Grande vittoria, grande partita, tre punti guadagnati in rimonta e terzo posto acciuffato di nuovo in attesa della gara del Napoli. Prima Parolo, poi Klose e poi di nuovo Parolo regolano il Milan di Inzaghi in rimonta. Ma l’urlo di gioia è inevitabilmente strozzato in gola in occasione del terzo gol: Cataldi scorge Candreva completamente solo sull’ out di destra e per l’esterno romano è un gioco da ragazzi servire l’assist perfetto. E’ Filip Djordjevic il destinatario, ma il serbo manca l’appuntamento col pallone ed il piede destro impatta col terreno e la caviglia si torce in modo anomalo, Parolo raccoglie e segna. 3 a 1, partita in ghiaccio, ma ci si accorge subito che dentro l’area rossonera qualcosa non va. A terra Djordjevic si dimena, i compagni chiamano subito l’intervento dello staff medico, non ce la fa a proseguire.
Gli esami del giorno dopo rivelano la vera e pesante entità dell’infortunio: frattura scomposta del malleolo peronale e stagione praticamente finita per l’attaccante ex Nantes. Con sette sigilli Djordjevic è il capocannoniere della Lazio e perno d’attacco imprescindibile per Pioli, inevitabile quindi muoversi sul mercato da qui fino alla fine del mese per sostituire il bomber col numero 9 sulle spalle.
EMERGENZA ATTACCO:
L’unico attaccante di ruolo attualmente nella rosa laziale è Miro Klose. La punta tedesca, miglior marcatore assoluto della storia dei mondiali, quest’anno si è alternato proprio con Djordjevic in una staffetta chiara fin da subito: Filip è il titolare, Miro entra a partita in corso. Ora però con l’infortunio del collega il 36enne tedesco non può accollarsi da solo l’attacco per l’intero girone di ritorno e le piste per un nuovo attaccante sono molte. La società assicura il ritorno dalle parti di Formello di Brayan Perea che ha collezionato poche presenze (ed un solo gol) in quel di Perugia; ma Lotito e Tare sanno benissimo che per agguantare l’obiettivo Champions serve un giocatore pronto, esperto e col fiuto del gol. Le ipotesi sono tante, forse la più suggestiva è quella di un ritorno in Italia per Mario Balotelli: dell’attaccante italiano se ne era già parlato in orbita Lazio prima dell’infortunio di Djordjevic. Raiola, l’agente di Super Mario, ha proposto il suo assistito a Lotito che però difficilmente si farà carico anche solo di una parte del gigantesco ingaggio percepito dal calciatore e per questo, la pista Balotelli sembra al momento la meno percorribile.
Più concreta sembra invece la possibilità di vedere Pazzini all’Olimpico. L’attaccante toscano non gradisce l’utilizzo col contagocce riservatogli da mister Inzaghi e rappresenterebbe l’identikit perfetto in quanto arriverebbe con la formula del prestito fino a fine stagione e rappresenterebbe “l’usato sicuro” da gettare subito nella mischia.
Denis, Bergessio, Okaka ed Amauri sono altri nomi da tener d’occhio insieme alle suggestioni Cassano ed Osvaldo, quest’ultimo in rotta con l’Inter.
SOLUZIONI TATTICHE:
Non è del tutto impossibile però che la società decida di continuare con quello che già si ha: anche nella scorsa stagione, quando Klose, Perea e Postiga furono costretti ad alzare bandiera bianca per i rispettivi acciacchi, l’allora tecnico bianco celeste Edy Reja aveva fatto di necessità virtù schierando un tridente composto da Candreva e Keita laterali, con Mauri ad agire da “falso nueve” con discreti risultati. In questo senso Mamadou Tounkara potrebbe trovare finalmente l’esordio stagionale in alternanza con il capitano.
Le vie del mercato sono tante e mutevoli, specialmente nello scenario economico attuale dove – eccetto le big d’Europa – tutte le squadre si muovono con cautela per stanare l’affare migliore; adesso la società dev’essere brava nel riempire il buco lasciato da Djordjevic per centrare quello che ormai è l’obiettivo dichiarato, l’Europa che conta.
Articolo di Valerio Bernardinetti
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