Scontri a Liverpool: parla Paparelli
Quanto accaduto a Liverpool ha sconvolto l’intero mondo del calcio. Sean Cox, il tifoso barbaramente aggredito a pochi metri dall’Anfield, lotta tra la vita e la morte. È il tragico epilogo di una vicenda che nulla dovrebbe avere a che fare con una partita di pallone. Quell’inaudita violenza è inconcepibile. A ribadirlo ai microfoni di Lazio Style Radio è Gabriele Paparelli: “Non si riesce a comprendere l’importanza e il senso dello sport. Il calcio in particolare sa cancellare ogni tristezza. Quei 90 minuti a settimana ti rendono più spensierato, più libero, soprattutto se li vivi dagli spalti dello stadio. Eppure c’è chi ancora oggi riesce a rovinare tutto. Chi compie atti così vili deve essere allontanato in tutti i modi possibili. Io non riesco a concepire questa violenza, ci provo da 39 anni, ma non trovo un senso, perché effettivamente non c’è. Si vola verso Liverpool per una semifinale di Champions e di quella che sarebbe dovuta essere una festa immensa rimane solo l’immagine di un uomo steso a terra, ridotto in fin di vita. Basta, non se ne può più”.
NEL RICORDO DI PAPÀ VINCENZO – “Oggi io e mia figlia Giulia abbiamo vissuto un’esperienza bellissima qui a Formello. Igli Tare e Angelo Peruzzi sono stati davvero gentili a invitarci al centro sportivo. Da 39 anni a questa parte il popolo laziale mi regala tantissimo affetto. A volte ancora non me ne capacito. La vicinanza dei tifosi mi aiuta molto, è fondamentale”.
Fonte: Lalaziosiamonoi
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