Una nuova strategia comunicativa, quella messa in campo da Lotito. Il patron ha affidato la sua immagine alla professionista della comunicazione Monica Macchioni. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radiosei, l’ex responsabile della comunicazione della Lazio Guido Paglia commenta il presente della società: “Adesso sto seguendo con interesse questa nuova strategia comunicativa con la scelta di Monica Macchioni. Io la conosco personalmente: è una bellissima idea, è una grande professionista. Può dare dei consigli al presidente, ma non capisco come possa resistere con Lotito. Non c’è ancora niente per quanto riguarda la campagna acquisti, non c’è stato niente dal punto di vista dell’autocritica. Monica Macchioni è molto brava, però non è un’intenditrice di calcio. Quindi non ha la competenza di intervenite sui discorsi tecnici. È brava ad aprire le porte ai giornalisti e aprire la strada a Lotito“.
Il responsabile della comunicazione biancoceleste ai tempi di Cragnotti prosegue il suo intervento, commentando le parole del presidente laziale: “Potevano essere utili fino all’anno scorso, poi c’è stata la cessione di Hernanes. Ormai il tifoso laziale conosce tutte le strategie di Lotito e ci vuole ben altro per riavvicinare la gente alla società e allo stadio. Nessuno mi leva l’idea che Candreva sia già venduto – afferma l’ex dirigente Rai -. Altrimenti perché si sarebbe comprato casa a Torino? (questa l’indiscrezione riportata da Paglia ndr). Sicuramente non rimarrà alla Lazio. Il comunicato? Uno che ha preso Pioli non è credibile. Pioli, è un dato di fatto, al massimo ha portato le sue squadre al nono posto. Poi magari potrebbe riuscire a fare il miracolo. Quindi a lui una chance la posso dare, ma al presidente no. Lui è un dirigente di facciata, quando dà degli incompetenti ai giornalisti si eleva al giudice senza fare mai autocritica. Solo oggi ha ammesso di non essere riuscito a costruire un buon rapporto con la tifoseria laziale. Ma questo è l’unico gesto, il solco è troppo profondo, il tifoso è stanco“. “In questo momento Lotito è terrorizzato dall’esito della campagna abbonamenti – continua Guido Paglia –nonostante manifesti sicurezza. Questo tipo di contestazione pacifica lo sta logorando. Io sono convinto che ci saranno questi 4/5 acquisti, di medio calibro, e le cessioni rischiano di essere di qualità: Candreva, Lulic e Marchetti. A fronte di due cessioni di grande livello, rischiano di arrivare giocatori di medio livello. Non posso escludere che sia una mossa vincente, ma con i biscotti che ci ha fatto prendere io non mi posso fidare. Quindi credo che sia una mission impossibile riabilitare l’immagine di Claudio Lotito. Ai tempi di Cragnotti ognuno aveva una funzione. C’era un gioco di squadra sia dentro che fuori dal campo. Non c’era l’uomo solo al comando. Non ci sono margini, penso che l’unica cosa che si possa fare è continuare la contestazione ad oltranza“.
Paglia conclude raccontando i retroscena della presunta trattativa tra Lotito e il gruppo russo: “Quando è venuta fuori cosa pensavo fosse una balla. Invece, il gruppo russo aveva scelto degli intermediari che si sono presentati da Lotito – afferma Paglia – e sono stati messi alla porta, davanti a un’offerta da 150 milioni. Inoltre, Lotito ha segnalato a questi intermediari il presidente Preziosi che è intenzionato a vendere il Genoa ad una cifra intorno ai 120/130 milioni“.
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