Caro-biglietti Lazio-Verona: Lotito risponde alle critiche dei tifosi

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Lo scorso venerdì la Cassazione ha reso nota la sentenza definitiva per quanto riguarda il processo in cui Claudio Lotito e Roberto Mezzaroma erano accusati di aggiotaggio. La sentenza impugnata va annullata senza rinvio – si legge nelle motivazioni – per estinzione dei reati di manipolazione del mercato e ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche dovuta al maturarsi della prescrizione, nonché col rinvio, limitatamente al profilo della rideterminazione del trattamento sanzionatorio, in relazione al reato di omessa alienazione di partecipazioni”. In parole povere, per quanto riguarda l’accusa di aggiotaggio è subentrata la prescrizione. La Cassazione ha invece confermato la mancata cessione delle azioni in esubero in mano al patron laziale, rimettendo alla Corte d’Appello la nuova determinazione della sanzione. A tal proposito, è intervenuto oggi il presidente di Federsupporter Alfredo Parisi. Lo ha fatto con un articolo su sslaziofans.it, in cui chiede che Lotito venga dichiarato decaduto dalle cariche in capo alla società biancoceleste e alla Figc. E prospettando la possiblità che l’associazione si rivolga direttamente alla Federcalcio. Oltre a dover risarcire gli azionisti per il danno economico arretrato – si legge nell’articolo – Lotito dovrà rispondere ora delle sue azioni anche dal punto di vista sportivo e in modo immediato“. “Sarà cura di Federsupporter – prosegue Parisi – portare a conoscenza delle istituzioni sportive l’esito di questa sentenza e chiedere ufficialmente alla Federcalcio (e al CONI), il rispetto delle disposizioni della FIGC in materia di decadenza da cariche sociali, di Lega e federali. Disposizioni che prevedono la “decadenza immediata” di Lotito dal giorno in cui è stata depositata la sentenza, ovvero dal 30 dicembre del 2013“.

Nel suo intervento, Parisi fa riferimento alle norme federali:L’art. 22 bis (Disposizioni per l’onorabilità) delle NOIF, nel testo modificato di cui alla Delibera del Consiglio Federale pubblicata con Comunicato Ufficiale n. 123/A del 7 marzo 2012, stabilisce, per quello che qui interessa, che ‘non possono assumere la carica di dirigente di società o di associazione’ e, ‘se già in carica decadono’, coloro i quali vengano condannati con sentenza passata in giudicato per i delitti, tra gli altri di cui al “Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione finanziaria (D.L.vo 24 febbraio 1998, n.58)”. Poi l’annuncio: “Nei prossimi giorni Federsupporter, in caso di inerzia della FIGC, valuterà l’opportunità di diffidare formalmente la Federazione affinché adotti, senza indugio, i provvedimenti di cui alle richiamate disposizioni delle NOIF in materia di decadenza, nonché valuterà l’opportunità di rivolgere al CONI un formale invito ad esercitare il dovuto controllo sulla predetta Federazione perché quest’ultima rispetti, correttamente e puntualmente, le norme che prevedono l’esercizio dei suoi poteri-doveri“.



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