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Enza, la mamma di tutti i Laziali :” Ho dato la mia vita per la Lazio “
Non esistono laziali che non lo conoscano. Forse non esistono laziali che non vi si siano recati – almeno una volta – per una maglia, una sciarpa, un biglietto. Oppure per un semplice sorriso. Un punto di ritrovo da 25 anni a pochi passi dalla centralissima stazione Termini, un vero angolo di storia. È questo il Lazio Point di Via Farini. Ma da oggi, purtroppo, saremo costretti a usare l’imperfetto, a dire “era”. C’era una volta un angolo di Lazialità, dove tanti tifosi potevano scambiare due chiacchiere e passare a salutare Enza, Romano (riposa in pace, grande Romano…) e Angelo. La crisi economica, unitamente all’attuale situazione ambientale che ci riguarda da vicino, ha travolto la piccola-media imprenditoria. Il Lazio Point cala dunque il sipario, chiude il negozio simbolo per intere generazioni di affezionati biancocelesti. A Enza, donna dal cuore d’oro, e alla sua straordinaria famiglia va tutto il nostro sostegno e la nostra infinita gratitudine.
Dopo una vita passata a fianco della Lazio, la sua passione più grande di tutta una vita, Enza e il Lazio Point di Via Farini, chiude i battenti dopo tantissimi anni. “Ho visto crescere tanta gente qui – ci racconta in esclusiva ai microfoni di cittaceleste.it Enza – bambini che ora sono diventati uomini, voglio bene a tutti, oggi è una giornata bruttissima, ho perso da poco mio marito, già è un dramma per me, e poi quest’ultima mazzata non me la sarei davvero aspettata”.
La situazione si è aggravata: “Qui ci hanno aumentato la pigione, è un momento delicato per l’Italia e per il nostro negozio, non sono riuscita a pagarlo, anche con tutta la buona volontà non ce la facevo proprio. La clientela è diminuita tanto, non ce la facevo più”.
Ma lei non dimentica mai il suo amore: “Ricordi belli ce en sono tanti, in serie B ho fatto 10 pullmann, sia come età che come persona, mi porto un fagotto non indifferente, è un momento delicatissimo. Non me lo credevo di lasciare il Lazio Point. Sono laziale, non mi importa, dove stava io la seguivo sempre, questo vuol dire aver bene alla Lazio, ho saputo organizzare, ho saputo difendere i laziali, alcuni li ho tolti da tante situazioni non belle, oggi per me è venuta tanta gente e non lo dimenticherò mai”, rotta in un bagno di lacrime ha però la voglia e la forza di voler ripartire: “Vedremo se riusciamo a trovare un buco o un negozio dove pagare meno di affitto rispetto a qui”.
La sua è una storia come tante in questa Italia dove i piccoli commercianti risentono ancora in maniera più forte della crisi economica che affligge il nostro Paese. La nostra tifoseria è spaccata in tante correnti ed anche parecchio disamorata, cosa che inevitabilmente ha inciso su un calo nelle vendite dei prodotti del mondo Lazio, ufficiali e non. “Non dimenticheremo mai quando, dopo la trasferta di Bergamo, ci ha fatto tornare a Roma a me e mio figlio, in macchina, mentre lei è restata fino alle 6 di mattina in stazione in attesa del treno, perchè non c’era più posto”, ci raccontano Claudio e Jacopo. Enza è così, bella generosa e laziale;stai tranquilla mamma, i tuoi figli laziali saranno sempre pronti a stringerti in un abbraccio infinito da qui all’eternità.
CITTACELESTE e Guido De Angelis-LAZIALITA’
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