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Il 2015 della Lazio: gennaio conferma Felipe Anderson, febbraio tentennante
E’ stato un 2015, in fin dei conti, abbastanza positivo quello della nostra Lazio. Nella prima parte dell’anno, infatti, il club capitolino ha fatto faville raggiungendo un terzo posto ed un preliminare di Champions League che mancavano da molto tempo, pur perdendo la Coppa Italia in una sfortunata finale contro la Juve. Mentre nella seconda parte sono stati falliti ben due obbiettivi, come la Supercoppa e la qualificazione alla Champions, inoltre in Serie A i biancocelesti hanno molto spesso deluso le aspettative. Solo la bella prova nel girone G di Europa League ha salvato la Lazio da un finale d’anno disastroso, conclusosi anche con la vittoria per 2-1 in casa della capolista Inter. Since ha deciso di ripercorrere tutto il cammino della Lazio in questo 2015, raccontandovi le partite e gli episodi più significativi di quest’anno. Partiamo oggi dai mesi di Gennaio e Febbraio.
La Lazio chiude il suo 2014 con un pareggio per 2-2 contro l’Inter all’Olimpico, che gli consente di conservare la terza piazza in classifica, dietro Juventus e Roma. In Coppa Italia, invece, la compagine capitolina è già approdata agli ottavi di finale della competizione. Il 2015 inizia con una roboante vittoria in casa contro la Sampdoria, sconfitta per 3-0 il 5 Gennaio. A segno per la Lazio vanno Parolo, Felipe Anderson e Djordjevic, in una gara dove la squadra di Pioli sfiora quasi la perfezione, dando spettacolo in campo. Grazie a questa vittoria la Lazio resta al terzo posto in Serie A. Sul fronte mercato, iniziato proprio in questa giornata, invece, nessuna novità rilevante. Nonostante la squadra biancoceleste sia in corsa su due fronti, infatti, Lotito e Tare non sembrano intenzionati ad investire ulteriormente. Anche sul fronte trasferimenti in uscita tutto tace, nonostante le tante voci attorno a Gonzalez e Perea.
La partita successiva del nuovo anno è niente di meno che il derby contro gli odiati rivali della Roma, lontani nove lunghezze. Derby che si gioca l’11 gennaio. Biancocelesti che si presentano con una divisa classica che recita “Je suis Charlie” in ricordo dell’attentato a Charlie Hebdo. La Lazio arriva in splendida forma, mentre la Roma sembra aver perso lo smalto di inizio campionato. La partita, infatti, sembra lo specchio di quello che sta accadendo in Serie A con la squadra di Pioli che gioca in modo sbarazzino e dopo 3o’ minuti conduce già per 2-0 grazie ai goal di Felipe Anderson e Mauri. I gialllorossi vengono presi letteralmente a pallate e non sembrano poter reagire, ma si sa il calcio è strano. Dopo 8′ minuti dall’inizio del secondo tempo, infatti, ecco la beffa con la Roma che va a segno con Totti. La Lazio prova a reagire e cerca il terzo gol che chiuderebbe i conti, ma la squadra di Garcia ha cambiato marcia ora e sempre con Totti trova il gol del 2-2. La partita finisce, quindi, in parità e i biancocelesti gettano al vento una ghiotta opportunità di rimonta sui “cugini”. Sul fronte mercato, invece, tutto tace, nonostante la difesa sia sempre in emergenza, a causa di un De Vrij fuori per infortunio proprio dopo il derby. Inoltre neanche in attacco la dirigenza sembra intenzionata a cercare una quarta punta.
La terza partita dell’anno nuovo vede la Lazio giocare in Coppa Italia contro il Torino di Ventura. Ad inizio gara ancora un’ottima prova dei biancocelesti, che vanno in vantaggio fin da subito con Keita e Klose. Poi la Lazio, nel secondo tempo, subisce subito il gol dei granata, a segno con Martinez e comincia a soffrire un bel po’, rea di non aver chiuso prima la gara. Il Torino potrebbe pareggiare, ma alla fine i biancocelesti trovano il 3-1 con Ledesma dal dischetto e chiudono i conti.La Lazio vince, quindi, seppur imbottita di riserve, a causa degli infortuni di Mauri e De Vrij e del turn over di Pioli in vista della Serie A. Il passaggio del turno è archiviato e la Lazio approda, così, ai quarti di finale.
In campionato, invece, le cose non vanno come sperato, la Lazio, infatti, perde a Napoli e si vede superare in classifica proprio dai partenopei e anche dalla Sampdoria. Nello scontro diretto per il terzo posto i biancococelesti perdono per 1-0 al San Paolo, per merito di una rete di Higuain al 15′ del primo tempo, senza riuscire a rimontare i rivali napoletani. I biancocelesti, infatti, non giocano al meglio delle loro potenzialità e non riescono ad imporre il proprio gioco. I problemi maggiori arrivano dalla difesa, dove senza De Vrij e con Cana e Radu centrali la Lazio soffre moltissimo. Una sconfitta bruciante che ferma, quindi, la corsa della Lazio. Si conclude così la prima parte della stagione con la squadra di Pioli al 5° posto in classifica.
