Farris è intervenuto ai microfoni laziali. Ecco le sue dichiarazioni
Il vice allenatore della Lazio, Massimiliano Farris, è intervenuto ai microfoni laziali dopo l’allenamento con la squadra.
“In questo ritiro siamo ripartiti da ciò che è successo tre anni fa. Siamo, infatti, alla terza stagione in biancoceleste e stiamo crescendo annata dopo annata. Grazie ad un buon ritiro, la stagione successiva è sempre stata buona. I giocatori hanno affrontato queste settimane di lavoro sotto le Tre Cime di Lavaredo con il giusto spirito di sacrificio, ma allo stesso tempo con il sorriso, e ciò sarà di buono auspicio per offrire una stagione importante.
Dovremo migliorare la fase difensiva di squadra. Abbiamo analizzato la natura delle reti subite nell’ultima annata sportiva ed il 40% di queste sono scaturite da cross e, per questo motivo, dovremo migliorare sulle pressioni e, di conseguenza, sulle marcature. I ragazzi conoscono i nostri metodi di lavoro, ma siamo comunque ripartiti dalle basi. Abbiamo lavorato molto con i tre difensori per dar modo ai vari interpreti di conoscersi al meglio: anche i ragazzi vogliono acquisire consapevolezza nei movimenti. Acerbi si è presentato con grande umiltà e, così facendo, ha agevolato il nostro lavoro. Nelle ultime sedute abbiamo chiamato in causa anche i quinti che, in particolare, saranno chiamati, quando sarà possibile, a coprire maggiormente rispetto allo scorso anno. I nostri esterni contribuiscono particolarmente alla fase offensiva e sarà necessario effettuare delle turnazioni nel corso della stagione.
La flessibilità è sinonimo di intelligenza: vantiamo ottimi centrali che possono adattarsi a più soluzioni tattiche. Acerbi, Luiz Felipe, Radu e Wallace sono difensori che sanno impostare molto bene dal basso e vantiamo, inoltre, dei quinti con caratteristiche spiccate come Marusic, Lukaku e Durmisi. Alla fase offensiva, nella scorsa stagione, hanno contribuito particolarmente Milinkovic con le sue capacità, gli inserimenti di Parolo e le doti tecniche di Luis Alberto. Questa è la base da cui ripartiremo, ma studieremo comunque gara dopo gara per apportare le modifiche che saranno necessarie.
Luiz Felipe è un classe ’97 che ha dimostrato di essere un calciatore importante. Wallace ha avuto qualche problemino, ma siamo ripartiti con grande fiducia e lui ha percepito questa sensazione ripagandoci sul campo. Ramos è un’alternativa tattica che, in questo momento, stiamo imèpiegando come centrale. Badelj era un capitano della Fiorentina, un calciatore che ha raggiunto la finale dell’ultimo Mondiale con la Nazionale croata; ci garantirà esperienza e caratura internazionale. Berisha era rimasto negli occhi di tutti grazie alle prestazioni che aveva offerto nell’ultima Europa League, ma ha patito un piccolo problemino negli ultimi giorni: il centrocampista kosovaro, comunque, ha certificato le impressioni che noi tutti avevamo, vanta grande grinta e buone doti tecniche. Durmisi si farà valere tecnicamente, mentre Proto vanta esperienza europea. Stiamo parlando di calciatori che possono aumentare la personalità della squadra ed il livello tecnico della stessa.
Nel giro di una settimana tutti i nuovi arrivati hanno iniziato a parlare italiano e questo testimonia lo spirito di sacrificio della rosa. Napoli e Juventus? Puntiamo ai sei punti, perché non provarci. Abbiamo il vantaggio di giocare in casa contro i partenopei e speriamo di vedere lo stadio come lo abbiamo lasciato, perché l’intento è quello di ripetere l’ultima annata sportiva, evitando però l’ultima delusione dello scorso anno. Marusic al momento non ha lavorato sulla fase difensiva perché ha avuto un piccolo problema alla schiena, ma nell’ultima fase di stagione aveva dimostrato di avere la gamba giusta per interpretare entrambe le fasi. Durmisi dovremo valutarlo difensivamente nei test importanti del precampionato. Abbiamo migliorato l’impostazione difensiva nel tentativo di non farci trovare con i quinti aperti: la generosità ed il sacrificio di Lulic, Basta e Marusic hanno garantito solidità all’intera squadra in determinati frangenti della scorsa stagione. L’innesto di Badelj potrebbe portarci a giocare con due mediani e liberare, di conseguenza Milinkovic nella fase offensiva. Il supporto offensivo del serbo ha portato a generare dei buchi nel centrocampo che, se non coperti da Leiva o Parolo, ci hanno fatto incassare qualche gol di troppo. Calciatori di tigna come Berisha e la qualità di Badelj innalzeranno il nostro bagaglio tecnico e la nostra capacità di gestione nelle gare più importanti dell’anno.
Alessandro Rossi sarà valutato e decideremo se sarà necessario farlo crescere per un altro anno lontano da Roma o se tenerlo all’ombra di Immobile e Caicedo: allenandosi con i compagni biancocelesti migliorerà sicuramente, ma potrebbe ritagliarsi poco spazio. È un calciatore che si farà sicuramente valere con la maglia della Prima Squadra della Capitale”.
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