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La Lazio esce con le ossa rotte da Rotterdam. Sconfitta pesante che ora complica il cammino europeo della squadra di Sarri. Un 3 a 1 giusto anche se, il passivo poteva essere ancora più pesante. Al termine della gara l’ allenatore biancoceleste ha analizzato così il match in conferenza stampa:

Avete portato male la pressione?

“Si è fatta male per tempi, per intensità, per continuità. Andando uno a 30 all’ora e l’altro piano piano, è normale che arrivassero da tutte le parti. Il problema è l’atteggiamento, di poca personalità. Sapevamo che sarebbe stata questa la partita, è difficile da digerire il primo tempo che abbiamo fatto. Il secondo gol non si può prendere, il primo era nell’area. Ma il secondo no. È altrettanto evidente che quando ti pressano con questa intensità poi nei 20 minuti finali ti concedono qualcosa e così è stato. Se rimani in partita qualcosa ti concedono, ma quello che non mi è piaciuto è l’atteggiamento remissivo”.

Squadra non pronta?

“Noi in questa competizione siamo con l’acqua alla gola. Dobbiamo camminare in punta di piedi per non bere. Se diamo il 101% possiamo salvarci, altrimenti andiamo tremendamente in difficoltà”.

Perché non si può provare a vincere?

“Noi parliamo degli aspetti consci, non penso che i ragazzi abbiano avuto meno voglia di giocare a calcio di altre sere. È meglio perdere un pallone per giocare in velocità che per toccarlo una volta in più. Son tutti aspetti inconsci, difficilmente ponderabili”.

Col senno del poi faresti le stesse scelte?

“Queste è una di quelle domande… Col senno del poi. Se cambierei qualcosa, non cambierei dove pensi te. Se penso di aver sbagliato la formazione? Mettiamola così, abbiamo perso 3-1 e quindi sì. Non è che si va analizzare una partita persa perché un calciatore era fuori sintonia”.

È preoccupato per questa sconfitta e per come è arrivata?

“Sono preoccupato di un aspetto, del fatto che questa squadra, anche nelle partite che fa bene, ha 10 o 15 minuti di vuoto totale. Quello ti lascia un minimo di preoccupazione perché ci sono delle partite in cui hai dei vuoti e li paghi cari”.

In queste situazioni il mister come può incidere?

“Quelli che sono entrati dalla panchina non sono entrati male. Se trovi la chiave su come incidere in maniera totale, le partite le vinci tutte. Sulle problematiche collettive sono più difficili da leggere”.

Su Pellegrini,cosa ci dice?

“In questo tipo di partite, con attaccanti offensive, ho bisogno di difensori più applicati sulla fase difensiva. Anche se poi non è andata bene lo stesso”.



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