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Genoa-Lazio | Maurizio Sarri: ” Mentalità e Maturità, Immobile è una certezza “
Al termine di Genoa-Lazio, Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Dazn.
«Sono soddisfatto della qualità del gioco, ma soprattutto della mentalità. Abbiamo dimostrato maturità, perché questa era una partita difficilissima. Ora serve avere continuità sotto questo punto di vista. Ancora oggi mi sento addosso il modo come abbiamo sbagliato il derby e o ricordo ai giocatori ogni giorno. I blackout sono comunque sempre più rari rispetto a prima. Dobbiamo continuare così fino alla fine sia per arrivare il più in alto possibile in classifica che per costruire la mentalità».
«Immobile non ha bisogno di difensori. I numeri parlano per lui ed è una grande certezza. Fa notizia quando non segna».
Il tecnico ha rilasciato anche delle dichiarazioni ai microfoni di Sky:
Genoa-Lazio «Abbiamo fatto una buona partita, era chiaro che i primi 15 minuti sarebbero stati difficili, loro hanno una grande intensità con queste palle lunghe. Siamo stati bravi palleggiando con qualità creando diverse palle gol. Abbiamo fatto una buona fase difensiva anche se oggi era un pò sporca per modo di giocare degli avversari. Nelle ultime 6 trasferte abbiamo fatto 4 vittorie e un pareggio, peccato per il Derby».
Derby «Volevo che ci fossero dei messaggi forti dopo il Derby che resta una partita inspiegabile. Doveva venire da parte mia e dalla società un messaggio forte».
Sarri e i giornalisti «Io penso di essere sempre stato flessibile, è la visione che hanno i giornalisti che è diversa o l’etichetta che ti mettono addosso. Chiaro che le caratteristiche di Immobile vanno sfruttate nel modo giusto ma l’ho fatto anche con Ronaldo e Hazard. Poi si dice Sarri integralista e ti rimane addosso».
Manuel Lazzari «Lazzari ha avuto grande merito nella sua rinascita, un buon 80% almeno. Con quella corsa il quarto di difesa lo può fare con la sigaretta in bocca».
Felipe Anderson «Se Felipe giocasse sempre al 100% penso che non sarebbe alla Lazio ne in Italia. Purtroppo ha questa alternanza di rendimento in cui si assenta, spesso quando gli faccio rivedere la partita gli dico che sta facendo il guardalinee. I bassi però sono molti meno rispetto a prima, cerchiamo di tirargli fuori il 100% perchè se non ci riusciamo alla fine della sua carriera io sarei particolarmente deluso».
Contratto e futuro«Il contratto non mi interessa, il futuro per me è la prossima partita col Torino. La mia è una squadra a cui bisogna stare attenti, ci ha abbandonato spesso in momenti positivi. Se troviamo continuità possiamo fare cose importanti. Sul futuro poi vediamo come la pensa il presidente ma al momento passa in secondo piano. La mia idea l’ho sempre espressa, io mi trovo molto bene qui. Ambiente particolare, quando ci sei dentro ti rendi conto che le voci dall’esterno sono luoghi comuni. Io ci sto benissimo».
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