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Il pericolo numero 1 è Gervinho
Domenica 9 febbraio all’Olimpico di Roma torna in scena il derby della Capitale. Roma e Lazio si affrontano alle ore 15.00 in uno stadio che si preannuncia esaurito in ogni ordine di posto. D’altronde, come sempre, il derby è una partita a sé, una sfida che spesso vale un’intera stagione e richiama sempre un grandissimo numero di tifosi. Domenica sarà un derby ancora più sentito perché la Roma sta disputando una stagione eccezionale e sembra essere l’unica rivale della Juve dei record; mentre la LAZIO, dopo i pessimi ultimi mesi di Petkovic, sta tornando a ottimi livelli ed è ancora imbattuta in campionato da quando Reja ha preso il posto dell’allenatore bosniaco. Questa Roma non può non creare un po’ di timore perché è una squadra quadrata, organizzata, che lascia pochissimo spazio all’avversario e vive delle devastanti accelerazioni di Gervinho sulla fascia, delle verticalizzazioni di Totti, della solidità di Strootman e della creatività di Pjanic. Ma, al di là della forza offensiva e delle ficcanti ripartenze, è la fase difensiva ciò che ha permesso ai giallorossi di posizionarsi al secondo posto in classifica. Gli 11 gol subiti in 21 giornate di Serie A (solo 2 le reti incassate all’Olimpico) danno idea di quanto sia difficile penetrare la retroguardia giallorossa. Il calcio predicato da Garcia vive di compattezza difensiva e di ripartenze rapide che passano dai piedi di De Rossi,Strootman e Pjanic che rilanciano rapidamente l’azione sulle fasce laddove “scorazzano” l’accoppiata Maicon-Ljaijc o Florenzi da un lato e Torosidis-Gervinho dall’altro, in attesa che Bastos torni in condizione. Da tenere d’occhio, oltre al noto Gervinho, Adem Ljajicche trova la via della porta da due gare di fila. È, quindi, proprio sui lati che si decide la gara. Oltre che sui nervi e sull’agonismo: è sempre il derby più sentito d’Italia.
IL MOMENTO
La ROMA sta vivendo una stagione d’oro, figlia di un cambio delle strategia societarie: dal progetto giovani con Zeman dell’anno scorso, si è passato al concetto di “vincere subito”. E l’idea sta funzionando grazie a un mercato che ha portato giocatori già affermati a vestire la maglia giallorossa. Dopo un inizio di stagione scoppiettante la Roma ha subito un piccolo calo, ma ora è tornata ad alti livelli. Nelle ultime cinque gare di campionato ha portato a casa 12 punti e ha subito una sconfitta, piuttosto netta, contro la Juve dei record. Ma si è vendicata battendola nei quarti di finale in Coppa Italia. L’ultima gara disputata dalla Roma ha però mostrato piccoli segni di cedimento: vittoria al 87’ nella semifinale di Coppa Italia contro il Napoli dopo aver terminato il primo tempo 2-2. Come a voler dire: se la Roma si rilassa e abbassa l’attenzione diventa più facilmente perforabile…
COME SCENDERANNO IN CAMPO
Il tecnico giallorosso Rudi Garcia ha messo in campo, quasi sempre, la sua squadra con il 4-3-3. Tra i pali giocherà De Sanctis, supportato da Torosidis e Maicon sui lati e dalla coppia Castan-Benatia in mezzo. Possibile sorpresa: l’inserimento di Bastos dal primo minuto sulla fascia sinistra ma con lui esterno basso sarebbe una Roma troppa offensiva. Il centrocampo a tre sarà composto daDe Rossi vertice basso e dagli interni Pjanic-Strootman. Possibile sorpresa: Nainggolan al posto di una delle due mezzale. Il tridente d’attacco avrà come riferimento centrale Francesco Totti conGervinho e Florenzi come esterni. Il giovane italiano, però, è in ballottaggio alla pari con Ljajic per una maglia da titolare. Per Destro si prospetta un’altra partenza dalla panchina con ingresso in corso.
Carmine Errico – LAZIONEWS
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