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E’ il momento di guardare in casa nostra e non fuori
Forse è il momento giusto anche se tardivo di aprire gli occhi, anche se i nostri sono spalancati da molti anni. Non siamo il Barcellona, non siamo il Real Madrid ma non siamo neanche il Carpi e ne il Latina con tutto rispetto per le ultime squadre citate. La Lazio vive in un ambiente goliardico ed orgoglioso ma allo stesso tempo ogni tifoso vuol vincere come giusto che sia. La storia laziale insegna che sul campo non bisogna aver paura di nulla affrontando l’avversario onorando la Maglia centenaria che viene indossata dai nostri padri e nonni. Una tradizione che non vede limiti una tradizione che viene tramandata di Padre in Figlio. Si è parlato moplto della partita della Roma contro il Sassuolo e contro il Frosinone accusando i cugini del risultato bugiardo che gli ha portato punti nelle loro tasche. Ma protestando solo su di loro e guardando sempre in casa loro cosa cambia alla Lazio? Nulla! Bisognerebbe puntare gli occhi a Formello. La Lazio di Pioli ieri ha rimediato l’ennesima umiliazione in trasferta, ma la cosa preoccupante è i gol subiti fuori da Roma sono saliti in doppia cifra in pochissime giornate giocate. Ma non guardiamo solo il campionato della Serie A cerchiamo di aprire gli occhi ed aggiungere la preparazione estiva e le partite in ambito europeo. La Lazio, anche se è presto non riesce più ad onorare l’aquila romana. Non puntiamo il dito su Hoedt, su Radu o su Pioli ma la colpa di tutto ciò non deve ricadere sul singolo ma sul gruppo che si è sfaldato in meno di 3 mesi. Sarà la partenza di Ledesma? Sarà la situazione di Mauri? O sarà il mancato mercato col contentino di una società che prima non soddisfa le richieste di un allentatore che nell’annata passata ha fatto miracoli unendo un gruppo di giocatori portandoli al terzo posto? Sia chiaro che quest’anno quel miracolo ancora non si vede e non c’è la certezza di rivederlo o almeno si spera. La situazione sta andando su una salita sempre più ripida con ostacoli sempre più alti. Le assenze di ieri contano poco anche se gli elementi mancanti erano di tutto rispetto ma il vero ingrediente fondamentale che ti fa vincere una partita è il vero assente in questa Lazio di quest’anno, ovvero la testa, il cuore e la voglia di vincere ma come riportato prima non deve esser svolto dal singolo ma dal gruppo. C’è bisogno di riscatto, c’è bisogno che la società deve tirar fuori gli attributi e sicuramente non c’è bisogno di guardare altrove per trovare delle soddisfazioni personali specie se la Roma perde o Pareggia. Lotito ha ordinato a Pioli di andare in ritiro fino alla gara contro il Genoa, cosa giusta ma non troppo visto che il pesce puzza dalla testa e non sotto al collo. Nessuno escluso NOI RIVOGLIAMO LA LAZIO E LA DIGNITA’!
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