Oliviero Garlini è intervenuto ai microfoni laziali per parlare della prossima stagione. Le voci sull’approdo in panchina di Cesare Prandelli si fanno sempre più forti e l’ex attaccante biancoceleste prova a fare un punto della situazione

“Prandelli lo conosco benissimo, abbiamo giocato insieme nell’Atalanta. Da giocatore era eccezionale giocava con la testa e aveva i tempi e ritmi giusti. Da allenatore ha fatto benissimo ha le idee molto chiare, questa è una cosa propositiva.

Ricordiamoci però che l’allenatore è importante ma soprattutto contano i giocatori. Con lo spogliatoio si sa relazionare, è molto esperto. Già da giocatore era un allenatore in campo, era la sua prerogativa, era destinato a fare grandi cose. Faceva anche il secondo a Mondonico e questo la dice lunga. Cesare ora avrà voglia di riscatto e di dimostrare tutto il suo valore, penso che sia la scelta giusta.

La sua filosofia di gioco varia in base ai giocatori ma ha la personalità di portare avanti le sue scelte, ha criteri umani eccezionali. Per i suoi giocatori dà l’anima, si espone lui in prima persona soprattutto sotto l’aspetto caratteriale, ha tutte le caratteristiche per far tornare la Lazio nei posti che merita.

Se dovesse essere lui il prossimo allenatore biancoceleste vorrà fare il miglior campionato possibile, lui è molto attento alla fase difensiva.

Anche Inzaghi poteva essere benissimo riconfermato, ma questo dipende dalla società. Se dovesse essere Prandelli sarebbe una scelta eccezionale del Presidente Lotito.

Si parla anche di Rossi e Balotelli, i due sono giocatori diversi. Rossi è piccolo e rapido, Balotelli è fisicamente uno dei migliori attaccanti che c’è in Europa.

Kishna può diventare un protagonista della prossima stagione biancoceleste”.



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