Igli Tare è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio accompagnato da Stefano De Martino.

Un’analisi sulla stagione: quanto hanno pesato gli infortuni sul ritorno con il Leverkusen?

“Mancavano dei ruoli specifici per quella partita, ora però è inutile parlarne. Il passato deve servire per fare meglio nel futuro. Quell’eliminazione ha pesato tanto, c’erano tante aspettative, il sogno era quello di continuare su quella strada. La delusione dell’eliminazione si è vista anche in campionato a Verona e a Napoli, dove è stato cancellato tutto quanto fatto di buono in un anno. E’ stato uno shock psicologico per la squadra. Poi ci siamo ripresi, a ottobre abbiamo dato un segnale forte ma non siamo stati capaci di tenere quell’aspettative e non abbiamo messo in campo quello che serviva per raggiungere certi obiettivi. In Europa League abbiamo fatto una competizione importante fino alla gara con lo Sparta Praga, abbiamo passato il girone da primi in classifica e buttato fuori il Galatasary che scendeva dalla Champions. Ci sono tante cose da discutere, alcuni momenti hanno inciso molto sui calciatori e sul gruppo. Gli infortuni hanno avuto un peso rilevante, ma dentro ci sono degli errori fatti anche da parte nostra che andranno evitati in futuro. Per questo abbiamo deciso di anticipare la programmazione in vista della prossima stagione”.

Si può confermare un mercato importante?

“Dobbiamo intervenire in difesa e in attacco, stiamo lavorando in modo concreto per portare giocatori che possono essere un valore aggiunto per la squadra”.

Fronte allenatore?

“La cosa più importante dopo l’addio di Pioli è stata la chiarezza con Simone Inzaghi. Siamo stati chiari su questo primo suo passaggio alla Lazio, gli abbiamo dato un’occasione importante in un momento difficile per poter mettere in mostra le sue qualità. Ha sorpreso tante persone per come ha saputo gestire la squadra, ma la scelta fatta su di lui era basata su questo. Abbiamo dato fiducia a una persona capace, che può fare strada, ma siamo stati chiari che alla fine avremmo tirato le somme insieme. Ha dimostrato di poter stare in un ambiente del genere, questo ci fa piacere. Si è chiacchierato molto sull’incontro con Sampaoli, volevamo fare un incontro per conoscerci, per sapere se la sua filosofia poteva essere compatibile con la Lazio. Niente di più. Inzaghi comunque era stato avvisato di questo”.

Che tempi ci possono essere? Confermi i 10 giorni?

“Penso che per la fine della settimana prossima sarà chiara la scelta dell’allenatore della Lazio”.

Si è parlato molto delle due versioni di Tare e Klose…

“Ho letto anche io le sue dichiarazioni. E’ stata una mia scelta quella di non rispondere subito per non dare troppo importanza a una polemica nella serata d’addio di un grande calciatore che ha vestito con onore la maglia della Lazio. Speravo che i giorni successivi potesse puntualizzare la verità su questa vicenda. E’ molto importante per me chiarire, questa società non merita tutte queste critiche gratuite. Quando Klose è arrivato la Lazio è stata criticata per aver preso un calciatore quasi fallito, ma fu una scelta giusta. Conoscevamo il calciatore e il professionista, sapevamo che sarebbe stato un valore aggiunto. Grazie alla Lazio lui arrivò a vincere il mondiale, questo ci rende orgogliosi, ma nello stesso momento Klose ha dato tanto alla Lazio con la sua immagine e il suo modo di essere. Per questo non ho risposto subito, ho evitato altre polemiche. E’ una persona che merita tanto. Sono andato a parlarci prima della gara con lo Sparta Praga, siamo stati insieme a lungo, gli ho proposto un rinnovo di due anni con la possiblità di diventare un punto di riferimento della Lazio anche dopo la carriera di calciatore. Mi ha risposto “no grazie, ho ricevuto una proposta che mi piace molto, è arrivato il momento di finire quest’avventura fantastica”. Ci ha detto che ci avrebbe comunicato la scelta alla fine, ho insistito ma mi ha ripetuto che non avrebbe preso in considerazione l’offerta perché sarebbe voluto tornare in Germania. Ci ho parlato nuovamente durante il ritiro di Norcia e mi ha detto che a fine stagione sarebbe stato il momento giusto per tornare in patria. Anche l’estate scorsa aveva avuto l’occasione. L’intervista dopo la partita mi ha lasciato sorpreso. Noi abbiamo cercato di onorare il suo addio con una serata importante”.

La Lazio è arrivata ottava, ma aveva una rosa che poteva fare meglio…

“Abbiamo fatto tanti colloqui con i giocatori in modo individuale e di gruppo, abbiamo analizzato i problemi che andranno evitati da qui in avanti. Chi resta la prossima stagione deve sputare il sangue per questa maglia”.

Come si lavorerà quest’estate?

“Faremo una fase lunga di preparazione ad Auronzo per gettare le basi, poi ci saranno anche delle amichevoli internazionali”.

Che mercato sarà per il calcio italiano?

“Il calcio italiano non sta passando un momento positivo, tante squadre blasonate hanno problemi economici e dovranno fare delle scelte sanguinose per salvare i bilanci. Mi aspetto un mercato difficile, ma tante squadre proveranno a dare la scossa. Non mi aspetto movimenti importanti, nel calcio italiano mancano le risorse”.

Come si sostituisce uno come Klose?

“Cercheremo un profilo di un attaccante che ha una certa storia alle spalle. Sostituire Klose non è facile, siamo consapevoli. Ci sono diversi profili offerti, li stiamo valutando bene, sarà un calciatore che potrà garantire la doppia cifra. Mi piace ripetere però che se giochiamo da squadra in tanti finiranno in doppia cifra, come successo l’anno scorso con Djordjevic, Mauri, Parolo, Felipe Anderson e tutti gli altri. Questi sono dei dati importanti che dobbiamo cercare di ritrovare”.

In difesa ci saranno novità?

“Sì sì, l’ho detto anche prima, bisogna portare almeno un centrale di spessore. Con il rientro di de Vrij pensiamo di trovare un punto di riferimento importante per la difesa. Ovviamente torna dopo una stagione lunga, quindi saranno valutate le prime settimane di ritiro per valutare il suo stato di forma. Ora sta bene, si è anche allenato con la squadra e ha fatto cose in gruppo che non erano previste. Non è un infortunio semplice, come tale verrà valutato nei primi giorni di ritiro”.

Chi resta deve avere la giusta voglia?

“L’anno scorso sono arrivate cifre importanti, bastano quelle per far capire il valore dei giocatori che ha la Lazio. Quest’anno ho ripetuto nelle interviste che rispetto all’anno scorso non abbiamo la necessità di vendere, ma  che dobbiamo fare delle scelte di prospettiva e per il bene della società. Chi pensa di poter essere valorizzato da un’altra parte non avrà bastoni tra le ruote. Ma comunque vogliamo fare una squadra competitiva per raggiungere i nostri obiettivi”.

Grazie direttore…

“Un saluto a tutti e forza Lazio!”.



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