Egoisti e disuniti. Sfasati, deconcentrati, montati. Una furia, il presidente Lotito. E’ piombato a Formello ieri mattina, ha chiuso la Lazio nello spogliatoio, c’era anche Petkovic. Lotito ha detto basta, s’è stancato, è salito sul ring per il round decisivo. Ha elogiato i giovani ancora una volta, s’è scagliato contro una parte del gruppo, contro alcuni “vecchi”: avrebbero dovuto dare l’esempio, lo stanno dando i baby. Come riferito dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, Lotito non ha guardato in faccia nessuno, è andato giù duro: stavolta ha fatto nomi e cognomi. Ha alzato la voce, ha puntato il dito contro alcuni giocatori, li ha messi con le spalle al muro.
Lotito ha dato le “tre partite” a tutti perché tutti sono sotto esame, in bilico, sotto accusa. E se c’è qualcuno che vuole andar via deve dirlo, sarà accontentato a gennaio. Il presidente ha parlato di egoismo, di squadra disunita e disorganizzata. Il messaggio è entrato anche nelle orecchie di Petkovic, era nello stanzone, le bacchettate sono sempre meno in codice. Ha parlato per circa 30 minuti, è rimasto nel quartier generale per molte ore, è uscito nel pomeriggio.
Le uniche gioie gliele stanno dando i ragazzi, i giovani, i meno esperti, quelli che hanno l’età per sbagliare e crescere. Il presidente li cita spesso, li elogia per il modo in cui si propongono e si esibiscono. L’esempio lo stanno dando loro, la grinta la stanno mettendo loro, l’ha ribadito nello spogliatoio.
LAZIALITA’
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