Dopo un lungo e prolifico percorso di 18 anni alla guida della Lazio, Igli Tare ha annunciato il suo addio al club biancoceleste. L’ex calciatore e dirigente si è raccontato in un’intervista al Corriere della Sera, esplorando prospettive nel calcio europeo e svelando dettagli sul suo legame con la società.
Tare ha chiarito che la sua decisione di lasciare la Lazio non è stata motivata da Sarri ma da una naturale necessità di esplorare nuovi orizzonti. Ha elogiato il tecnico definendolo un “integralista” che porta avanti le sue idee. Tuttavia, dopo tanti anni, sentiva il desiderio di confrontarsi con nuove realtà.
«A volte ho fatto da parafulmine, ma il mio matrimonio con la Lazio era arrivato al capolinea. Sarri non c’entra. Dopo tanti anni, senti la necessità di vedere altri mondi».
Riflettendo sul momento attuale della squadra, Tare ha sottolineato che la Lazio ha mancato un po’ di brillantezza offensiva e i nuovi giocatori hanno bisogno di tempo per inserirsi. Ha comunque lodato il raggiungimento degli ottavi di Champions League con un turno d’anticipo, considerandolo un ottimo risultato.
Sul proprio futuro, Tare ha mantenuto la porta aperta a diverse opportunità nel calcio europeo, smentendo al momento le voci riguardanti un suo possibile ingresso nella dirigenza del Napoli. Ha inoltre elogiato l’operato di Inzaghi all’Inter, definendolo un allenatore “predestinato”.
Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900