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Ederson spiega l’effetto Reja :” Siamo più sciolti e con le idee chiare “

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EDERSON

I migliori auspici per il nuovo anno, la voglia di mettersi alle spalle una stagione tra alti e bassi e ripartire, sempre con addosso la maglia della Lazio. La vittoria contro l’Inter ha riportato serenità ed entusiasmo, fattori non pervenuti negli ultimi mesi a Formello. Le voci di mercato non lo toccano minimamente, l’obiettivo rimane quello individuato un anno e mezzo fa: lasciare la sua impronta negli almanacchi biancocelesti. Di questo e molto altro ha parlato Honorato Ederson, intervenuto a tutto tondo ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7:

E’ appena terminato una seduta dai ritmi molto elevati… “Abbiamo fatto un buonissimo allenamento oggi, c’è voglia di continuare su questo rendimento e migliorare. Gli allenamenti con Reja sono importanti per le entrambe le fasi, facciamo girare la palla e cerchiamo di trovare nuove soluzioni. Siamo stanchi ma contentissimi”.

Come è stato l’approccio con mister Reja? “E’ uno che lascia tanta libertà per ragionare in campo, esprime le sue direttive tattiche e fa giocare in modo spensierato. Per adesso mi trovo molto bene con lui, così come con il resto del gruppo”.

L’impatto con Bollini? “Anche mister Bollini è molto preparato, per lui c’è la stessa stima che nutriamo per Reja. Accettiamo i loro consigli perché possono portarci tutta la loro esperienza, la grinta, l’entusiasmo e la voglia di giocare”.

Siete più tranquilli dopo lunedì? “E’ stato importantissimo vincere contro l’Inter, abbiamo portato a casa il nostro obiettivo. Ora subentra la fiducia e la consapevolezza dei nostri mezzi. Ma sappiamo che possiamo e dobbiamo migliorare, perché abbiamo una rosa di grande qualità, e su questo stiamo lavorando”.

Contro i nerazzurri si è vista una squadra in campo molto compatta… “Abbiamo cercato di fare quello che ha chiesto il mister durante la settimana, giocando in maniera solida e non concedendo nulla all’Inter. Sulle ripartenze sapevamo di poter far male ai nerazzurri, ma questo può essere un buon modo per affrontare anche altre squadre”.

Perché la Lazio rende di più in Europa che in Italia? “Penso soprattutto che fino ad ora in campionato abbiamo fatto bene all’Olimpico e perso tanti punti lontano da casa. A Bologna ci aspetta un test importante, dobbiamo cercare di vincere fuori casa e stiamo lavorando per questo”.

Qual è la prima differenza riscontrata con il cambio Petkovic-Reja? “La squadra gioca in maniera più sciolta, abbiamo le idee un po’ più chiare tatticamente. Il mister ha lavorato sulla solidità difensiva ma anche sulla fase di possesso. Ognuno ha la sua filosofia e ora attuiamo un altro stile di gioco, ma sono convinto che possiamo migliorare ancora”.

Cosa vorresti dal punto di vista personale? “Posso migliorare nella continuità, giocare il più possibile e tenere un buon rendimento, cercando di essere decisivo, cercando giocate importanti e assist, non soltanto i gol. Anche in fase difensiva cerco di svolgere il mio dovere, come il mio ruolo mi impone”.

Le indiscrezioni di mercato ti disturbano? “Ho sentito anche io queste voci sul mercato, non sono assolutamente vere. Io sono contentissimo alla Lazio, ho fatto di tutto per arrivare qui. Ho firmato un contratto lungo e intendo restare il più a lungo possibile a lottare per questa maglia. Voglio dare tutto per la Lazio, anche la mia famiglia si trova benissimo qui”.

