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George Chinaglia Jr. si racconta a Lazionews
Il figlio del grande e unico Giorgio Chinaglia, George Jr., ha compiuto 43 anni pochi giorni fa, il 28 luglio. Quello stesso giorno ha rilasciato la seguente intervista a Lazionews.eu, in cui ha parlato di suo padre e della sua passione per la Lazio:
Innanzitutto buon compleanno! Per iniziare, cosa significa per te la Lazio? Cosa significa per te essere un tifoso della Lazio?
“Grazie per gli auguri! Essere un tifoso della Lazio significa essere parte di una grande famiglia. C’è un legame speciale che tutti condividiamo, un sentimento unico. Ci sono nato dentro a non ho conosciuto realtà diverse, ma non mai visto tifosi più appassionati di quelli laziali“.
La squadra di Pioli quest’anno è stata protagonista di una grande stagione. L’hai seguita? Chi è stato il migliore secondo te?
“Certo che l’ho seguita! L’arrivo di Pioli ha portato nuova linfa alla squadra, soprattutto nella seconda parte della stagione. E’ difficile scegliere il giocatore migliore, posso dire che Candreva ha fatto veramente molto bene. Un altro tra i migliori è stato Felipe Anderson”.
Passiamo al ricordo di tuo padre, Giorgione Chinaglia…Ce lo descriveresti? Com’era il tuo rapporto con lui?
“Mio padre era immenso. La sua personalità era più grande della vita stessa ed ha vissuto tutta la sua esistenza in quel modo. Voleva sempre il meglio, desiderava essere il migliore in ogni cosa che faceva. Era molto divertente stare con lui, aveva un gran senso dell’umorismo e gli piaceva ridere. Ho trascorso momenti fantastici crescendo con lui. Aveva un cuore enorme e avrebbe fatto qualsiasi cosa per noi. Ogni volta che ero con lui mi sentivo sempre al sicuro”.
Quali sono i ricordi di tuo padre che custodisci più gelosamente?
“I ricordi più cari che mi rimangono sono legati a tutti i momenti che abbiamo trascorso insieme come fanno tutti i figli con i padri; ad esempio quando mi insegnava a giocare a calcio, a tennis o a basket. Oppure quando mi insegnò a guidare, tutte cose che fanno le persone normali, ma con mio padre era tutto più eccitante, sempre un’avventura“.
Ora riposa in pace vicino al suo maestro, Tommaso Maestrelli. La loro relazione era veramente speciale…
“Sì, mio padre e Maestrelli avevano un rapporto veramente unico. Tommaso era un allenatore, ma anche un padre per lui. Trascorrevano tantissimo tempo insieme, in campo e fuori. Quando mio padre non era agli allenamenti c’erano buonissime possibilità di trovarlo a casa Maestrelli. Sono molto felice che siamo riusciti a unirli di nuovo“.
Sei in contatto con gli ex compagni di Giorgio, la leggendaria Lazio del 1974?
“Sì, provo a tenermi in contatto con qualcuno di loro. Il migliore amico di mio padre, Giancarlo Oddi, è sempre nei miei pensieri, così come Pino (Wilson, ndr). Trascorrevano insieme momenti veramente unici, le storie che mi hanno raccontato sono fantastiche. Mio padre diceva sempre che quelli sono stati i momenti migliori della sua vita, ha vinto tutto quello che poteva vincere in Italia”.
Cosa provi ogni volta che torni a Roma? L’Olimpico è un posto speciale per te?
“Ogni ritorno a Roma è molto nostalgico, ma i bei ricordi che ho di quando vivevo lì sono ancora vivi. Così come per l’Olimpico, mi viene la pelle d’oca dall’emozione ogni volta che cammino in quello stadio. E’ parte della storia della mia famiglia, una parte favolosa”.
Un ultimo messaggio per i tifosi laziali…
“A tutta la mia famiglia laziale voglio dire grazie, per continuare a tenere lo spirito di mio padre vivo e vegeto. Continuate ad avere sempre fede nella nostra Lazio e continuate a far sentire la vostra voce e un giorno torneremo ad essere campioni d’Italia. Forza Lazio, “SEMPRE PER SEMPRE”.
Queste le parole di George Jr. erede dell’unico e inimitabile Giorgio Chinaglia, un umo che ha saputo farsi amare da tutto il popolo laziale e ha saputo amare la Lazio immensamente, amore che ha saputo trasmettere a suo figlio.
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