L’occasione per rifarsi, però, si presenta subito. Infatti all’Olimpico, il 24 gennaio, arriva il Milan di Inzaghi e la Lazio gioca con il coltello tra i denti per dare prova ai propri tifosi di essere ancora viva. De Vrij recupera in estremis e gioca come centrale insieme a Cana. Fa il suo esordio in campionato, in questa partita, la nuova “maglia bandiera” con l’aquila stilizzata, che avrà poi tanto successo tra i tifosi laziali. I biancocelesti, però, non cominciano bene e dopo 4′ minuti sono già sotto, a causa del gol di Menez. La reazione della Lazio, però, non tarda ad arrivare e la squadra di Pioli si getta in avanti alla ricerca del pareggio. Il primo tempo si chiude, nonostante tutto, ancora in svantaggio, ma la Lazio è viva e pronta a colpire. Detto fatto! Nel secondo tempo, difatti, Parolo e Klose capovolgono il risultato e la Lazio tira fuori gli attributi, giocando con grinta e onorando la maglia che indossa. Il Milan è stordito e nel finale di gara arriva anche il 3-1 di Parolo. Sull’azione del goal, però, si infortuna, purtroppo, Filip Djordjevic, da poco entrato, e il serbo è costretto a lasciare il campo. I rossoneri, invece, sono nervosissimi e Mexes si fa espellere a causa di un bruttissimo gesto nei confronti del capitano Mauri. La Lazio, infine, vince e convince e si riprende il quarto posto, scavalcando la Samp e mettendosi a sole tre lunghezze dal Napoli. Inoltre sul fronte mercato arriva finalmente e stranamente qualche acquisto. Con De Vrij costretto a non giocare per un bel po’ dopo questa partita, viene acquistato dallo Sporting Lisbona il centrale Mauricio dos Santos Nascimiento per sostituirlo. Mentre in attacco viene richiamato Bryan Perea dal Perugia, per sostituire l’infortunato Djordjevic. Lotito spende così per un centrale ma va al risparmio per l’attacco, senza investire in un reparto dove una prima punta decente sarebbe servita come il pane.
Il 27 gennaio è ancora Milan, questa volta in Coppa Italia. La Lazio questa volta gioca a San Siro i quarti di finale contro i rossoneri e ancora una volta la spunta. Decisivo risulta un rigore trasformato da Lucas Biglia, che regala l’1-0 finale con cui i biancocelesti espugnano Milano. Una partita giocata con grinta e determinazione dalla squadra di Poli, costretta a giocare in dieci gran parte del match a causa dell’espulsione, per doppia ammonizione, di Cana. I rossoneri, infatti, pur aggredendo i biancocelesti non riescono a superare il muro laziale. I nostri ragazzi, difatti, gettano il cuore oltre l’ostacolo e nonostante le tante assenze e il cospicuo turnover portano a casa la vittoria.
In campionato, poi, arrivano ben due stop consecutivi e il terzo posto sembra sfuggire di mano alla Lazio. I biancocelesti, infatti, perdono prima a Cesena e poi in casa contro il Genoa. Il mese di Febbraio comincia, quindi, nel peggiore dei modi. Contro i bianconeri arriva una sconfitta per 2-1, con una Lazio che commette troppi errori e risulta stanca e svogliata. Defrel e un autorete di Cataldi affondano quindi la squadra capitolina, a cui non basta nel finale il gol di Klose per riequilibrare la gara. Seconda sconfitta del 2015 per le aquile, che vanno incontro anche alla terza neanche otto giorni dopo; all’Olimpico contro i grifoni decide un gol di Perotti. La Lazio gioca più o meno come a Cesena e non riesce a rimontare il gol iniziale del Genoa. Veramente un brutto periodo per la prima squadra della capitale, che sembra aver smarrito la forza e la determinazione di inizio anno. Non basta il rientro di De Vrij per dare forza ai capitolini che scivolano al sesto posto, scavalcati anche da Fiorentina e Sampdoria. Sul fronte mercato, invece, nessun’altro acquisto, solo una cessione, con Alvaro Gonzalez ceduto in prestito al Torino. A Gennaio, quindi, la Lazio chiude con un misero bottino di soli due acquisti e una cessione, sulla scia delle parole ormai ben note della “squadra difficilmente migliorabile”.
Le due partite finali di questo bimestre segnano la rimonta della Lazio, che sorpassa Fiorentina e Sampdoria e si riporta a sole cinque lunghezze dal Napoli. arrivano, infatti, due vittorie contro Udinese e Palermo, che seppur risicate rilanciano le aquile. In Friuli i bianocelesti vincono 1-0, grazie al rigore di Candreva, giocando una buona partita e fermando la serie di due sconfitte consecutive. Mauricio ormai affianca De Vrij in pianta stabile e i due sembrano aver trovato un’ottima intesa al centro della difesa. Dalla cintola in giù la Lazio è poi di nuovo viva e costruisce un piacevole gioco. Sulla scia di questo risultato arriva anche la vittoria contro i rosanero per 2-1 all’Olimpico. Dybala porta in vantaggio gli ospiti, ma Mauri e Candreva capovolgono il match e regalano la vittoria alla Lazio il 22 Febbraio. Grinta e cuore permettono ai nostri ragazzi di portare a casa altri tre punti fondamentali. Il gioco sembra ritrovato e le ottime prestazioni ricominciano a dare i loro frutti. L’aquila ritorna, quindi, a volare e la compagine biancoceleste recupera punti in classifica ritornando in quarta posizione. Queste vittorie daranno inizio alla serie di dieci risultati utili consecutivi che la Lazio collezionerà più avanti, tra cui otto vittorie di fila in Serie A.
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