crisi ed il salvataggio della societa’ e della prima squadra della Capitale”.
E’ la festa di tutti i laziali, al di la’ della spaccatura che sta vivendo la societa’ attuale con parte della tifoseria. “E’ grazie a questo che oggi possiamo festeggiare i successi del 1974, quelli che sono venuti dopo, e programmare quelli che verranno – spiegano gli organizzatori -. Il 12 maggio saremo tutti uniti attorno alla Lazio senza divisioni, senza contestazioni, impegnandoci a sostenere la squadra negli sforzi che ha compiuto, che sta compiendo e che compirà”.
Numerosi i protagonisti della storia biancoceleste che scenderanno in campo: ”Saranno presenti assieme a noi, protagonisti della vittoriosa cavalcata del 74, anche il memorabile gruppo dei meno 9 e della salvezza agli spareggi, assieme ai campioni che nel 2000 ci regalarono lo scudetto del centenario, nonche’ alcuni giocatori della rosa attuale della S.S. Lazio calcio cui va la nostra gratitudine per aver consentito la partecipazione. Che il 12 maggio sia la festa della Lazialità – e’ l’auspicio –come la pensarono i nostri fondatori: concordia parvae res crescunt”
LALAZIOSIAMONOI
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