Ancora polemiche dopo Parma-Lazio e questa volta è il Ds Faggiano del Parma a parlarne ai microfoni di Radio Marte.
“Io sono d’accordissimo con D’Aversa, che è stato anche molto pacato nella reazione post-partita. Sia Bergomi che Di Canio hanno detto che il rigore per noi c’era. Ma io non ce l’ho con la Lazio, non vedo i colori delle maglie. Simone Inzaghi dopo la partita, per esempio, ha detto ciò che gli hanno riferito o suggerito….Io le immagini le ho viste e anche Di Canio in serata a Sky Sport, sul presunto contatto Darmian-Correa, ha detto che non era rigore perché il calciatore ha calciato male. C’era, invece, un rigore su Bruno Alves: netto, perché il calciatore della Lazio non vede neanche la palla. E mi si viene detto che si sono strattonati…Poi per gli episodi non è colpa degli arbitri, è che siamo confusi, lo siamo noi e pure loro perché il protocollo da inizio anno è cambiato più di una volta. Pur di non darci il rigore (ride, ndr), ci si è inventati di tutto“.
Non rivisto al Var: “Sono errori che l’arbitro sarebbe potuto andare a rivedere al Var per poi, magari, restare della stessa decisione” – e il fallo di Cornelius su Acerbi? – “Se è vero che c’era il fallo di Cornelius, perché non l’hanno fischiato prima?(probabilmente perché avviene qualche centesimo di secondo prima della trattenuta, ndr) Bastava vedere solo la maglia. Comunque l’errore capita a tutti. Io cerco di essere sempre positivo e secondo me alla fine si bilancia tutto. Perché poi ognuno di noi pensa sempre a quando è sfavorito e mai (ride, ndr) quando è favorito. Io voglio bene ad Acerbi ma per esempio domenica c’era rigore e ammonizione, e lui era diffidato…”.
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