Contro l’Inter si è avvertito qualche fischio nei tuoi confronti…“Questi derivano dalla mia ultima intervista rilasciata in Brasile, in cui espressi tutta la felicità nel ritrovare la mia famiglia in vacanza e ricaricare le batterie. Nessuno dimentica le sue origini, ma questo non vuol dire che abbia voglia di tornare a casa. Sono già 9 anni che sto in Europa e qui mi sono adattato benissimo, così come la mia famiglia. Con il cambio del mister ho ancora più stimoli, Reja ha portato tanto entusiasmo e chiarezza.

Ti aspetti più spazio in campo? “Ho tanta voglia di giocare, ma non sono uno che fa polemica se non gioca. Anzi, cerco di lavorare sempre più intensamente per ritagliarmi uno spazio. Abbiamo tante partite e ognuno avrà la sua chance, l’importante è lavorare, restare positivi e farsi trovare pronti sia fisicamente che psicologicamente quando si verrà chiamati in causa”.

La più grande difficoltà riscontrata in Italia? “Il tatticismo delle squadre avversarie, spesso assistiamo a partite contro difese molto chiuse. In Francia c’era meno preparazione tattica, è questa la differenza più evidente”.

Contro il Grifone Monteverde siete stati investiti da un bagno di folla…“E’ stato bellissimo e ci ha fatto tanto piacere, non avevo mai vista così tanta gente a Formello. Abbiamo trovato la forza necessaria per fare bene, sarebbe bello riscontrare anche all’Olimpico questo entusiasmo. C’è bisogno del sostegno del nostro pubblico, perché la squadra gira meglio quando sente la fiducia dei suoi tifosi. E’ bellissimo vederli cantare e sostenerci, durante la partita ci fanno tirare fuori quella rabbia in più per remare tutti dalla stessa parte. Tutta la settimana ci prepariamo per arrivare in campo a dare il meglio per vincere, ma nel calcio ci sono tanti fattori imponderabili che possono metterci in difficoltà. L’importante è che non sia mai mancato l’impegno da parte di nessuno”.

 

C’è quindi spazio per i messaggi arrivati in studio per Ederson…

Il feeling con Keita e gli altri giovani? “Keita è il mio hermanito (fratellino, ndr). E’ un ragazzo sempre positivo che vuole dimostrare tutto il suo talento. Abbiamo lo stesso carattere, ci cerchiamo molto sia dentro che fuori dal campo. Anche gli altri ragazzi sono giovanissimi e vedo per loro grandi margini di miglioramento. Hanno un talento enorme e sono certo che saranno loro il futuro della Lazio”.

Un consiglio: tira di più in porta. “E’ vero, bisogna rischiare. Personalmente cerco di valutare sempre la soluzione migliore al momento giusto. A volte, se c’è un compagno posizionato meglio, bisogna dargli palla. L’importante comunque è vincere, non conta chi segna”.

Perché non hai concluso a rete nell’occasione finale del derby d’andata? “Volevo rimanere freddo e stoppare la palla prima di piazzarla all’angolino, ma De Rossi ha fatto un recupero fantastico proprio mentre stavo per calciare”.

La squadra ha bisogno di rinforzi? “La società è attentissima sul mercato, ma penso che la nostra sia una rosa completa. Ci sono tanti giocatori di qualità, che possano dare quel qualcosa in più dal punto di vista della fantasia. E non dimentichiamoci mai del collettivo…”.

Ti vedo molto bene da seconda punta… “La posizione naturale per me è agire centralmente da numero 10, fare da raccordo tra centrocampo e attacco. A Lione giocavamo nel 4-3-3 e ho disputato il 90% delle partite largo a sinistra, trovando qualche difficoltà. La mia posizione preferita è quella centrale”.

Hai la stessa voce di Tommaso Rocchi! “Vuol dire che parlo molto bene l’italiano (ride, ndr)”.

Tra poche ore la Lazio festeggia i suoi 114 anni. “Auguro un buon anno a tutti i dipendenti della Lazio, a questa società bellissima e a tutti i suoi tifosi. Faremo di tutto per farvi un bel regalo sabato a Bologna!”.

LALAZIOSIAMONOI



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