In esclusiva per Since1900 il giornalista Franco Capodaglio noto per la sua fede Laziale, attuale speaker presso “Radio Incontro Olympia” si è concesso ai nostri microfoni:
Franco come è nata la tua fede Laziale?
La mia fede laziale nasce dalla preistoria (ride ndr). Era il 1961 e mio padre mi portò a vedere un derby. Segnò la Lazio ed esultai, già da piccolo ero attratto dai colori biancocelesti, quell’ altri con la maglia giallorossa non mi piacevano. Gli amici di mio padre dissero “Ma c’hai er fijo laziale?” Chiesi a mio padre chi fossero quelli con la maglia celeste ed i calzoncini bianchi, lui rispose che era la Lazio, al che gli dissi, allora sono della Lazio… Fu amore a prima vista e da allora, guai a chi me la tocca!
Che ricordi hai del 14 maggio 2000?
Quel giorno eravamo tutti preoccupati e rassegnati.L’unico a crederci era il mio amico Paolo Negro che ci diceva che questa volta si vinceva. Io ero allo stadio con mio figlio Giorgio. Al termine di Lazio-Reggina vedevamo dalla tribuna stampa “Quelli che il Calcio” che faceva il countdown alla fine della partita di Perugia- Juventus. Mio figlio aveva la radiolina perché ai tempi non c’era la tecnologia di adesso quindi era l’unico modo per sapere notizie. A 5 minuti dal termine gli altoparlanti dello stadio hanno cominciato a trasmettere la radiocronaca della partita. Quando Inzaghi sbagliò il goal e si senti il boato, si gelò il sangue ma mio figlio urlava “Non è goal “. Poi al triplice fischio iniziò la festa con il famoso abbraccio tra me e Giorgio. Abbraccio ripreso dalle tv e rimasto nei filmati di quel giorno.Ancora adesso a raccontarlo mi vengono i brividi.
E’ vero che hai chiamato Giorgio così in onore di Chinaglia? Che rapporti avevi con lui?
Si è vero ho chiamato così mio figlio in onore di Chinaglia. Perché come tutti i ragazzi ognuno ha il suo beniamino e Giorgio Chinaglia era il mio mito. Ho avuto modo di conoscerlo personalmente quando era stato presidente della Lazio e ho dei bellissimi ricordi di lui. Ho ancora tutti i suoi contatti e mi sento spesso con suo figlio. Quando ritornò per acquistare la Lazio, sono stato a cena con Chinaglia e conservo ancora gelosamente le foto con lui. Quando morì per me fu come perdere una persona cara. Il suo ricordo resterà per sempre.
Cosa successe con Lotito dopo i tuoi problemi di salute?
In pratica ho avuto dei problemi di salute non gravi che però mi causò una piccola paralisi facciale. Allora Lotito si avvicinò e mi disse: “Lo vedi che succede a chi parla male di me? “. Gli ho detto che si doveva vergognare visto che frequenta la chiesa. Non contento qualche tempo dopo lo rincontrai e mi disse di nuovo quelle frasi aggiungendo che chi si mette contro di lui o muore o fallisce o va in galera. Ma gli risposi a tono anche questa volta e lui ha ammesso che forse aveva esagerato con le parole.
Raccontaci dell’episodio con Tagliavento:
Era Milan-Lazio dello scorso anno e la domenica successiva avevamo il derby. Mi ricordo che fece un arbitraggio scandaloso. E in diretta dissi che dovevo scendere per dire due paroline a Tagliavento ma non sapevo che fossi ripreso e cosi ,mentre passò gli ho detto che gli era caduta la sciarpa della Roma. Lui mi guardò attonito ma non disse nulla. Poi a cena mi chiamarono e mi dissero del video.
Cosa ne pensi della linea verde di Inzaghi?
Inzaghi è molto bravo e farà una grande carriera, ma non ti nascondo che forse era meglio se andava a farsi le ossa da qualche altra parte. In estate ero attratto dal possibile arrivo di Bielsa, idea affascinante… ma poi solo tante bugie,visto che quei famosi 30 milioni messi a disposizioni per l’argentino, a Inzaghi non sono stati dati.
Che acquisti consiglieresti a Tare e Lotito?
Non sono un dirigente sportivo quindi non saprei chi consigliare a parte i nomi dei giocatori più forti. Il reparto difensivo centrale è quello ben messo. De Vrij è giovane e da garanzie fino a quando la salute lo assiste ma proprio per questo prima o poi sarà ceduto. Bastos mi piace come giocatore cosi come Hoedt. Ma alla Lazio manca un terzino e un attaccante come vice Immobile visto che Djordjevic non è all’altezza.