Filippini, il baby laziale sta vivendo il sogno della prima squadra. Ecco le sue parole da Auronzo di Cadore

Le parole di Filippini da Auronzo di Cadore ai microfoni biancocelesti.

“Il ritiro finora è stato faticoso quanto quello a cui ho già partecipato in passato. La Lazio è casa mia, sono cresciuto in biancoceleste ed indosso l’Aquila sul petto da quando sono un bambino: per me è un piacere vestire questa maglia, dopo averla indossata da piccolo. Ho avuto tante esperienze in prestito che mi hanno fatto crescere, ho imparato tanto in piazze molto importanti come quelle di Bari, Pisa e Cesena.

La squadra sta molto bene e lo dimostrano i risultati che ha maturato lo scorso anno. Mister Inzaghi non è cambiato, ha ancora più fame rispetto al passato perché è in corsa per obiettivi più grandi; è sempre concentrato ed è proprio come lo avevo lasciato. Il mio sogno è restare a Roma e lavorerò per questo. L’organico biancoceleste è molto forte, ma proverò a dare il massimo dimostrando il mio valore in ogni allenamento.

Provo a migliorarmi il più possibile per farmi trovare poi pronto dal mister e, sotto il punto di vista tattico, mi trovo meglio come terzo di una difesa a tre, essendo questo il ruolo che ho svolto più frequentemente nel corso della mia carriera: anche nell’ultima annata sportiva sono stato spesso utilizzato con il Pisa in questa posizione. Ho un ottimo rapporto con Stefan Radu e devo rubargli tanto con gli occhi, soprattutto dopo quest’ottima stagione da cui è reduce il numero 26: fa sempre i movimenti giusti ed è un esempio per noi giovani che proviamo ad imparare il più possibile da lui.

I nuovi arrivati si stanno impegnando molto per integrarsi nel gruppo e per dare il loro contributo. Durante questo ritiro sono in camera con Lombardi e qui alla Lazio ho ritrovato molti compagni con i quali sono cresciuto. Conosco gran parte del gruppo ed anche lo staff, così facendo riusciamo sempre a lavorare in armonia ed in serenità. Nell’ultima stagione sono riuscito a prendermi tante rivincite, ma non è mai facile giocare ed imporsi in una squadra, soprattutto essendo giovane: questo, però, è il mio sogno e perciò devo andare avanti per acciuffarlo con le mani”.



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