Wesley Hoedt ha già da qualche mese la testa alla Lazio, questo si vede chiarissimo nelle sue dichiarazioni e nei post sui social network. Ma si sbaglia chi pensa che il difensore abbia smesso di dare tutto in campo per il suo AZ Alkmaar, club dove è arrivato nel 2005, ancora 11enne.
Alla sua seconda stagione da professionista, il centrale classe ’94 è, infatti, un pilastro della squadra di Van Den Brom, che occupa il quarto posto nella classifica del campionato olandese. I tifosi non hanno dimenticato le prestazione di Hoedt e l’hanno scelto come miglior giocatore della stagione in corso, un definitivo riconoscimento prima dell’addio a chi ha collezionato fino al momento 22 presenze e una rete in Eredivisie.
Dal prossimo luglio Hoedt infine sbarcherà a Roma e si unirà alla corte di Pioli, inseguendo il suo connazionale, e compagno di ruolo, De Vrij. “Quando ho deciso di lasciare l’AZ” – ha detto in intervista al sito del club olandese – “ho sofferto una reazione negativa da parte dei tifosi e ho avuto settimane difficili, ma l’allenatore Van Den Brom mi ha protteto e questo è stato bellissimo dalla sua parte.”
Inevitabilmente Wesley parla del campionato italiano: “In Italia l’obiettivo del difensore deve essere quello di non far segnare l’attaccante. Puoi giocare 89 minuti al top, ma sarai giudicato sempre per il momento in cui hai perso il diretto avversario. Anche de Vrij ha sofferto questo cambiamento, ma ora è il leader assoluto della difesa.”
Farà come l’attuale numero 3 della Lazio? Non possiamo affermarlo ancora, ma le aspettative su Hoedt sono le migliori.
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