dottoNell’edizione odierna del quotidiano romano c’è un fondo a cura di Giancarlo DOTTO che mette a confronto Lazio e Roma.Il giornalista non risparmia critiche verso il club biancoceleste, ma elogia i suoi dirigenti. Ecco un estratto dell’articolo: La Lazio è una squadra invisibile. Malattia incurabile. E non date la colpa ai media. I media hanno un olfatto infallibile. Vanno dove le cose esistono. La Roma esiste a prescindere. Esiste persino di questi tempi, che è tutto dire.  […]Tutto questo Lotito lo sa. E rosica. Vive tutti i giorni sulla sua pelle la disperante beffa di essere ma non di esistere. […] Lui e Tare, diciamola tutta, magari averceli. Sanano bilanci, scovano giocatori, acchiappano trofei, non sbagliano un allenatore, ma poi si guardano dietro, cercano intorno, e cosa vedono? Un’aquila spelacchiata e il deserto. E una macchia d’irriducibili tifosi. Per lo più inguaribili romanticoni e intellettuali raffinati, che colgono la bellezza assoluta e nichilista del tifare il nulla. Quel dolore sottile, quello spleen stordente della sottrazione. Non a caso, il tifoso laziale si esalta nella disgrazia. Quasi quasi, se rinasco, rinasco laziale”.

LAZIONEWS



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